Scoop by Scop (Novella 2012 – Le disgrazie non vengono mai sole…)

 

vichinghi

28 gennaio in mattinata

 

Ramon suona allo studio di Cla’.
Simona apre e lo fa accomodare nella stanza di quest’ultimo, dicendo che Clarence ha lasciato detto che arriverà a momenti.

Mentre Ramon si aggira per la stanza, dando un’occhiata ai progetti su cui Cla’ sta lavorando, si affaccia un pezzo di vichingo dal sorriso smagliante e due fari verdi da paura…

 

 

Per una volta Ramon è davvero colto di sorpresa…

 

Il vichingo si avvicina sorridendo e tendendo la mano

– Fammi indovinare. Tu devi essere…

 

(incalzando) – Ramon.

 

‘Biscottino’?

 

 

Tutto si poteva aspettare, tranne che di essere approcciato così.

Il moretto lo guarda stranito.

reinhard

 

Stringendogli la mano

– Reinhard Leeks. Il socio di Cla’…

 

Ramon fa un cenno di assenso, ma resta un attimo sulle sue.

 

– Tranquillo. Biscottino l’ho sentito dire a Cla’ al telefono.

Confesso, origliavo…

Lui non si sognerebbe neanche di rivelarmi certe intimità…

 

Reinhard si appoggia col corpo alla scrivania di Cla’ e resta a guardarlo.

Ramon appare in lieve imbarazzo.

– Devo dire che Cla’ ti ha descritto bene.

Fascino latino. Davvero irresistibile…

 

 

Il tono con cui Reinhard parla è molto cordiale.
Superato l’impatto, Ramon sorride e comincia a sciogliersi.

 

 

Reinhard – So che vi siete fidanzati…

 

Recuperando la sua consueta verve

(Ramon) – ‘Fidanzati’… che parola grossa!
Ci siamo ‘sposati’ in Giappone la scorsa estate…

 

Reinhard ammicca divertito.

– Sai mi sei simpatico… (pausa)

Beh, detto tra noi, questo pone seriamente un limite ai miei tentativi di abbordare Cla’…
(ridendo) È dal liceo che lo inseguo inutilmente… poi è arrivato Tommy, come saprai…

 

Ramon annuisce.

 

– Ho tentato di nuovo quando si sono lasciati con Thomas, e anche allora è andata buca, e non per colpa di Brian… ora che ci sei tu non ci provo neanche… ormai è chiaro che Cla’ è praticamente inespugnabile…

 

Ramon sorride divertito.

 

– Comunque, detto fra noi… Tommy non mi è mai stato simpatico…

 

Ramon annuisce ridacchiando.
– Neanche a me…

 

– Vedi che qualcosa l’abbiamo in comune?
berlinoSpero che avremo modo di conoscerci meglio a Berlino.

 

Ramon lo guarda interrogativo.

– A Berlino?

 

Reinhard sgrana gli occhi temendo di aver fatto una gaffe.

 

– Non mi dire che Cla’ non te l’ha detto…

 

Ramon fa una smorfia come a dire ‘non so nulla’.

 

– Oddio non vorrei aver causato un incidente diplomatico…

(pausa)
Reinhard sospira.

– Gli ho chiesto di venire su un paio d’anni. C’è un grosso progetto, da solo non ce la faccio, e Cla’ è la persona più adatta…

 

In quel momento si sente squillare il campanello, e dopo qualche secondo compare Cla’. Clarence appoggia alcune buste sul tavolo e si avvicina sorridendo.

Vedendo Ramon e Reinhard a tu per tu, Cla’ intuisce che sono già stati superati i convenevoli.

 

Rivolgendosi a raffica a Cla’

Reinhard – Non gli hai detto di Berlino?

 

Cla’ deglutisce.punto interrogativo incazzato

 

Ramon guarda Cla’ tra l’interrogativo e l’incazzato.

Clarence arrossisce, poi guardando Reinhard

– Non ancora.

 

Il momento di imbarazzo rompe l’atmosfera che si era creata.

 

– In realtà non ho avuto il tempo per pensarci. Qui c’è un sacco di lavoro, e non è semplice giostr…

 

Intuendo una qualche difficoltà di Cla’ a uscire dall’impasse, Reinhard lo incalza e fa per allontanarsi

– Vabbè dai, ne parlerete a casa, poi mi fai sapere. Devo dare una risposta al dottorando, se tu decidi che non è cosa…

 

——-

Tornando a casa, sulle scale

 

Ramon – Perché non me ne hai parlato?

scale

 

(salendo) – Non sapevo come l’avresti presa, poi davvero non so che fare…

(guardando su) Non è un paio di mesi, Ramon, sono almeno due anni se non di più… E io da solo non…

(fermandosi sul pianerottolo e guardandolo)

Oh però ‘ste scale…

 

Ramon maschera quel po’ di nervosismo che gli è montato a causa dell’inattesa rivelazione.

(pensa, però, rabbuiandosi): “E io da solo non… cosa? Che cazzo voleva dire?”

 

Mentre Cla’ fa scattare la serratura
– C’è altro, Berlino a parte?

 

Ramon, ancora cupo, risponde in automatico
– Di che tipo?

 

– Quella faccia… Che significa?

 

 

Entrano, e Cla’ chiude la porta alle spalle.

– Vuoi sapere se me lo sono fatto?

 

– Ha provveduto lui. Ha detto che gli è sempre andata buca con te…

 

Cla’ gli accarezza il mento con le ditascheletro nell'armadio

– Appunto. Nessuno scheletro nell’armadio.

 

 

Dirigendosi in cucina con le buste della spesa

 

Ramon – Bono però quel Reinhard…

L’avrei visto bene nella tua collezione di uomini…

E anche nella mia devo dire… (allusivo) mi sembra messo bene…

 

Stavolta Cla’ gli molla un buffetto.

– Gli hai fatto il laser?!
Scemo!!!

 

Ramon ammicca malizioso.

 

Cla’ – Sta messo bene sì, se proprio lo vuoi sapere… Lo so perché andavamo a scuola assieme ed eravamo nella stessa squadra… Però non è il solo, come sai…
In ogni caso non mi interessa. Sono ‘felicemente’ sposato.

 

(Ramon) – Ecco bravo… sposato ‘con me’, ci tengo a precisare.
Tienilo a mente…

 

guida matrimonio– Qua c’è qualcun altro che se lo scorda spesso…

 

– Davvero?

  

Cla’ – Eravamo o no quasi sul punto di divorziare?

 

 

Scartabellando gli acquisti e osservando i prodotti dietetici

(Ramon) – Tu mi costeresti un occhio di alimenti…

  

——- 

Quello stesso pomeriggio

 

Ramon riceve una chiamata da sua sorella, Celia, che lo avvisa che è di passaggio a Roma, sulla via di Madrid, e che vorrebbe incontrarlo.

Ramon va a prenderla in aeroporto e le dice che può ospitarla a Via Galbani, ma Celia si intuisce che ha in mente altro…

 

In macchina

– Certo che ceniamo assieme, così ti faccio conoscere anche Cla’…

 

Celia – E poi?
Non posso dormire da voi?

 

– Ma… lo dicevo per te, a casa mia hai più privacy…

 

– Non mi frega niente della privacy sai?
Tutta la mia vita è già su un social network…

 

(preso in contropiede)

– Va bene, poi chiediamo a Cla’…

 

Lei sorride con aria soddisfatta.

 

Ramon coglie quella sfumatura di vittoria e mette le mani avanti (in senso metaforico)

– Hey, che sta pensando quella testolina?

 

Lei finge di cadere dalle nuvole.

– Niente!

proprietà privata

 
– Sì sì… tu non me la conti giusta…

Mo’ te lo dico, piccola, Cla’ è proprietà privata…

 

(punta nel vivo) – E chi te lo tocca, figuriamoci…

  

(sfottendola) – Figuriamoci… come se non ti conoscessi…

  

– Tu sei solo un malfidato…

 

– E tu una streghetta… chissà da chi hai preso…

 

– Da te sicuro… (e ride)
Hai messo su un bel quadretto, complimenti!

  

Ramon le lancia un’occhiata interdetto
– Tu come fai a saperlo?

 

– Dimentichi che ti seguo attraverso la rivista… so tutto di te, di Cla’ e di quell’altra… Mamma pure ha voluto che le traducessi qualcosa, voleva sapere di Didy…

 

– E tu? Che lei hai detto?

 

– Che l’hai lasciata, e ora stai con la bionda, ma sempre con Clarence.paoletta streghetta

 

 

– Oddio… come l’ha presa?

 

Celia – Ha detto che non allevia i sintomi della sua menopausa…

 

 

– Allora sai anche di Mathias e Jonathan?

 

– Sì, ma quello non gliel’ho detto, meglio non scatenare un putiferio…

 

(laconico) – Già…

  

 

Arrivati a Via Galbani, salgono su al primo piano.

Ramon apre la porta e le fa strada.
Lei poggia il borsone, lui l’altra valigia.

 

– Però, se proprio vuoi stare sicuro che non parli…

 

Ramon la guarda torvo

– Come sarebbe?

 

 

– Mi devi far fare un giro con Cla’.

 

(lui) – In che senso?

 

censura– In ‘quel’ senso, una bottarella e via… si vede che sta messo bene!

 

(sconcertato) – Ma sentila!!!
Oh, che tu sei una ragazzina, non dovresti pensarle neanche queste cose…

 

– Che fai il fratello maggiore adesso?
E poi ho quasi vent’anni…

 

– Ma se non ne hai neanche diciannove… e poi a Cla’ le donne non interessano… a parte il fatto che è mio…

 

– Davvero? E allora com’è che ha perso la testa per Pa’?

  

(drastico) – L’eccezione che conferma la regola…

E poi no, non te lo presto, non ci provare neanche!

 

 

– Non mi sfidare sai, che hai una brutta sorpresa…

 

– Qua la brutta sorpresa l’hai tu, mo’ le prendi…

  

 

Lei sgattaiola via nel corridoio. Lui la rincorre, l’afferra e la tiene ben stretta, impedendole di muoversi.

 

Ramon – Allora?

 

Lei cerca di divincolarsi e tenta di colpirlo sulle parti basse.
Lui schiva il colpo per un pelo.

 

– Che queste mi servono…

  

La stringe di più.ramon muscoli

 

Lei protesta

– Così mi fai male!

 

– Prometti che starai buona e ti lascio.

 

Lei resiste. Lui serra la stretta ancora un po’.

 

– Va bene va bene!!!

 

 

Lui la lascia.

Celia lo strattona, lo guarda di sbieco e allontanandosi si massaggia i polsi.

 

– Minchia sei diventato fortissimo!
Vai sempre ad allenarti?

 

Ramon fa segno di sì.

  

– Anche Cla’?

 

Ramon annuisce.

  

(con l’aria trasognata) – Però che figo… (pausa)
Anche tu… Se non fossi mio fratello…

 

celia streghettaLui la guarda stranito.

– Che faresti, eh sorellina?

 

 

Lei lo guarda ammiccante.

– Cercherei di portarti sulla cattiva strada…

 

(lui pensa, scuotendo la testa) “Dev’essere una tara di famiglia…”

 

 

Farina: “Un tara contagiosa, a me l’ha mischiata lui…”

 

 

(Dall’inviato Farina 00)

 
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)

 

 

 

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