A royal break

 

 

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Habemus Royal Baby!

Udite Udite! Il terzo erede al trono in linea di successione (bye bye Harry!) è tra noi. Alleluja! Finalmente ci siamo levati il dente.

Dalle prime indiscrezioni somiglierebbe alla madre (male molto male) e avrebbe più capelli del padre (bene molto bene).

Forse ora che il pupo, George Alexander Louis (a proposito io avrei preferito Venanzio!), è nato la smetteranno di sfracassarcele come hanno fatto in questi mesi di snervante attesa. Io non c’ho dormito la notte pur non avendo neanche minimamente pensato di scommettere sul sesso del nascituro, né sulla prima parola che avrebbe pronunciato Pippa Middleton alla notizia di esser diventata zia.

Cazzo, allora è proprio vero che nella vita basta avere culo!

Cosa più probabile, però, è che continueranno a frantumarcele.

Scandalo al sole. Avvistato il regal culetto del principino d’Inghilterra!

Regal pupù per il regal bebè!

Primo dentino per il principino. È d’oro!

 

A royal break. Che regal rottura di palle, oserei dire.

 

Ma intanto ci godiamo la lieta novella. Il neonato con il sangue più blu dei Puffi è venuto al mondo, un mondo dorato il suo, taaaanto diverso da quello delle altre migliaia di bambini malnutriti che muoiono ogni giorno. Il 22 luglio l’avvento è stato salutato da una festante Inghilterra al grido “It’s a boy!” per la gioia di mamma e papà.

E già, mamma e papà.

 

Perché Kate Middleton e il principe William hanno potuto finalmente abbracciare il pargolo che più che consolidare un rapporto d’amore, sembra rafforzare la corona Inglese.

Perdonatemi il cinismo (sono senza speranza!) ma non ho mai creduto a questo amore romantico raccontato dai rotocalchi o nei film. Il solo fatto che l’attrice di “William e Kate, una favola moderna”, Camilla Luddington, sia decisamente la versione migliorata, stra-migliorata, della duchessa di Cambridge non rende credibile ai miei occhi un bel niente.

 

20130723_c4_royal-boy-kate-williamTra l’altro questo continuo parallelo tra la Middleton e Lady Diana è inopportuno, un progetto che mira alle coscienze più sensibili ancora legate al ricordo della principessa triste.

Il continuo sottolineare che la favola di “Cinderella” esiste e che un futuro Re, soprattutto il futuro Re d’Inghilterra, possa davvero aver scelto liberamente una moglie di estrazione sociale “popolare” sebbene nel ventunesimo secolo, inoltre, è quanto di più fasullo possa esserci propinato. Magari fosse vero!

Ma se baci un rospo non diventa principe!

Per come la vedo io è un calcolo perfetto che accontenta tutti.

 

I Middleton sono entrati piroettando a Buckingham Palace al suono di “Disco Samba”.

Brigitte Bardot Bardot, Brigitte Beijou Beijou, na fila do cinema todo mundo se afogou. Ay ay Caramba ay ay caramba…

Anche se mi chiedo che madre possa solo pensare di rinunciare al proprio figlio in caso di divorzio. Sì, perché Kate in caso di separazione dal maritino come accadde a Lady D e Carlo d’Inghilterra, non potrebbe in alcun modo intervenire nell’educazione del principino… ma si può?

Che cosa non si farebbe per il potere!

 

I reali inglesi, dal canto loro, hanno tentato di avvicinarsi alla gente comune certi del ritorno di immagine. Ottima azione di marketing.

Anvedi che furbastra la vecchia!

E ora il piccolo di casa… mmm… palazzo… mmm… reggia!

Una benedizione per Kate e William, ma soprattutto per Elisabetta II (appunto la vecchia!) che ora può dormire sonni tranquilli. Camilla ora sì che torna nella stalla!

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