Alfabeto minimo n.55

 bufala

 

B come baby royal

“Sua altezza reale la duchessa di Cambridge ha dato alla luce una bambina alle 8.34 del mattino”.

L’annuncio è stato dato su Twitter da Kensington Palace. Kate e la piccola stanno bene: la bambina pesa 3.7 chili.

Questo l’annuncio ufficiale.

Non ce ne potrebbe fregare di meno. Come del resto quasi tutto quello che viene messo su Twitter.

 

C come cravatta

Il sindaco di Messina Renato Accorinti non è stato fatto entrare all’assemblea regionale siciliana perché non aveva la cravatta.cravatta

Secondo me non andrebbero fatti entrare invece quelli che non hanno il certificato penale immacolato.

 

D come detenuto

La domanda di grazia, inoltrata al Presidente della Repubblica (a quanto si apprende, per motivi di salute) è stata respinta. Ma il ministero della Giustizia si raccomanda, prima di notificare il responso, di accertarsi che il detenuto sia ancora vivo per evitare “evidenti situazioni di imbarazzo”. È il contenuto di una comunicazione inviata qualche giorno fa dalla Direzione generale della Giustizia penale al carcere “Dozza” di Bologna (dove l’uomo è detenuto), al magistrato di sorveglianza e al procuratore generale presso la Corte d’appello.

Secondo me questa comunicazione è stata redatta da monsieur de La Palice.

 

D come Di Battista

E Di Battista (M5S) finì sul New York Times con la balla su Nigeria, Ebola e Boko Haram.

Alessandro Di Battista, parlamentare tra i più conosciuti del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Affari Esteri, adesso è famoso in tutto il mondo, ma per delle ragioni che non lo faranno contento.

A far diventare il deputato pentastellato un caso internazionale è infatti una sua sparata su virus Ebola e Boko Haram, già votata come peggior bufala del New York Times2014 sul sito italiano di factchecking PagellaPolitica e ora arrivata fino alle pagine di uno dei quotidiani più prestigiosi del mondo, il New York Times.

Di Battista, in occasione della festa del Movimento “Italia5Stelle”, dal palco aveva detto le seguenti parole: “Nigeria, vai su Wikipedia: 60% del territorio è in mano ai fondamentalisti islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola”.

Un’affermazione completamente falsa, visto che i villaggi controllati dal gruppo terroristico sono solo qualche decina e i casi di infezione erano davvero limitati, tanto che qualche giorno dopo l’Oms dichiarò la Nigeria un paese “Ebola free”.

“Vai su Wikipedia e leggi: 60% della Nigeria controllata da Boko Haram e nel resto c’è il virus Ebola”. È questa la dichiarazione di Alessandro Di Battista, vice presidente della commissione affari esteri per il Movimento 5 Stelle, che gli è valsa una citazione speciale sul New York Times come una delle bufale peggiori al mondo.

La potenza della balla di Di Battista ha però superato i confini nazionali, meritandosi una citazione in una classifica fatta dal New York Times sulle bufale che si diffondono in giro per il mondo. Lapidario il commento del giornale: “Un’affermazione ridicola”.

Niente da fare… dobbiamo per forza farci conoscere per quelli che siamo anche all’estero.

 

I come ideologia Gender

Attacco dei cattolici più conservatori contro l’ideologia Gender. Ma cosa sarà mai l’ideologia Gender? Sarà infettiva? Un nuovo tipo di scabbia o rogna? Io non lo sapevo e mi sono documentato.

La teoria del Gender non esiste. Nessuno, in ambito accademico, parla di teoria del Gender. È infatti un’espressione usata dai cattolici (più conservatori) e dalla destra più reazionaria per gridare “al lupo al lupo” e creare consenso intorno a posizioni sessiste e omofobe.

Significativa, per esempio, la posizione di monsignor Tony Anatrella che, nel libro La teoria del “gender” e l’origine dell’omosessualità, ci mette in guarda da questa fantomatica teoria, tanto pericolosa quanto oppressiva (più del marxismo), che si presenta sotto le mentite spoglie di un discorso di liberazione e di uguaglianza e vuole inculcarci l’idea che, prima d’essere uomini o donne, siamo tutti esseri umani e che la mascolinità e la femminilità non sono che costruzioni sociali, dipendenti dal contesto storico e culturale. Un’ideologia (udite, udite) che pretende che i mestieri non abbiano sesso e che l’amore non dipenda dall’attrazione tra uomini e donne. Talmente perniciosa, da essersi ormai insediata all’Onu, all’Unesco, all’Oms, in Parlamento europeo.

Il cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio della Conferenza episcopale italiana. Il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria ha stilato addirittura un vademecum per difendersi dalla pericolosa introduzione nelle scuole italiane di percorsi formativi e di sensibilizzazione sul Gender.

E anche il clero comune si è mosso.

“L’ideologia gender è più pericolosa dell’Isis. La prima ci attacca dall’interno, la seconda dall’esterno”. Una frase pronunciata a fine messa da don Angelo Perego, parroco di Arosio, piccolo comune in provincia di Como.

Questi omofobi religiosi o laici che siano sono loro il vero pericolo, ma certo non mi spingo fino a dire che sono più pericolosi dell’Isis.

 

M come monsignore

Parole che hanno sconvolto i fedeli, quelle che Monsignor Fabio Martinez Castilla ha pronunciato durante l’omelia. L’arcivescovo di Tuxtla, che si trova nella regione messicana del Chiapas, ha espresso un giudizio definitivo su aborto e pedofilia. “Da un punto di vista qualitativo è molto più grave l’aborto dell’abuso su un minore da parte di un sacerdote”, ha affermato il religioso.

La stronzaggine di alcuni prelati cattolici non ha confini.

 

prete pedofilo 

P come pene

13,12 centimetri di lunghezza e 11,66 centimetri di circonferenza in erezione. E 9,16 centimetri di lunghezza e 9,31 centimetri di circonferenza a riposo. Finalmente, la nebbia che avvolgeva il mistero delle dimensioni maschili (e soprattutto quello relativo a come misurare l’organo: in erezione, flaccido, in stretching? A temperatura ambiente, da proni, da supini?) si è diradata. Abbiamo uno standard condiviso. Una misura di riferimento ottenuta analizzando, per la prima volta nella storia dell’andrologia, oltre 15mila peni in tutto il mondo. Il lavoro, appena pubblicato sul British Journal of Urology International, potrebbe “rassicurare la gran parte degli uomini”, stando a quanto scrivono gli autori, “sul fatto che la dimensione del proprio pene sia perfettamente normale”. Un chiodo fisso che, secondo alcune stime, riguarda il 45% della popolazione maschile. E che talvolta, da semplice preoccupazione, può trasformarsi in una vera e propria malattia: si tratta della cosiddetta dismorfofobia, ovvero la paura che nasce da una visione distorta del proprio aspetto esteriore.

Quindi non vi create complessi… ma andate a misurarvelo…

 

S come sacerdote

Una love story, poi finita male, tra un parroco e una fedele, è sfociata in una “guerra” a colpi di denunce, esposti e perfino interviste televisive. I protagonisti della relazione clandestina sono un sacerdote originario del Veneto, 53 anni, e una messinese di 47 anni, nubile, impiegata in uno studio professionale, che non si è voluta rassegnare alla chiusura del rapporto.

La storia d’amore sarebbe cominciata nel luglio scorso, con i primi incontri tra il parroco della chiesa di San Pietro apostolo, nella frazione collinare di Mili San Pietro, e la donna, in cerca di conforto spirituale. Ben presto però il rapporto si sarebbe trasformato in qualcosa di più, finendo sulla bocca di tutti i fedeli e convincendo il prete a troncare la relazione.

tentazioniQuando lo scandalo a luci rosse esplode il religioso viene trasferito a Malfa, un Comune di 800 anime sull’isola di Salina.

Ma anche nel piccolo borgo delle Eolie è inseguito dalle invettive dell’ex innamorata, che avrebbe danneggiato la sua auto a colpi di pietra costringendolo a presentare una denuncia ai carabinieri di Santa Marina Salina. Lei, per tutta risposta, invia una serie di esposti al Vaticano e all’arcivescovo di Messina, ricostruendo nei dettagli la tormentata storia d’amore.

La donna, assistita da un legale, esibisce tanto di prove, comprese le e-mail con l’ex partner e due registrazioni audio che confermerebbero i sentimenti che il “pastore” avrebbe nutrito nei confronti della sua “pecorella”. Non paga del clamore suscitato la fedele si decide a uscire allo scoperto raccontando anche i particolari più piccanti della storia in una intervista televisiva rilasciata al sito notiziarioeolie.it. “La mia non è una vendetta – spiega – ma voglio evitare che questo uomo possa fare del male ad altre donne fragili, così come è accaduto a me”.

“Ho denunciato il comportamento di quest’uomo – aggiunge – che non può fare il sacerdote. Io ho sbagliato, ma ho creduto nei suoi sentimenti, mentre ho poi scoperto di avere davanti solo uno che si avvicina a chi vive momenti di debolezza, per poi riuscire a soddisfare i suoi istinti sessuali”.

Ma cara figliola tu hai 47 anni quindi non mi venire a parlare di essere stata circuita e raggirata. Tu lo sapevi che era un prete e ci sei andata a letto lo stesso.

Il tuo vero problema è ora che lui a letto con te non ci vuole venire più.

 

S come salumiere

Un salumiere a Napoli è stato multato da un vigile per aver regalato un panino imbottito a un disabile senza fare lo scontrino. Il vigile in questione è stato subito candidato all’Oscar per la categoria Idiota dell’anno.

 

panino 

 

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