Guerra di calendari, riparte il solito valzer

calendario 2011

Penso spesso alle mie radici e sempre più spesso convengo che queste fossero per me le uniche possibili. Dalla mia provenienza “umile ma onesta” come diceva il grande Massimo Troisi durante il memorabile sketch con il gruppo de “La Smorfia” nel quale interpretava una donna scambiata per Maria di Nazareth ai tempi dell’annunciazione da uno svitato Arcangelo Gabriele – Lello Arena – ho imparato molto.

Tutto ciò che sono è frutto di un vissuto che parte dalla terra, dai calli di mio padre e dall’ago di mia madre.

Ricordo con piacere i tempi in cui proprio mio padre, operaio meridionale che era passato con una certa soddisfazione all’industria dopo generazioni di contadini, tornava a casa dopo ore di duro lavoro sotto ogni tipo di intemperie e per prima cosa andava ancora carico di calce nel sottoscala di casa a segnare su un calendario le ore del turno svolto. Per fine mese, infatti, bisognava fare bene i conti prima di ritrovarsi in busta paga qualche brutta sorpresa!

Il calendario in questione era tutti gli anni lo stesso: bianco con scritte rosse e con i numeri giganti, spesso piccolo presente natalizio di questo o quell’altro negozio di zona. Di solito si trattava di un ferramenta o di un gommista, tutta roba molto “maschia” che poco badava alla forma. Del resto per quello che serviva, i lustrini non sarebbero stati utili.

Da un po’ di anni a questa parte, invece, il calendario è un modo per mostrare tutta “l’arte” che c’è nel panorama del showbiz. Donne e uomini nudi si contendono questo o quell’altro scatto pur di apparire come mamma li ha fatti ed essere stampati in serie, per essere comprati a frotte e affissi nelle autofficine, nei camion o negli armadietti degli adolescenti di turno fino a diventare Ministri della Repubblica.

Evvai col lissio!

Del resto in Italia tutto è possibile.

Carfagna docet!

“Ma è nudo artistico!” continuano a dire.

Artistico? Mmm… ma allora perché a me sembra semplicemente un corpo nudo? E perché mi appare persino volgare?
Sarà che non capisco d’arte, ma non mi pare proprio un Botero.

Partendo dal presupposto che ognuno fa ciò che meglio crede se non lede gli altri, mi spiace constatare che quei cari vecchi e forse tristi calendari di una volta, sono ormai impossibili da trovare. I numeri sui patinatissimi “dodici mesi” moderni praticamente non ci sono, così come non c’è traccia del Santo del giorno. Del resto immaginate il mese di luglio con il bel “faccione” a mandolino di Cecilia Rodriguez, sorella manco a dirlo della prezzemolina Belen Rodriguez, con evidenziato il giorno 6 dedicato alla Santa Bambina, Santa Maria Goretti.

Blasfemia? Non so, ma di certo cattivo gusto.

Quest’anno a ogni modo ho detto a mio padre di comprarsi un’agenda poiché neanche il suo amico elettricista ha pensato a lui e alle sue giornate di lavoro. Il calendario l’ha abolito “tanto non serve e non aumenta le chiamate!”.

In giro ci sono solo i corpi perfettamente photoshoppati di divetti e divette che ammiccano e persino di gente comune che ha voluto dimostrare non so cosa: forse che anche loro lo sono… fotogenici…
Ebbene per questo 2011 appena cominciato non ci siamo fatti mancare nulla. Per ben 12 mesi continueremo a sorbirci dopo l’ubriacatura cinematografica il belloccio de noartri Robert Pattinson, volto anemico del Vampiro della saga di “Twilight”. Per il magazine maschile “Fhm”, invece, hanno posato Kim Kardashian, nota più per i casi di gossip a lei legati che non alle doti artistiche, la controversa cantante Katy Perry e l’attrice Jessica Alba.

E ancora, poteva mancare qualcuno della trasmissione ricettacolo del virus della stupidità “Uomini e Donne”?

Claro que no!

Le sconosciute Marika Fruscio, nota per il suo siliconatissimo décolleté, e Claudia Borroni, ancora in corsa per ottenere le grazie di Samuele Nardi attuale tronista rintronato, si sono mostrate in versione nature per i loro aficionados.

Ma questo 2011 sarà un modo per conoscere due altre bellezze nostrane, Giulia Pellegrino e Caterina Giusti. Le due fanciulle posano in intimo ammiccando in pose a tratti lesbo con immancabile boa di struzzo e lecca lecca.

Che classe! Che eleganza!

In questo calderone non potevano certamente mancare il calendario Pirelli, ritenuto da molti il punto di arrivo per le modelle, così come gli scatti hot delle ragazze del burlesque in lingerie (che noia questa storia della seduzione ad ogni costo!), le sexy cicliste, le conturbanti contadine, le calde sciatrici e le cubiste tutto pepe

Il magazine femminile “Marie Claire”, invece, ha scelto il low profile con la scelta di alcune attrici italiane come protagoniste. Tra le altre sono state immortalate a favore di un’associazione benefica, in bianco e nero e senza nudità esposte, Cristiana Capotondi e Vittoria Puccini.

Quella proposta ovviamente è solo una rapida carrellata di un minimo numero di calendari freschi di stampa. Il mercato dedicato al genere, infatti, non sembra subire scossoni alla faccia della crisi. È più facile, infatti, rincretinirsi davanti a una fotografia che affrontare la realtà. Meglio una perfetta illusione che un’imperfetta realtà.

Contenti loro.

Peccato che a qualcuno il calendario serviva con i numeri e non con le figure. Sarà per caso una nuova intuizione geniale della Gelmini? Un nuovo modo per far riposare il cervello e sviluppare la vista?

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