La titolazione penica dei film stranieri 1 puntata

Inizio con questo articolo un viaggio nella mia personale filmoteca, usando  il fil rouge  delle modalità fuorvianti con le quali i distributori italiani titolano i film che arrivano da oltre frontiera.  In molti casi essi rasentano  la demenzialità.  

Cominciamo dal primo: L’uomo dai sette capestri.
Il film è del 1972 ed il titolo riflette anche il periodo storico: allora andavano di moda i titoli con i numeri.
E’ comunque  un titolo che non ci azzeca niente con il contenuto del film, non vi sono sette capestri, non vi sono sette boia e non mi pare che vi siano sette scene di impiccagioni.
Le motivazioni del perchè qualche genialone abbia titolato così restano per me assolutamente  misteriose.  

A prescindere dal titolo italiano,   The life and times of judge Roy Bean   di John Huston, è un film che merita di essere visto.

Racconta, romanzandola,  la vita del giudice  Roy Bean un personaggio leggendario nella storia del West. Il film è  interpretato da  un grandioso Paul Newman e  da  una pimpante Jacqueline Bisset , vi sono alcuni imperdibili cameos: quello  della solare Ava Gardner nel ruolo di Lily Langtry, quello di Stacy Keach nel ruolo cattivissimo Bad Bob, quello del regista John Huston nel ruolo di Grizzly Adams ed infine quello di Antony Perkins nel ruolo di un viscidissimo reverendo LaSalle. 

Prova di autore e di attori di alta classe, con una storia accattivante (Lo sceneggiatore J. Milius non perde mai  un colpo): si passa dal comico al crepuscolare, usando gli stilemi del film western con grande intelligenza.

E’ una lezione su  quali devono essere gli elementi essenziali che occorrono per fare un buon  film: una storia valida, regia attenta, attori professionali. Solo così resta nella memoria degli spettatori anche dopo 38 anni dall’uscita  e non accade, come avviene con tante produzioni attuali che, anche se capeggiano le classifiche degli spettatori,  dopo sei mesi finiscono in archivio. 

Per questo definisco The life and times of judge Roy Bean un evergreen. Non è certo un capolavoro, ma un film di buon livello,  girato  con professionalità, ben recitato e che si  fa rivedere con grande piacere.  

Comprate il DVD  e vedetelo, non resterete delusi. Molto meglio passare due ore con questo film che rincretinirsi con Ballando Ballando.

   Mi piace linkare alcuni frammenti  a mo’ di assaggio.  A questo serve You Tube.

 LA SEQUENZA COMPLETA DEL FETENTISSIMO BAD BOB:  MANDA IN VACCA IL CLASSICO DUELLO WESTERN!

QUESTA E’ UNA “PILLOLA” DI TUTTO IL FILM


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