Taciti ed invisibili partono i sommergibili

Tra le cose che apprezzo di Sky c’è il canale classic dove proiettano vecchi film.

Non solo i classici classici, tipo Danzando sotto la pioggia,  ma i B movies di una volta.

Quelli dello spettacolo popolare del mercoledì.

Tempo fa mi è capitato di vedere “Quota Periscopio” del 1959, film a colori, con attori canini, ma c’erano tutti i topoi dei film con i  sommergibili:

a) il comandante che alza ed abbassa il periscopio;

b) la nave giapponese che butta un centinaio di bombe di profondità e non li becca,  mentre gli americani con mezzo siluro affondano la nave nemica;

c) parlano tutti a bassa voce per non farsi intercettare dal sonar, ma quando ordinano la partenza dei siluri fanno un casino da pazzi;

d) nella camera siluri sono tutti a torso nudo perché evidentemente si muore dal caldo e difatti grondano di sudore; nella sala comando invece sono tutti con la divisa in ordine e senza una goccia di sudore. Bah forse hanno l’aria condizionata.

 D’altronde non sono mai salito su di un sommergibile, né mi sogno di farlo.

Sono uomo di terraferma, anche se adoro i film con i sommergibili.

Un breve excursus delle scene più significative.

Inizio con l’incipit di 1941 di Steven Spielberg

Che visione  stupefacente dal basso  per il marinaio nippo: una favolosa bionda, per giunta nuda,  arrampicata sul periscopio!  

 

In “Operazione Sottoveste “di Blake Edwards:  Cary Grant  affonda un camion! Una divertente commedia anti eroica con un Tony Curtis più cialtrone dei cialtroni non si può.

 

 Un scena tipica con il mitico Sean Connery in Caccia a Ottobre Rossso

 

E perchè no…i fab four nel Sottomarino Giallo

E per finire l’inno dei sommergibilisti, esempio sublime di kitsch.

E perché no …IN THE NAVY

 

 

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