Alabarda Spaziale

Il bello di internet è che ci si può trovare di tutto. Vuoi un corso di cucina curda? Bene, due click su un motore di ricerca ed eccoti serviti i più prelibati piatti della cucina curda!

Internet ormai è un gran calderone dentro cui puoi trovare ogni cosa: informazioni, bufale, foto, immagini, ritagli di vita vissuta, racconti, film, musica, ricordi…

Non vi è mai capitato di abbandonarvi per ore alla ricerca in rete di ricordi e miti del passato, magari quelli della vostra infanzia?

Io ho 36 anni e da bambino sono cresciuto a pane, nutella e cartoni animati.

Chi ha tra i 28 e 45 anni non potrà scordare i mitici robot giapponesi che alla fine degli anni ’70 hanno iniziato a invadere la TV (prima di stato e poi le neonate reti commerciali) con successi clamorosi.

Eroi metallici post-moderni, dal cuore umano, che facevano sognare bambini e adolescenti dell’epoca, con le loro armi strabilianti e imprese impossibili, sempre pronti a immolarsi per salvare il mondo dai cattivi.

I vari Mazinga, Jeeg Robot d’acciaio, Voltron, Daitan 3, Danguard, Daltanius, Jettarobot ecc.

Ma il primo, indimenticabile, fu Ufo Robot alias Goldrake.

In Italia Goldrake fu uno dei primi cartoni animati robotici trasmessi dalla TV di stato, sebbene in realtà fu prodotto dopo altri cartoni animati simili, come ad esempio Mazinga Z.

Dopo l’immenso successo di Goldrake proliferarono in TV anche gli altri anime, molto spesso antecedenti, di robot.

I cartoni animati giapponesi, com’è risaputo, sono delle trasposizioni dei ben noti Manga. Nella versione originale il protagonista di Mazinga Z si chiamava Koji, nella versione italiana Ryo; questi poi però compare anche in Ufo Robot come spalla del personaggio principale Actarus, ma gli esperti italiani, che evidentemente anche all’epoca amavano far confusione, decisero che in questo caso Ryo si sarebbe dovuto chiamare Alcor!

Ormai questi cartoni animati sono quasi dei cult e molti vorrebbero veder risorgere il grande Goldrake. Io sono tra questi desiderosi di rivedere in azione Actarus (con il suo Ufo Robot) e tutti i suoi amici che lottano contro le forze del male di Vega, intenzionate a invadere la terra. Actarus in realtà non è altro che un alieno dalle fattezze umane costretto a fuggire dal suo pianeta (Fleed), distrutto dall’attacco delle forze malefiche di Vega. Questo cattivissimo, con i suoi mostruosi scagnozzi, invade e attacca altri pianeti con la “buona” intenzione di salvare il proprio popolo dopo che il pianeta d’origine è stato devastato da una catastrofe.

Vega fa attaccare il luogo natio di Actarus causando la morte di tutti gli abitanti e dei regnanti di questo pianeta, genitori dello stesso Actarus. Questi però riesce a fuggire con il suo Ufo Robot sul pianeta terra, dove trova rifugio in una base iper-tecnologica diretta e realizzata dal dottor Procton proprio con l’intento di difendersi da eventuali attacchi alieni.

Ma Vega fa inseguire Ufo Robot (l’unico in grado di fronteggiare le sue temibili creazioni robotiche) e scopre il pianeta terra. Vega e il suo popolo, con l’intento di distruggere Goldrake e conquistare la Terra, si stabiliscono sul lato oscuro della Luna che, a causa di ciò, pian piano assume un colore rossastro.

Il cartone animato si dipana in diversi episodi, in ognuno dei quali Goldrake si troverà con i suoi amici a dover combattere le mostruose creature di Vega, sempre più pericolose e insidiose.

Alla fine il bene trionfa e il male viene sconfitto.

Verso la fine degli anni ’80 però questo filone di cartoni animati sui robot inizia a lasciare il passo a cartoni animati più moderni e sempre più insipidi.

Chi come me ha amato Goldrake, e tutti gli altri robot degli anni Ottanta, rivede sempre con piacere i vecchi episodi di questi cartoni animati che ancora (sempre più di rado) vengono riproposti da piccole emittenti private.

Oggi internet permette agli irriducibili del genere di rivedere alcuni di questi episodi (sebbene in schermi piccoli e con immagini di scarsa qualità).

Proprio navigando in rete mi sono imbattuto in un trailer che ha riacceso in me la speranza di rivedere all’azione il grande Goldrake addirittura in un film! Questo trailer sarà vero?


Che dire, le immagini parlano chiaro: Ufo Robot dovrebbe tornare all’attacco per difenderci dalle potenze del male!

Io però tendo a dubitare di alcuni materiali pubblicati in rete, spesso, infatti, alcuni buontemponi per far parlare di sé inventano delle bufale ben confezionate.

Facendo una ricerca più approfondita ho scoperto il sito theufo.net, un progetto no profit realizzato e diretto da un gruppo di appassionati di Grendizer (Ufo Robot). Questi bravi ragazzi italiani, esperti di computer grafica e appassionati di Goldrake, già alcuni anni fa avevano realizzato un trailer-omaggio a questo personaggio con l’intento e la speranza di lanciare l’idea per la produzione di un film su Ufo Robot. Il filmato successivo spiega bene l’intento di questo geniale team, dura 8 minuti ma ne vale la pena!


 

Quindi effettivamente l’idea e l’intento di fare un film su Ufo Robot esistevano già da un pezzo.

Ma allora il trailer del film è reale?

Riguardandolo con attenzione si può notare innanzitutto che il lancio presunto del film doveva avvenire nel 2008, cosa che in realtà non è accaduta.

A seguito di una ricerca più approfondita fra i vari filmati esistenti online ho scoperto che questo trailer non è altro che un abile montaggio del trailer proposto dai ragazzi di theufo.net e altri omaggi fatti a questo grande protagonista degli anni Ottanta.

Trailer realizzato dal team di theufo.net già nel 2004.


Altro trailer da cui sono state tratte alcune scene per assemblare il trailer fasullo.


Esiste poi in rete anche un altro trailer omaggio a Ufo Robot, questa volta realizzato da un team canadese. Ma a mio modesto parere il lavoro fatto dal gruppo italiano è di gran lunga migliore. Giudicate voi.


Dunque che dire? Probabilmente ancora nessun produttore ha preso seriamente in considerazione l’idea di produrre un film su Ufo Robot. Ma visti i tanti omaggi e gli ottimi prodotti che si trovano in rete, come il trailer prodotto da theufo.net, c’è da scommetterci che un eventuale film su questo mitico robot otterrebbe lusinghieri incassi ai botteghini.

Quindi, produttori, pensateci!

 

6 Replies to “Alabarda Spaziale”

  1. …CONTINUAZIONE…
    Beato te che sei riuscito a recuperare i modellini di questi mitici robot che oltre forse oggi ad avere un valore economico non indifferente, mantengono un valore che non ha prezzo quello dei bei ricordi.

    Sicuramente cartoni animati come quello di Ufo Robot non possono essere imitati se non tradendo la nostra fantasia e reminiscenze, però un film o un nuovo cartone animato (magari con in 3D che va tanto di moda!) su questi gloriosi robot da un lato potrebbe fare sognare un po’ gli irriducibili e avvicinare al genere anche nuove e vecchie generazioni.

    Dici bene per queste cose l’età anagrafica non conta!

  2. Grande Articolo!!! Io ancora adesso preferisco i cartoon dei mitici robot alla nostra scialba televisione…
    In pratica non passa giorno che non rimango estasiato nel guardare la mia bacheca piena di Robot….ricomprati ma che avevo tutti da piccolo….e chissà per quale orrenda profezia mi convinsero a darli via…con la scusa….”ti stai facendo GRANDE…regalali…
    Per Queste Cose non conta L’anagrafica!!!

    1. Ciao Salvatore, grazie te per il tuo accorato commento!
      Certamente i cartoons originali del mitico Ufo Robot (e non solo) sono insuperabili, non fosse altro perché legati alla nostra età della spensieratezza, ci riportano alla mente bei ricordi.

      Da bambino giocavo spesso a Goldrake pronto a combattere contro i cattivi robot di Vega, davo libero sfogo alla fantasia ideando situazioni, lotte, storie; lame rotanti, alabarde spaziali e raggi laser si sprecavano per far trionfare il bene.
      Ricordo che già allora i ben pensanti criticavano questo genere di cartoons rei di insegnare la violenza e azioni pericolose ai bambini. Io sono cresciuto con questi anime eppure aborro la violenza, non amo la spericolatezza, ma forse proprio quei robot hanno contribuito a insegnarmi a distinguere tra il bene dal male.

      CONTINUA…

  3. Grazie Antonio e Paolo per i commenti.
    Quando un argomento ci appasiona, ci piace e magari ci ricorda con nostalgia la spensierata adolscenza ormai passata, non è difficile riuscire a comporre un buon scritto su di esso…e Goldrake è sicuramente un argomento che stuzzica molto la fantasia e l’interesse di schiere di appasionati come noi.

  4. Lineare, chiaro, curioso ed esaustivo, ecco come si potrebbe definire un articolo di questo genere. Bravo al suo autore 🙂

  5. Complimenti Alan! Proprio un bel lavoro di ricerca che chi ha la mia età(che del resto è uguale alla tua) avrà sicuramente apprezzato.
    Ci hai fatto rivivere la nostra adolescenza e i bellissimi momenti passati davanti alla tv nei lunghi pomeriggi invernali quando non si aveva tanta voglia di fare i compiti e si gradiva di gran lunga guardare i cartoni animati.
    Bel lavoro! Continua così!

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