Dove non osano le aquile

 

aquila 

“Ci sono Sogni più sogni di altri?” chiesi a mio padre.
Lui non rispose. Paura, un senso di timore, aveva sempre attanagliato la sua vita. Mai troppo in alto, soltanto quote note, conosciute. Stupido rischiare di ferirsi un’ala.

Crebbi nell’inquietudine. Cosa sarebbe stato di me, che a differenza sua anelavo alle maggiori vette? Il freddo pungente di lassù mi avrebbe ucciso. Ma a stento riuscivo a trattenere l’immensa voglia di libertà, di conoscenza di un universo ignoto. Sapevo che trame ordite da predatori occulti m’avrebbero insidiato, punendomi nel mio peccato di vanità.

Un giorno però decisi di partire. Avevo nitida davanti a me la sfida col Destino.

Non sono un’aquila, ma vorrei esserlo. Se non ci provo, mai lo saprò.
Se tornerò? Chissà. Poche le mie certezze. Sto per spiccare il volo.

Terrò la quota, finché le forze mi reggeranno.
E sposterò montagne, separerò le acque di fiumi e laghi, sfiderò ogni oceano fino a inondare la terra e il cielo di sudore. Asciugherò le lacrime volgendole in sorrisi. E se quel sogno dovesse infrangersi spegnendo il battito che pulsa dentro, popolerò di nuovi Sogni la mia nuova vita.

 

divisorio
 

il sogno del capitano

 

 

Gamy Moore, Dove non osano le aquile (agosto 2013)

 

Racconto selezionato fra i 12 finalisti del Concorso di scrittura e moda WriteWear (V edizione), organizzato da Pfgstyle in collaborazione con The Place Luxury Outlet del Gruppo Zegna.

http://www.pfgstyle.com/

Un sentito ringraziamento a Patrizia Finucci Gallo e a Pina D’Ambrosio.

 

 

Franco Fortunato, Il sogno del Capitano, olio su tela 

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