Una fame da Igor

 

casa di Igor

 

Segnaliamo in anteprima una notizia che manderà in fibrillazione le giovani generazioni: da oggi è possibile visitare nientepopodimeno che:

 

LA CASA DI IGOR

 

La visita, rigorosamente gratuita, è possibile nei seguenti orari di apertura al pubblico:

dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, e dalle 16 alle 18.

 

 

Non nel week…

Chiediamo subito delucidazioni al padrone del padrone di casa, ovvero il signorino Clarence che, neanche ci avesse letto nel pensiero, ci precede.

 

Cla’: Nel weekend Igor deve ritemprarsi dalle fatiche.

 

fame da lupi(Fatiche d’Ercole, immaginiamo…)
In che modo?

 

A modo suo… potete immaginare. Razione doppia…

E io e Ramon, ovviamente, dallo stress che ci procura.

Questa è infatti una delle ragioni per cui di sera la casa non è visitabile. Dalle ore 18 alle 23 Igor è solitamente a nanna, per svegliarsi bello pimpante prima di mezzanotte, con una fame da lupi. Praticamente si avventa su di noi.

365 giorni l’anno.

“Se non lo sapevate, sapevatelo!” Come direbbe qualcuno.

 

Vuole rinnovellar, per i presenti e i posteri, quando ebbe origine questa tortura? Ho perso il conto. Devono essere ormai svariati anni.

 

Estate 2011. E chi se lo dimentica…

 

Come riuscite ancora a sopportare tutto ciò? Giusto per quei 3-4 che non lo sanno…

 

Con la santa pazienza… e una buona dose di energia. Vov e ginseng a parte, che a casa non devono mai mancare. Quantità industriali… Però nessuno se ne lamenta, in fondo piace anche a noi. E poi vuoi mettere, bruciamo i grassi che è una bellezza. Quasi quasi non serve la palestra.

Igor

 

Ma Igor non rischia il sovrappeso? Come si tiene in forma?

 

Clarence lancia un’occhiata furbetta e sorniona al tempo stesso.
Devo proprio spiegarlo?

 


Provi a parole sue… Non troppo esplicite, mi raccomando. Non è un’intervista scellerata, questa…

 

Beh, diciamo così… Lui ci segue per casa dappertutto, non ci lascia un momento soli, neanche in bagno… anzi soprattutto in bagno, dove evidentemente siamo nudi, o insomma poco vestiti…

 

Di colpo l’onnipresente Igor sviene, guarda caso su un comodo giaciglio. L’inguine dell’intervistato.

 

Perché è svenuto adesso?

 

Il solo pensiero della nudità… mia in particolare, gli impedisce di restare cosciente. “Troppa grazia”, dice Ramon. I suoi neuroni, le cellule olfattive e papille gustative vanno immediatamente in tilt. Cambia anche colore ed espressione, a volte. Davvero non si riconosce.

  

Insomma, Dr. Jekyll e Mr. Hyde…

 

In quelle circostanze è davvero capace di tutto, se la sua fame non si placa… Non so quanto ancora potrà durare. Per noi, intendo dire… che lui non è mai stato più in forma…

(ad Igor) Alzati e cammina, dai! C’è la roba!


E come Lazzaro, la voce del padrone fa il miracolo. Igor viene su che è una bellezza, lo sguardo da segugio puntato sulla preda…

 

Cla’: Ohhhhhhhhhhhh!

 

Non solo lo sguardo. Anche l’assalto… Igor si fionda a tutta carica contro le parti “nobili e mobili” del padrone, che con scatto felino è costretto a frenarlo e rimetterlo in riga.

A cuccia! Non è orario!

 

Consulto rapidamente il mio orologio, che conferma in effetti un anticipo sui consueti orari “pappatori” e mi lascio scappare incautamente una deduzione:

Assaggino-aperitivo?

 

(Igor): Non sarebbe male! Ogni tanto anche a lei frulla un’idea buona per la testa!

 

Abbozzo senza scompormi troppo. Vale a dire come Igor di Frankenstein Jr nella famosa scena della stazione.
Ne nasce uno sproloquio-battibecco fra noi che per fortuna Clarence stoppa con la formuletta magica.

 

“Basta o mai più roba!”

 

Questa volta Igor si placa suo malgrado e piomba in un sonno coatto. Russando pure, per dare prova della sua obbedienza.

 

 

oggettiniÈ diventato proprio un cane, lo hai addestrato!

 

E che potevo fare, questo se no non ci fa vivere… Comunque pensa a me, costretto “a comando” a fare qualunque cosa, e sottolineo “qualunque”, pur di soddisfare entrambi gli Igor che ho in casa, lui (indicandolo) e Ramon.
Vuoi mettere?

 

 

Ramon è sempre il solito? Coi 40 anni non si è calmato, almeno un po’?
(Strano per me fare finta di non sapere nulla… Clarence invece abbozza)

 

Calmarsi, quel bambinone? Al contrario, più passa il tempo più diventa insaziabile. È proprio una questione di cervello.

 

Che però mantiene giovani, evidentemente…

 

Direi di sì, almeno finché… Meglio evitare di andare oltre, non vorrei risvegliare questo flagello di Dio…

 

 

Igor infatti va già balbettando qualcosa tipo “ba ba ba”. Dapprima non riusciamo a capire ciò che dice, sembrano sillabe sconnesse.

 

(ex-intervistatrice, sottovoce) “Ro-ba”?

 

(sottovoce pure lui, Cla’) No, si sarebbe già svegliato.

 

 

Igor continua ad agitarsi nel sonno e a ripetere, come una cantilena: “Ba-bì a me, ba-bì a me!”

  

Che caspita sta dicendo? O sognando? (Le domande mi vengono fuori comunque, da brava inviata)

  

(ex-intervistato) Non ne ho la più pallida idea.

 

 

Improvvisamente ho un’illuminazione, vedendo Ramon entrare.bambini

“Babì a me… babì a me…”

(guardando Cla’) Potrebbe essere: Bambini a me?

(pausa)

Lasciate che… Ma sì!

Lasciate che i bambini vengano a me!

 

Mi alzo in piedi, mentre Ramon mi viene incontro e mi abbraccia, cullandosi come un bambinone.

 

Cla’: Evidentemente Igor anela al “suo” bambinone…

 

 

Ramon (sempre cullandosi): Se lo scorda, oggi è giornata tua! Ho diritto a un turno extra di riposo.

 

Cla: Ma io ho già dato ieri!

 

Ramon: E darai pure oggi, ce ne hai tanta… (lo fissa e ride)

 

 

tre sul ramo

Cla’ (afflitto): Basta, allora mi dimetto!

 

Ramon (ridendo): E io pure!

 

Io (tornando a sedermi): Zitti, che lo svegliate! E poi come facciamo?

 

 

Entrambi mettono su un’aria da “oggi me ne frego”.

 

 

Ramon: Potresti cambiare sesso, Paolè…

  

Non credo servirebbe… Eppure ci deve essere una soluzione…

tre uccelletti  

Cla’: A me non pare. Servono rinforzi, e subito… E Tommy si è imbarcato, per qualche mese…

 

Deglutisco.

 

 

Oh ragà, ma non è che Igor ora si fionda sui bambini in visita alla casa, se lo tenete a stecchetto?

 

Cla’: Non c’è pericolo! Per Igor solo bambini di un metro e ottanta per altrettanti di peso… E neanche innocenti!

 

 

Bimbi avvisati e salvati, ma forse non i genitori…

 

 

E fu così che alla fine Igor si svegliò, ripetendo per così tante ore ba-ba-bà che…

L’epilogo ve lo lascio immaginare.

 

casetta di Igor

 

 

Gamy Moore
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