InkKiller, il racconto. Parte quinta: In missione per conto di Dio

La quarta parte la trovate qui


Toc Toc

Ancora? Lasciatemi morire in pace, che diavolo!

«Ora puoi uscire.»

Sblocco il chiavistello e spingo forte il coperchio che si apre. E sbattendo sul tetto mi si richiude sulla mano sinistra che avevo sul bordo.

«AHIA!»

«Coraggio, non c’è tempo da perdere.»

Riapro la bara con più attenzione stavolta. Riesco a uscire, portandomi dietro zaino e cartelletta. Fuori è buio pesto. Guardo l’ora, quasi le undici.

«Ma che succede?»

Padre Romeo mi guarda con occhi preoccupati. Io mi massaggio la mano.

«Hai notato nulla di strano in Chiesa?»

Mi viene da dire di no, poi riguardo le immagini e allora mi colpisce.

«Tutte coppie giovani…. Dove sono i bambini?»

«Qui.»

E Don Romeo batte l’indice contro la cartelletta in pelle. Devo fare uno sguardo che dice molto, o niente, perché continua.

«Tutte quelle coppie hanno partorito in un ospedale della zona. Appena nati, i bambini sono stati portati via: è stato detto ai genitori che c’erano problemi e dovevano essere messi in terapia intensiva. Nessuno poteva accedere, dopo il parto non li hanno più visti. Una volta dimessa la madre, gli è stato detto che i figli dovevano restare ancora in osservazione. Quando sono tornati per avere notizie, sono stati cacciati dall’ospedale, non è stato loro permesso di entrare.»

«E loro non sono andati dalla polizia?»

«L’ospedale era quello dove partorivano le coppie irregolari. Nessuna di queste coppie aveva il permesso di stare in Italia. Se poi ci aggiungi che quelli che li hanno portati in Italia non sono propriamente stinchi di Santo…»

«Quindi non hanno presentato denuncia?»

Mi basta lo sguardo di Don Romeo per capire.

«Capito. E come mai sono venute da lei, Don Romeo?»

«Noi li abbiamo ascoltati.»

«E lei non ha fatto pressione ai suoi superiori? Vescovo e compagnia briscola? Che io ricordi, la Chiesa ha un discreto potere in questo paese.»

«Quello che ha bussato sulla tua bara, l’Avvocato, è il segretario del vescovo.»

O merda. Quando pensavo che peggio non potesse andare.

«E qui nella cartelletta…»

«Nella cartelletta ci sono le prove che i bambini sono vivi e sono stati dati in adozione a coppie “generose” e importanti, legate al Vescovo e alla Chiesa. Don Dario è riuscito a procurarsele. Il piano era mettere lui dentro la bara e poi farlo scappare al momento giusto. Quei documenti devono essere consegnati a una persona di fiducia, che può far scoppiare il bubbone. Però dentro la bara ci sei tu…»

Non mi piace come mi guarda Don Romeo.

 

Continua la prossima settimana

httpv://www.youtube.com/watch?v=8yeAQ5JPWkM&feature=related

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