L’Ultimo Capodanno

 

“Per salutare degnamente il 2010 siete tutti invitati alla grande festa bipartisan che si terrà presso la residenza romana del Presidente del Consiglio.

Si raccomanda abito da sera e niente minorenni accompagnate dai genitori, grazie.”


E tutti accorsero. Perché se è vero che in Parlamento si combatte per il bene dell’Italia e per difendere le proprie ragioni (“Che sono quelle di chi ci ha eletto, se lo ricordi” ripetono volentieri tutti gli invitati), fuori dalla sede preposta nulla vieta che si diventi amici, ci si rispetti, ci sia scambio di idee che vuol dire crescita culturale e umana.

E poi da Silvio c’è sempre un pacco di cibo e gnocca a non finire.

Così, quando verso le undici di sera arriva Marchionne su una 500 bianca trainata dai rappresentanti sindacali, Palazzo Grazioli è già pieno di gente.

Dalla 500 esce prima Lapo che guida Marchionne verso l’ingresso seguendo la riga bianca.

All’interno il gotha della politica e dell’imprenditoria italiana conversa e si diverte.

Di Pietro e De Magistris discutono ancora sulla questione morale e poi si dicono che sì, è stato giusto partecipare visto il regalo che hanno fatto al premier: Scilipoti.

Scilipoti che dopo tanti attestati di fiducia ha anche ricevuto un incarico pari alle sue capacità, e ora con in mano la carta igienica fa bella posta di sé all’interno del bagno degli uomini.

Fuori dal bagno Borghezio ha i pantaloni pieni di merda: sulla porta c’è scritto spingere.

Renzo Bossi e la Gelmini sono appartati su un tavolino tranquillo, concentrati su un documento importantissimo: in due sono sicuri di riuscire finalmente a imparare la tabellina del 3. Poi da domani si concentreranno sulla Vispa Teresa.

Al tavolo della Lega c’è solo Bossi padre: dopo aver dichiarato l’ultimatum al Governo, tutti i rappresentanti leghisti sono caduti in catalessi cercando di capire cosa volesse dire “Ultimatum”.

In un séparé Marrazzo discute con Vendola su un possibile ingresso in politica. O comunque su un possibile ingresso.

Al tavolo del PD sono seduti Bersani, Fassino, Franceschini e Veltroni che discutono sul nuovo ruolo che la sinistra deve avere in Italia. Dopo 15 minuti di assoluto silenzio e immobilismo, si alzano tutti soddisfatti.

D’Alema intanto discute con Letta: secondo lui la sua azione è ancora assolutamente necessaria per dividere il PD, secondo Letta il PD riesce ormai a distruggersi da solo.

Prodi, seduto su uno strapuntino, piange.

Alla festa è presente anche una delegazione di FLI: appena arrivati hanno fatto il diavolo a quattro perché le bottiglie di Champagne non venivano aperte in piena legalità e sicuramente le più buone erano tenute dal premier.

Tuttavia Fini si è reso disponibile a restare per l’intera durata della festa a patto che il tavolo fosse sempre rifornito delle migliori prelibatezze.

Al centro della sala il tavolo principe è imbandito con ogni ben di Dio: Casini siede a capotavola, alla Destra Mastella e alla Sinistra Rutelli. Attorno al tavolo Bondi e Follini danzano con vassoi colmi di astici e filetti, mentre La Russa e Gasparri riempiono i calici di Barolo d’annata e Chianti Docg.

Sotto al tavolo la Santanchè distribuisce la sua specialità.

In un angolo, appartato alla vista di tutti, una piccola figura raccolta e ingobbita ride soddisfatta.

Vespa sta controllando gli ultimi accorgimenti ed è pronto ad andare in onda con il suo “Porta a Porta” speciale capodanno con tema “L’imparzialità nell’informazione in questo 2010”. Ospiti speciali Belpietro, Feltri e Minzolini.

Ma mentre tutti festeggiano, in una saletta separata si sta consumando una piccola tragedia: Fede e Mora, vestiti da ragazzine truccate con ombretti, fard e pesante rossetto rosso sono stati intercettati dalle guardie e ora sono seduti, testa bassa, sotto lo sguardo attento di Tremonti.

–          Allova, cosa mi raccontate voi due?

–          Non è colpa nostra, Giulio – cerca di difendersi Fede – Vedi, anche se non lo possiamo ammettere la fiducia di Silvio è in netto calo: non tira più come prima e anche le ragazze adesso ci pensano due volte prima di presentarsi da lui.

–          Vero vero – aggiunge Mora – Da noi ci arrivano solo vecchie puttane oppure ragazzine troppo sveglie con il registratore nelle mutande e la macchina fotografica tra i capelli.

–          E anche le vecchie glorie ci hanno dato buca – continua Fede – La Noemi aveva garantito la sua presenza ma è dovuta andare a farsi mettere le labbra da inverno ma il gommista non aveva la sua misura, e lei è ancora accatastata tra mucchi di Pirelli consumate e Goodyear bucate.

–          Per non parlare della Ruby – incalza Mora – per non fare casini invece di mandarla a prendere con la solita Audi nera le abbiamo mandato un biglietto del bus, ma la poveretta deve aver sbagliato… l’ultima volta che l’abbiamo sentita al cellulare stava contrattando un passaggio con uno lungo la Salaria.

–          Vagazzi, vagazzi… quante volte ve lo devo dive che ci vuole sapevle ovganizzave le cose? Ova cambiatevi e andate a mangiave qualcosa che pev vostva fovtuna lo zio Tvemonti ha già provveduto.


E infatti, mentre nella sala principale si continua a mangiare, bere e folleggiare, nella sala privata, dove è il lettone di Putin, il nostro Premier si lustra gli occhi davanti all’ultimo regalo di Tremonti: bella come una dea, piena di curve mozzafiato contenute appena da un minuscolo vestitino rosso, la chioma mora sciolta sulle spalle e labbra rosso fuoco che invitano a pensieri assolutamente vietati ai minori di 18 anni.


Sul comodino una lettera:


“Al caro Silvio, nonostante le tante dispute dell’anno passato, con rinnovata stima, il tuo Giulio”.


–          Cribbio, mai avrei pensato che il caro Tremonti mi mandasse una così bella figliola come regalo. Veramente un bel pensiero! Vieni qui cara, vieni, siediti qui nel letto con me che la mezzanotte è ormai vicina. Da qui possiamo guardare fuori dalla finestra i botti di fine anno.


La bella mora si siede dunque sul lettone, Silvio prende la bottiglia di Champagne e con un colpo da maestro fa partire il tappo. Versa due calici e si accoccola accanto alla bellissima sconosciuta.


–          Ecco carissima. Ora possiamo cominciare il conto alla rovescia: tu guarda fuori e vedrai che botti stupendi!


Nel salone tutti gli invitati sono pronti con lo spumante.


-10…


Lei è seduta composta, gambe chiuse mani giunte come una dolce verginella. Silvio tenta l’approccio galante facendo tintinnare i bicchieri.


-9…


La mano del premier si sposta sul ginocchio di lei. Lei si ritrae un poco e lui perde l’equilibrio scivolando a terra.


-8…


Lei ridacchia divertita, lui si rialza e a balzelloni risale sopra il letto.


-7…


Lei gli lancia uno sguardo che dice tutto. Lui borbotta “Cribbio”.


-6…


Lei lo accarezza sul viso. Lui si versa lo Champagne sulla patta.


-5…


Lui riprova ad appoggiare la mano sul ginocchio di lei. Lei la toglie e chiede prima un bacio.


-4…


Lui allunga le mani verso la minigonna. Lei stringe più forte le gambe, incastrando la mano di Silvio che soffoca un urlo di dolore.



-3…


Lui tenta l’approccio d’autorità: “Lei non sa chi sono io!”. Lei tira fuori un librettino: “Silvio Berlusconi for Dummies”. E tiene le gambe chiuse.


-2…


Lui si gira verso di lei. Gli occhi si incrociano. Lui capitola. Si avvicina e si lancia in un gran bacio alla francese. Le gambe di lei si aprono e lui finalmente infila la sua mano verso il paradiso sognato.


-1…


–          OH CAZZO!!!!



E mentre nel salone centrale gli invitati dimenticano per un momento tutte le volte in cui hanno cercato di fottersi, nella sala privata il Premier sta provando il Bunga Bunga da una nuova prospettiva.


Un glorioso 2011 a tutti quanti.


Con Affetto


IK




Per i migliori botti consiglio le fontane rosse di Paola e Elvira


httpv://www.youtube.com/watch?v=lh_h-KdbBrE

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