Pollyanna non esiste!

 

pollyanna

 

Non sono mai stata una fan di Candy Candy, né di Lovely Sara e men che meno di Georgie, tutti personaggi che mi deprimevano e mi facevano preferire le zuffe per strada con gli Andrea e Giuliano del quartiere, i personaggi di Kiss me Licia impersonati dal mio vicino di casa con il corpo a pera e il suo gattastro rosso malpelo.  

memoleA dirla tutta, da rompiballe patentata e maschiaccio mancato, ho sempre preferito Memole e Juni peperina ovvero due simpatiche protagoniste dei cartoon dei miei tempi.

Ah! I miei tempi! Brutta, bruttissima espressione!

Entrambe, per quanto spinte da nobili intenti, erano sempre pronte a mettersi nei casini un po’ come me.juni peperina

In quel periodo, i miei genitori pensarono prima al riformatorio e poi all’esorcismo optando, in ultima istanza, per un’ode speciale alla dea delle dee affinché almeno evitasse che mi rompessi la testa e non attentassi alla vita dei miei amichetti e familiari.

Esci da questo corpo, spirito di Pollon!!!

pollon

 

Ovviamente essendo posseduta dalla combina guai per eccellenza, non potevo che detestare una delle protagoniste dei cartoni animati a mio avviso più piagnucolona e buonista di tutti i tempi: Pollyanna!

Una noia mortale quella bambina! Mai una parola fuori posto, mai un calcio negli stinchi alla zia che mal sopportava la sua presenza.

Al contrario l’eroina con il sorriso tatuato (e che diamine, ma ti incazzi qualche volta?) riesce persino nell’intento di conquistare il cuore di Miss Polly Harrington che pian piano si apre alla vita e addirittura ritrova l’amore.

“Pollyanna che sa che in ogni viso nascosto c’è un sorriso e lo conquisterà”

Mi viene l’orticaria!

Ogni volta che mi capitava di sorbirmi la sigla e parte dell’episodio, speravo che Bim Bum Bam fosse cancellato dalla programmazione. Preferivo i compiti (forse no!). Di certo, però, mi irritavo perché questa bambina con gli occhioni sgranati, anche nei momenti più duri della vita, sfoderava il suo fantastico sorriso a 58 denti.

Evviva l’amooooreeee!

Già a quei tempi, ormai 20 anni fa o poco più, mi chiedevo: ma perché non combina qualche casino? Che so uno sgambetto alla vicina impicciona, qualche dispetto a Jimmy l’amichetto del cuore o magari suonare ai campanelli e scappare gongolando quando chi è dentro impreca perché è stato disturbato sul più bello.

Giusto per gradire! Per far capire che sei viva, dico io! Hai 8 anni e sembri mia nonna!

E invece no, la graziosa figlia del pastore della chiesa locale conosce un solo credo “il gioco della felicità”.

Due palle!

Devo all’eccessivo buonismo di Pollyanna un bel po’ della mia avversione verso chi sorride sempre anche quando non ce n’è ragione.

Mi sono rotta una gamba!! Uuuh che divertimento! Mettiamo la foto della lastra su Facebook!

E non ditemi che sono persone solari, perché quando ti alzi la mattina e sembra che tutto vada a rotoli non ti viene da ridere. 

Non si può certo andare in giro a gambizzare la gente (ci mancherebbe!) ma è anche vero che “il gioco della felicità” è un’illusione. Sarebbe bello fosse così, sarebbe bello spalancare il cuore e conquistare con i buoni sentimenti gli altri lasciandoci conquistare a nostra volta, ma visto che così non è perché indossare una maschera?

Non è meglio essere onesti con se stessi, mostrando meno sorrisi e più coraggio?

Pollyanna non esiste, gente. Pollyanna è un’utopia.

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