Scoop by Scop (Novella 2012 – Il fantasma del Louvre)

 

fantasma 

La prima settimana di agosto è alquanto movimentata.
Cla’ sembra voler mettere in pratica quello che ha detto a suo padre.

Prima che Tommy parta per le vacanze con la barca, Cla’ si vede con lui.
Nel frattempo Paoletta fa una telefonata a Guglielmo…

 

 

Farina – Aspettavo questa chiamata… cominciavo a chiedermi quando ti saresti decisa…

 

Pa’- Sai che devi fare…
Ramon non deve sapere niente, soprattutto ‘vedere’ niente. Riferirai a me.

 

Farina (pensa): “Meno male che era lui quello geloso…”

 

 

Le foto sono eloquenti. È evidente che c’è sempre, o ancora, del feeling tra loro.
Evidentissimo da parte di Tatoo, ma visibile anche da parte di Clarence.

 

farinaGuglielmo stesso testimonia che insomma Cla’ non si comporta con Tommy come con Ramon (con lo stesso trasporto) ma ciò dipende dal fatto che sono molto diversi ed è diversa la ruolizzazione. Tatoo ha spesso atteggiamenti protettivi nei confronti di Cla’, data anche la differenza di età.

Ramon è al contrario molto più infantile e bambinone nei suoi atteggiamenti.

 

Ma come reagisce Ramon alle ‘distrazioni’ di Cla’? Facendo il terzo grado anziché a Clarence a Paoletta.

 

 

– Tu sai qualcosa e non mi dici niente…

 

– Moi?
Absolument.

 

 

 

Lui la guarda con occhio indagatore.

 

– Giuramelo!

 

 

(nicchiando) – Ehh…

 

(incalzandola) – Ecco vedi?

Non puoi farlo perché tu sai e lo copri… infame!

Anzi no. Vile traditrice…

 

(lei pensa) “Ma come? Pure il rest’appresso…”

– Scherzi? Quell’angelo…

 

 

– ANGELO!!!

(isterico) Se penso che adesso magari sta sc…  vedi non riesco neanche a dirlo!

con quel… con quel…

 

– Quel che?

(pausa)

Che vuoi, Ramon, in fondo c’era prima di te…

 

 

Ramon fa una faccia che solo lui può fare. incazzato

 

 

– Dai, almeno non è un estraneo, è pur sempre il suo ex…

 

 

(stizzito) – Avrei preferito uno nuovo, guarda un po’…

(pausa)

Ma che cazzo dico!

 

 

Silenzio. Manco le mosche osano avvicinarsi.

 

 

Pa’ – Però ammettilo, almeno non è male.

 

 

 

(inferocito, a sentirla parlare così) – Non è male???

(pausa)

Sì, vabbè!

(pausa)

passione motoIn effetti non è male… un po’ troppo pelo, forse.

 

 

– Ma come, non ti piace più il pelo?

A proposito, perché non dici a Clarence di prendergli un campione?

Magari uno anche per me…

 

 

Lui le lancia un’occhiataccia.

– A questo siamo?

Ti meno sai…

(pausa)

Figurati se Cla’ gli chiede un po’ di roba, lo prenderebbe per pazzo…

(pausa)

Però se glielo chiedi tu…

 

 

– A Cla’ o a Tatoo?

… così prende per pazza me. Tanto che fa, non ho una reputazione da difendere…

 

 

Silenzio totale.

 

 

– Ma tu te lo faresti Tatoo, se mai Cla’ te lo chiedesse?

 

 

– Manco morto ucciso!

(pausa)

(pensa): “Oppure sì, per vendetta”

 

 

 

Paolè lo guarda sorniona.

– Vuoi farmi credere… vuoi farmi credere che mai ti ha sfiorato un pensierino… uno come te?

Suvvia!

 

tatoo ragazzo

 

– No mai!

Cioè sì.

Ma Dio mi fulmini se lo metto in pratica…

(pausa)

Perché, tu te lo faresti? Guarda che t’ammazzo…

 

 

(incredula) – Mi ammazzi?

(si alza in piedi e suadente si avvicina)

 

Ramon cambia improvvisamente tono

– Di bacettini…

(pausa in cui lei si siede a cavalcioni su di lui)

 

 

(lei) – Ma perché dobbiamo parlare di Cla’ e di Tatoo…

(e fa per sbottonargli la camicia)

 

 

(seguendo con interesse i suoi movimenti)

– Già. Me lo chiedo anch’io…

 

 

Liberatosi della camicia, lei lo fa stendere sul divano e con un dito gli sfiora il solco del torace, premendo sapientemente in altri punti coi polpastrelli.

L’espressione di Ramon già attesta il suo livello di eccitazione

 

(lei) – Massaggio?

 

 

– Sììììììììì!

 

 

——-

Più tardi, quella sera

 

Meno di un’ora e Paoletta sta per congedarsi da Ramon.

Davanti alla porta d’ingresso

 

r di fuoco
Ramon – Allora intesi, questa settimana si fa il pieno…

(laconico) Almeno così le settimane fuori voleranno…

(la stringe di nuovo a sé e la bacia)

 

 

– Non sei contento di partire? Almeno ve ne starete un po’ soli voi due…

 

 

– Non vedo l’ora Pa’, per certi versi, ma ho anche un po’ paura.

 

 

 

Lei lo fissa interrogativa.

 

 

(serio) – …paura di cogliere qualcosa che non va… devo riconquistarlo, a tutti i costi.

 

 

 

– Riconquistarlo?

Non l’hai mai perso, fidati.

 

 

 

In quel momento si apre la porta di casa.

Rivolto a Paoletta

 

– Dove credi di andare?

 

 

Cla’ poggia il casco e le chiavi, poi con le braccia li cinge entrambi e li bacia (prima Pa’ per cavalleria, poi Ramon) casco

 

 

– È tardi, io dovrei andare.

 

Cla’ – Tu non vai da nessuna parte, non prima di… vero Ramon?

 

Cla’ scambia con Ramon un’occhiata complice.

 

 

 

(sorridendo a lui poi a lei) – Mai contraddire un socio!

 

 

 

Così dopo un’altra ora buona, Paoletta si ritrova davanti alla porta di casa di Cla’, stavolta però per uscire scortata da Cla’ in moto.

 

Sotto casa di lei lui indugia un po’.

Lei approfitta per fargli un velato terzo grado

 

 

– Come va con Tatoo?

 

 

– Va… anche se abbiamo già litigato…

 

 

Lei lo guarda stupita.

 

 

 

– Non ci fare caso, con lui è normale.

Poi sa come farsi perdonare…

 

 

 

Paoletta annuisce, più per compiacenza.

 

 

– Scusa, se non sono indiscreta, per quale ragione avete…?

 

 

(glissando) – Mah, niente… cose di uomini…

 

 

Paoletta resta con l’espressione a mezz’aria, come di chi sta per porre un’altra domanda quando lui la precede

 

 – Ma tu… cosa pensi di Tatoo?

 

 

– In che senso?

 

 

– Cioè… che idea ti sei fatta di lui, di noi…

voglio dire di me e di lui…

 

 

 

– Non lo so Cla’, che vuoi che ti dica?

Tommy lo conosco appena.

(pausa)

È indubbiamente carino.

 

 

– Solo carino?

  

elegantissimo
– Noooo… molto più che carino… anzi direi (accompagnando l’espressione con un gesto della mano) un GRAN BEL RAGAZZO… fine, elegante… intelligenza a parte.

 

 

(stizzito) – Hey, che sono geloso!

 

 

– Oh me l’hai chiesto tu…

 

 

 

 

(curioso) – E… di me e lui?

(pausa)

A te non dà fastidio che noi…

 

 

 

(secca) – Tommy è un problema tuo Cla’, non mio…

 

 

(lui pensa): “Mica tanto…”

 

 

——-

Terza settimana di agosto

  

A un anno di distanza, in Giappone.

Si torna sempre sul luogo del delitto, così si dice.

Clarence non fa eccezione, a colloquio con padre Ralph…

Non è quello di Uccelli di rovo, poco ma sicuro. Però potrebbe essere il figlio. Biondino coi riccioli e neanche male…

 

 

 

– Così le cose vanno bene con Ramon. Sono contento per te.

Capisco che non è facile, con quel caratterino…

 

 

(titubante) – In verità padre…padre ralph

(pensa): “Padre tu, ma che dico? Potresti al massimo essere mio fratello… o qualcos’altro, perché no… Oddio perché mi fissa? Mi legge nel pensiero?”

 

 

Vedendolo distratto, o forse concentrato altrove

– Sì, Cla’?

 

 

Cla’ si scuote.

 

Ralph – Dicevi?

 

 

– Dicevo che noi abbiamo sempre una relazione con…

 

 

(stupito) – La bionda? Non mi dire!

 

(sorridendo) – Sì, lei.

 

 

– Ancora non è finita?

Allora non era una… ‘avventura’, un capriccio.

 

paola poster

 

– No, non lo è mai stato.

 

   

(curioso) – E tutti e tre?… voglio dire, insomma hai capito…

 

– Sì. Nessun problema. Mi sono abituato…

 

 

(pensa) “Sant’Iddio, com’è possibile?!”

– Che dire? Allora adesso hai tutto, immagino.

 

  

Cla’ lo guarda e diventa rosso

– ‘Tutto tutto’ proprio no…

 

 

– Gesù mio, che significa?

 

 

(timidamente) – Il mio ex…

 

  

Padre Ralph comincia a cambiare espressione e a sudare in fronte.

 

– Fermati per l’amor del cielo!

Non mi dire che adesso pure lui…

 

 

– Temo di sì, padre.

 

 

Padre Ralph si passa una mano sulla fronte sudata, poi dalla tasca della tonaca tira fuori un fazzoletto di cotone e se lo passa in volto.

 

– E tu?

 

 

Cla’ abbassa lo sguardo, l’espressione colpevole.

 

 

 

– Non ci posso credere Clarence, ma ti rendi conto?

 

 

Tutto fa supporre che seguirà una paternale. Ralph infatti va scuotendo la testa, apparentemente allibito.

 

 

Cla’ resta con lo sguardo fisso al pavimento.

Vedendolo così mesto e indifeso Ralph gli solleva il mento e lo guarda, ma nel suo sguardo sembra svanito il tono di rimprovero.

 

– Sei un ragazzo decisamente unico, Cla’.

Capisco che tutti ti adorino e che anche tu…

Cerca solo di non farti del male. E non farne agli altri.

 

——-

paris la nuit
Dopo il Giappone è la volta di Parigi.
Una settimana di follie? Questa l’idea di Ramon, dovendo presto tornare a Berlino (che palle…).

Ramon vuole che Cla’ si ritempri, lontano da tutte le ansie estive, specie quelle causate da Tatoo. E stringere ancora di più, se possibile, il loro legame.

 

Tatoo dal canto suo ha capito che l’unico modo per ‘riavere’ Cla’ è evitare gli scontri, al contrario agire con diplomazia per ingraziarsi i componenti del triangolo di cui Cla’ si nutre.
Parola d’ordine: affascinare Pa’ ed essere accettato, o almeno tollerato da Ramon.

 

Così, mentre sono al Louvre…

 

 

Cla’ si distrae e prende a guardare fisso in lontananza.

 

 

Ramon – Che stai guardando?

 

– Quello laggiù non ti sembra…

 

 

 

(interdetto) – Tommy?!

Ramon allunga lo sguardo, ma il tizio scompare rapidamente fra la folla.

(pausa)

Se non lui è il sosia sputato…

 

 

Da quel momento l’umore di Cla’ cambia di colpo, e appare un po’ nervoso.

 

Ramon – Chiamalo dai, leviamoci sto dente…

Clarence si sposta in direzione di una vetrata che dà all’esterno, dove la ricezione è migliore.

 

 

 

– Non hai resistito, eh baby?

 

Cla’ – Dove sei?

 

 

– Sempre troppo lontano da te…clarence

 

– No, sul serio, dove ti trovi adesso?

 

– A Roma. Perché?

 

 

– No, niente…

Ho visto uno che ti somigliava, al Louvre.

 

 

 

– E avresti voluto che fossi io? (ride)

Carino da parte tua…

 

 

Cla’ non sa che dire e resta in silenzio.

(intanto fa segno di no con la mano a Ramon, che sta a qualche metro di distanza)

 

 

Tommy – Ti manco?

 

Clarence sospira.

 

 

– Sì o no?

 

 

– Un po’.

 

 

 

– Ramon?

 

 

– Adorabile. Mi vizia in ogni modo…

 

 

 

– Dagli un bacio da parte mia, sai dove…

 

 

(Cla’ ridendo) – Ciao scemo…

 

 

 

 

 

Farina – Sta storia mi fa impazzire. Non so neanche per chi fare il tifo…

E voi?

 

(Dall’inviato Farina 00)

 
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)         trio merenda

  

 

regressione Merenda

 

 

 

ai lati, quadri di Giovanni Merenda                       
www.giovannimerenda.it   

 

 

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