Pillole di follia n.2

Ci ho messo un sacco di tempo, ma alla fine sono riuscito a scaricare da eMule un divano letto per la stanza degli ospiti.

Aveva perso la speranza. O perlomeno non si ricordava dove l’aveva messa la sera prima.

Abitava in una piccola mansarda in Via Non Dimenticatevi Di Chiudere Il Gas al numero 3.

Fu accusata di circoncisione di incapace.

Nella strada non si vedeva assolutamente niente. Allora si fece forza, aprì la bocca e incominciò ad inghiottire il buio.

Non tutti gli idraulici hanno i denti color verde mela.

TILT.

“Ho trovato uno scheletro nell’armadio.”
“L’avrà scordato nonna.”

“Pensa ai soldi per scarpe e calzini che risparmi, ora che ti hanno amputato pure l’altra gamba.”

Ma voi ci pensate che abbattono le foreste per stampare il libri di Vespa o di Moccia?

Se la mia parte Jeckill e la mia parte Hide smettessero di litigare forse mi passerebbe il mal di testa.

Le baciò dolcemente i capezzoli e le si accese lo Special nell’ombelico.

“Smettila di frignare e di dire che ti senti un’ameba. Tu sei un’ameba!
Ma non c’è niente da vergognarsi. È da noi organismi monocellulari che è cominciato tutto.”

Escluse le 1452 persone, che egli conosceva bene, sedute sulla poltrona verde, il salotto gli apparve completamente vuoto.

… e allora pianse tutte le sue lacrime riempiendo due barili.

Una cinciallegra gli aveva fatto il nido nella barba.

In nome del padre, del figlio e del prozio materno.

“Non mi vorrai dire che vuoi negare al nostro amore la settantaduesima possibilità di ricominciare da capo?”

“Pensa che gli uomini credono a un dio che non hanno mai visto e che non si può vedere.” disse la gatta rossa al gatto nero.

“Il mio umano è molto intelligente, capisce quasi tutto quello che gli dico, a volte sembra un gatto come noi.”

“Io nella vita ho realizzato i miei sogni.
Fin da quando ero piccola volevo fare l’autobotte rossa dei pompieri.”

“Va bene che un elefante deve avere una memoria da elefante.
Ma Ernest Hemingway che ha sparato a tua madre ormai dovrebbe essere morto.
È inutile che aspetti qua che ritorni per vendicarti.”

I veri amici si riconoscono dalle bretelle.

“D’accordo, qua al Louvre ci sono tante cose da vedere, ma una settimana mi pare troppo e mi è pure venuta fame…”

“Io come bagaglio a mano sull’aereo porto quello che voglio. Non me ne frega niente se il mio paracadute deprime il morale degli altri passeggeri.”

La stessa battuta colla nave da crociera al posto dell’aereo e il salvagente al posto del paracadute.

“Va bene essere masochisti… sono affari tuoi. Ma la carta vetrata usata al posto della carta igienica costa un fottio.”

La sua filosofia di vita era impostata ad un sano pessimismo.
Dalla vita non si aspettava niente di buono e le sue aspettative non andavano mai deluse.

“Cleopatra mi ha comandato di avere cura di quello schifoso serpentaccio… di quell’aspide… dice che prima poi può servire a qualcosa…”

Il forno a microonde cominciò a cantare con una voce anni trenta Balocchi e profumi. Alla fine il frigorifero piangeva a dirotto.

Andò alla stazione, prese il treno e se lo portò a casa.

“Piccolo mio, non esistono angeli per noi topi. Quello che hai visto era un pipistrello.”

Il marito uscì alle otto e mezzo di sera dicendo che andava a comprare le sigarette.
E purtroppo tornò.

“Anche se non ci siamo bagnati, attraversare tutto il mar Rosso a piedi mica è stata una cosa da nulla. Anche Mosè alla fine aveva il fiatone.”

“A Waterloo vinceremo, lo sento. Ci scommetterei il mio impero.”

“Ma siamo sicuri che quel cretino di Lazzaro, sia capace di fingersi morto?”

“Secondo me dovevamo avere un pianeta per uno. Niente da dire su Budda, ma Allah per esempio fa un casino continuo.”

“Guarda che l’Inferno non è poi così brutto come dicono. Gli affitti sono molto più bassi che in Paradiso e poi risparmi sulle spese di riscaldamento. Al tuo posto ci farei un pensiero.”

Storia vera. Più di dieci anni fa decido dopo in intervallo di 20 anni di riprendere col tennis. Vado in campo in un’ora in cui non c’è nessuno. Ma sulle tribune il pubblico c’è. Ci sono sei gatti. Sei dei miei tanti gatti, sei gatti e solo quelli rossi. Tutti i miei gatti rossi. Perché?

40
Certo, nella vita essere l’arnese per sturare lavandini non è il massimo. E poi questa orribile gomma arancione… Avrei dovuto fare il dentista come voleva il mio papà.

Probabilmente è tutta una questione di papille.

Mamma tu compri soltanto profumi per te, zanzan!

Non avrebbe dovuto fidarsi di Borges. La Divina Commedia scritta da lui, esattamente identica all’originale, fu rifiutata da tutti gli editori.

Era molto tempo che non vedeva una passera scopaiola cioè una Prunella Modularis.

… fucking birdwatching…

Si ringrazia per l’editing Benedetta Volontè.