I battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo

di Claudia Crocchianti

i battaglisti

“I battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo” a Villa d’Este, Tivoli. Fino al 30 ottobre.

 

La mostra “I battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo”’ è stata promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, è organizzata dalla De Luca Editori d’Arte ed è curata da Giancarlo Sestieri, studioso che da anni si dedica alla ricerca sulla tematica dei pittori di battaglia.

L’esposizione ripercorre, attraverso circa cinquanta opere realizzate dai maggiori artisti del genere, la tematica dei soggetti “bellici”, che si andò affermando in Italia a partire dagli anni ’30 del XVII secolo. La pittura di battaglia fu un genere amato e richiesto soprattutto dai committenti privati, dalle grandi famiglie aristocratiche, come i Medici a Firenze e gli Estensi a Parma.

Tanti i grandi maestri del passato che si cimentarono disegnando e realizzando dipinti e affreschi raffiguranti scene belliche: Leonardo, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Antonio Tempesta.

Nelle stanze di Villa d’Este sono esposte le opere realizzate da alcuni artisti di questo filone tematico, tra cui Vincent Adriaenssen, detto il Manciola, che decorò alcuni dei palazzi più prestigiosi della nobiltà romana, tra i quali Borghese, Altemps, Doria Pamphilj e Colonna. Inoltre, è presente l’opera “Battaglia dinanzi a un paese su un colle” di Michelangelo Cerquozzi, considerato uno dei massimi esponenti di questa corrente, soprannominato il Michelangelo delle Battaglie; esposti anche dipinti di Aniello Falcone, indiscusso caposcuola dei battaglisti napoletani, e di Jacques Courtois, detto il Borgognone, altro protagonista del filone.


Editing Chiara Magagnato

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