Mostra fotografica “Visioni” di Sandro Frinolli Puzzilli

di Claudia Crocchianti

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Mostra fotografica “Visioni” di Sandro Frinolli Puzzilli, presso la Galleria “Arte e Valore” di Roma, in via Labicana. Fino al 9 dicembre.

 

Il 3 dicembre alla Galleria “Arte e Valore” di Roma è stata inaugurata la mostra fotografica “Visioni” di Sandro Frinolli Puzzilli. Un evento imperdibile per tutti gli amanti della fotografia, e non solo.

Per capire meglio la sua arte, abbiamo intervistato lo stesso Sandro Frinolli Puzzilli.

 

Da quanto tempo fotografi?

“Faccio fatica a ricordare la mia vita senza macchina fotografica, poiché, a parte brevi intervalli dettati più dalla ricerca verso nuovi elementi e soggetti creativamente stimolanti che da un allontanamento vero e proprio dal mondo dell’immagine, la fotografia ha sempre fatto parte della mia esistenza. Ovviamente all’inizio non immaginavo sarebbe diventata per me un linguaggio espressivo e, soprattutto, non credevo sarebbe divenuta una sorta di compagna fedele, capace di educarmi ad osservare il mondo con curiosità estetica”.

 

Qual è il tuo genere preferito?

“Nel corso degli anni mi sono dedicato a diversi generi fotografici, cercando di interpretarli sempre con entusiasmo e passione, dalla moda alla stampa in bianco e nero, dalle esperienze di insegnamento alla fotografia di viaggi e natura. Attualmente mi sto dedicando alla fotografia concettuale e di ricerca, cercando di rappresentare alcuni elementi come l’acqua, il fuoco, le nuvole in stilizzazioni di forme e significati allusivi, con lo scopo di fornire un’identità inedita a soggetti di per sé noti”.

 

La tua opera che preferisci?

“Difficile dirlo, indubbiamente ce ne sono alcune alle quali sono più affezionato e legato artisticamente e tra queste ci sono sicuramente “Il mangiatore di uomini”, “Donna braccia aperte” e “Urlo di ghiaccio”. Confesso, però, che nel tempo la risposta degli osservatori, in termini di opinioni e preferenze, ha avuto il suo peso e mi ha permesso di apprezzare maggiormente alcune fotografie che in origine non annoveravo tra le preferite. Ritengo che, pur mantenendo il proprio carattere artistico, la contaminazione operata dai gusti altrui può veicolare verso una più ampia veduta estetica, fornendo ulteriori spunti e inaspettate riflessioni interpretative”.

 

Cosa ti aspetti da questa esposizione?

Partecipazione e successo. Concedimi la sintesi beneaugurante”.


editing Chiara Magagnato

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