Intervista ad un fumatore di marijuana

di Domenico Letizia

 

Ci ritroviamo in un salotto durante una serata fredda di Marzo, davanti a me un giovane studente liceale e avviamo una discussione sul consumo di marijuana.

 

Quando hai iniziato a fumare marijuana?


Ho iniziato all’età di 16 anni nella villetta del mio paese con amici che già erano abituati a fumare, ho iniziato senza paura, senza tensione, ma con un sottile filo di curiosità.

 

Che cosa provi quando fumi e secondo te perché fumi?


Fumo per gusto e per piacere e se da ciò provo “sballo” ben venga. All’inizio non fumavo tanto, anzi molto raramente, poi ho scoperto che insieme fumando e chiacchierando risulta un piacere e mi capita spesso di soffermarmi a pensare, riflettere non su futilità ma sui miei stati d’animo. Non mi sento assolutamente dipendente dalla marijuana, ma vivo uno stato di libertà di pensiero, se così posso definirlo, che mi fa sentire più forte, mi fa ingranare l’acceleratore, per far capire semplicemente mi sento più vivo nel chiacchierare con degli amici o nel far una battutina carina a una ragazza.

 

Ritieni che un giorno smetterai?


Non so se smetterò, ma sicuramente non voglio, ora, pormi limiti temporali, penso che sia una questione di piacere e finché è vivo, bisogna “assetarlo”. A volte mi sembra essere l’unico metodo di fuga momentaneo dalle moderne gabbie sociali contemporanee e dalla schiavitù del tempo, quando fumo, il tempo stesso non sembra essere sempre in fuga, ma sembra rallentare, essere più “dolce ”, diciamo alla mia portata.

 

Che cosa pensi allo stato attuale delle scelte politiche riguardo alla marijuana?


Viviamo in uno statalismo poco liberale e molto proibizionista. La marijuana dovrebbe essere libera per la libertà in sé, non per una faccenda di consumo perché se non vi è il mercato controllato vi è quello illegale e noi consumatori sempre e comunque anche con l’autoproduzione sappiamo come acquisirla, la soluzione è nel superare la falsa moralità, educare alla responsabilità, alla civiltà e avere come punto di riferimento la libertà di scegliere dell’individuo.

 

Che cosa ti senti di dire agli altri fumatori?


Fumate per piacere, i vizi non sono un crimine, per vizio appunto non per sentirsi grandi o per vivere di “sballo” che comunque non è reale. Insomma fumate pure ma con responsabilità e per amor dell’amicizia, della chiacchiera e per fuggir ogni tanto da questa cupa realtà assolutamente non dalla parte di noi giovani sognatori.

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