Voglio essere sincero, via tutti gli uomini di Didy già mi immaginavo di ronfare per diversi giorni. Quella donna invece riesce sempre a sorprendermi, e purtroppo perfino a deliziarmi…
La sera stessa della partenza di Ramon (30 settembre) pare di stare nella succursale di una compagnia telefonica d’altri tempi.
Dapprima è Phil, nelle pause di una conferenza negli States.
Tasto dolente, solito interrogatorio malcelato, e Didy che ogni tanto sospira o si inalbera quando vien fuori quell’argomento scottante che è diventato Ramon.
Lei che alla fine si incazza, ‘non mi fare il geloso che sai come finisce…’, lui che torna sui suoi passi, chiede di perdonarlo… “che lei gli manca come l’aria e tante belle paroline (pure francesi) da innamorati…”.
Deboluccio con lei, non c’è che dire, oppure perdutamente innamorato.
Perdutamente povero, se non la smette di telefonare da oltreoceano per ore.
Poi è la volta di Ralph, da casa sua, così mentre quaggiù si sta per andare a nanna, lì è pomeriggio, e lui le chiede di stare un po’ con lui, di indossare quel completino che le ha portato l’ultima volta, un baby doll che fa resuscitare i morti, parola mia, e poi di mettersi allo specchio per decidere se è meglio quello nero o quello bianco, che non è da meno…
E io là ad ascoltare tutto e con davanti quel ben di dio che non si può toccare… Lavoro ingrato il mio…
In ogni caso i completini erano belli tutti e due, capisco l’incertezza nel decidere di Ralph, appiccicato alla webcam manco potesse tastarla con la mano. Occhi sgranati e sguardo allupato solo al pensiero di sfiorare le sue calze autoreggenti.
Andiamo avanti, che è meglio, che sono un uomo anch’io… come più volte ha ribadito perfino Ramon.
Che poi diciamocelo, questo povero uagnone s’è preso una scuffia micidiale.
Madonna santa si vede a mille miglia…
E non mi dire, cara DdP che non te ne sei accorta! Tu sei una donna che l’istinto sa scatenarlo ma anche tenerlo a bada, quando vuoi… Qua hai capito che ti scotti, perciò magari ti contieni… anzi, sai che vi ustionereste in due, e il bel moretto anche di più.
Ma hai visto che faccia da cane bastonato aveva quando è salito in auto con Clarence?
Tu forse non ti sei accorta da lassù, ma io ero là, l’ho visto, e anche immortalato mentre cercava invano di ricontattarti al cellulare, della serie “sono a un metro da casa tua e già mi manchi”.
E l’espressione di Clarence, “nudd è u dann?” come si dice nel sud, dal quale io modestamente provengo.
Clarence gli muore appresso da secoli a quel ragazzo, ma Ramon gli è solo ‘affezionato’.
Dove l’ho già sentita?
Sapete, di clienti ce ne ho tanti, e la memoria talvolta gioca brutti scherzi ad una certa età.
A un certo punto, mentre guidava, Clarence si è sentito dire “Baciami” da Ramon che, insofferente o esasperato, metteva nella sacca il cellulare.
Clarence ha accostato, e poi gli ha detto a bruciapelo “Sai che non aspetto altro, ma a che serve?
Ti si legge in faccia che non lo vuoi, che sei confuso”.
Ramon per tutta risposta l’ha guardato dritto negli occhi e l’ha tirato a sé, incollandogli le labbra addosso.
Meno male che non passava una volante, già qualche cretino gli strombazzava il clacson contro.
Clarence ha ripreso fiato e sono ripartiti per Fiumicino.
Ora, non è che voglio farmi i fatti vostri, cara DdP, anche se son costretto a farlo… altro non posso dire… ma insomma non sarebbe meglio dare una chance a questo bel maschione di provare l’ebbrezza dell’altra sponda?
Risponderai giustamente “ma perché io?” (a parte di farmi i fatti miei).
La risposta è semplice, il ragazzo non lo farebbe mai con altra donna, le va sfuggendo come la peste.
E non mi sembra un capriccio giovanile il suo, una conquista da palmares.
Oppure lo vuoi tenere ancora appeso, nella speranza che gli passi, o peggio per farlo cuocere di più…
Qual è il tuo gioco?
Certo non è facile tenere avvinti tanti uomini come fai tu, perfino il gatto non ti resiste…
Lo posso dire a tutti quel che gli fai a quel gatto, quando la notte ti fa la sveglia perché lui deve fare la pipì e vuole accudimento… quant’è viziato mamma mia, anche se bello…
Attacca il motorino delle fusa e guarda languido, il micione, che manco un innamorato saprebbe fare meglio. Poi si mette a pancia all’aria e cosce aperte per il ‘seghetto’ (na grattatina sulla pancia, mica altro… è un gatto adulto sterilizzato).
E si va avanti finché a lui non è tornato il sonno, perché altrimenti latra come un gattaccio in amore svegliando il circondario.
Buffo no? Perfino il gatto succube di questa donna… e se non fosse che dai poca confidenza, tutto il quartiere ti si stenderebbe volentieri a fianco, fammelo dire, c’ho giusto registrato qualche commento del tuo vicino, quello che s’offre di portare su le buste della spesa, e che soffre come un cane quando ti vede tornare accompagnata da un amante.
Questa è la ragione, signori miei, per cui la nostra Didy, ‘nostra’ si fa per dire, ha dovuto cambiar mestiere, la laurea e la specializzazione in Sessuologia appese al chiodo, e alla fine solo consulenze.
Ho preso informazioni sai, c’ho qua davanti il tuo dossier, e non invento nulla.
Tutti i pazienti si innamoravano di lei, qualcuno prendeva male i suoi rifiuti a proseguire con la terapia.
Ma un terapeuta cosa può fare se non il bene dei suoi pazienti? Se li può fare tutti? Certo no.
Ho letto pure del maniaco, quello che ti seguiva dappertutto, che si metteva dietro la tua porta a notte fonda, o che saliva su per la grondaia.
Non sarà stato facile neanche lavorare con una psicopatica incapace di accettare l’omosessualità latente, e scampare a vari tentativi di aggressione.
Se non facessi questo lavoro mi piacerebbe farti il bodyguard, ormai è da un po’ che vi sorveglio e in fondo un poco vi conosco.
Ma stai sicura che non interverrò se il morettone ti mette spalle al muro, consenziente.
Mi sa che un po’ alla fine mi mancherete, tu, Ramon e i cavalieri della luce, come dice lui… mai vista tanta carne al fuoco in una volta sola, parola di Farina, che speriamo vivamente non sia al Mulino a infarinarsi pure lui…
(Dall’inviato Farina “00”)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
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