Doveva essere una giornata piena e piacevole.
Invece si è trasformata in un incubo. Il peggiore…
Del resto, non era una notte “de paura”?
31 ottobre
Nel pomeriggio ciak sul set di uno spot per Cla’ e Tatoo, poi in serata festa di Halloween con tutto il cast in un locale, a partire dalle 23.
Ramon accompagna Cla’ alle prove, poi approfitta della presenza di Chiara, la truccatrice e stylist, che lo sistema come un perfetto licantropo. Assolutamente irriconoscibile, Ramon segue da dietro il monitor ciò che sta avvenendo in scena. Il regista e l’aiuto regista spiegano a uno degli attori un po’ imbranato per l’emozione come deve comportarsi con il suo compagno di scena prendendo ad esempio Cla’ e Tatoo, che a loro dire sono assolutamente calati nel ruolo.
Regista, mostrando uno spezzone – Vedi qui come lo guarda?
L’attore annuisce.
– Se tra due persone c’è feeling te ne accorgi subito, anche la distanza fra i corpi si riduce, c’è un “contatto” ancora prima di toccarsi… rendo l’idea?
(pausa)
Dai, rifacciamola.
L’attore torna in scena.
(aiuto regista) – Vabbè, per loro due è un gioco da ragazzi, stanno assieme da una vita…
regista – Veramente a me risulta il contrario.
– Sì, l’ho sentito pure io…
Però mi ci gioco i coglioni che quei due prima o poi tornano insieme.
Me l’ha fatto capire anche Tommy, è solo questione di tempo… (pausa)
Del resto, li ho visti io stesso a Roma est giorni fa e non era la scena di un film…
Centro commerciale e questione di tempo: questi due pensieri di colpo ottenebrano il cervello di Ramon. Scivola via dagli studios vestito da licantropo, e diventa immediatamente irreperibile al cellulare.
Finite le riprese Cla’ lo cerca dappertutto, Chiara è andata via e non risponde al cell. Nessuno l’ha visto o sa dov’è Ramon.
Cla’ telefona a tutti, a Pa’, perfino a Didy, ma niente.
Alle undici di sera, Cla’, vestito da gentleman inglese anni ’30 fa la sua comparsa alla festa, sperando che Ramon sia già là. Non sa come può essere mascherato e aspetta disperatamente un suo cenno. Che non arriva. Arriva invece Tatoo travestito; accortosi che Cla’ è nervosissimo per questo fuori programma gli sta sempre appresso cercando di sollevarlo.
Ramon arriva in sordina e li osserva a debita distanza. Non li perde d’occhio un momento, e li segue perfino in bagno.
Nella toilette, approfittando del fatto che sono soli, o credono di essere tali, Tatoo si lascia andare a delle confidenze. Dice che con Nick le cose sono complicate, che lui ha nostalgia del passato. Cla’ è teso, ascolta ma ha poca voglia di parlare a sua volta. Tatoo lo vede nero e tenta a modo suo di consolarlo.
– Dai baby fammi un sorriso, vedrai che Ramon ritorna…
Cla’ annuisce, sorridendo appena, più che altro per compiacerlo.
– Vedi che lo sai fare?
Tatoo avvicina il suo volto a quello di Clarence e lo bacia sulle labbra.
Cla’ non ha neanche la forza di sottrarsi.
Cla’ (laconico) – Andiamo di là, magari è già arrivato.
E purtroppo Ramon è arrivato, e ha visto quanto basta per decidere di lasciare la festa.
Incurante di tutte le chiamate di Cla’ e dei suoi sms, Ramon chiama Bobby, che andava a un’altra festa in maschera e lo raggiunge.
Complice qualche bicchiere, Ramon e Bobby se ne vanno poi a casa di quest’ultimo, non prima di aver acquistato della cioccolata fusa, come ai tempi di Didy…
Intorno a mezzanotte Cla’ chiama Pa’ che è andata con Didy a un’altra festa, e le comunica che Ramon ancora non si è visto.
Insieme vanno a cercarlo in giro, a Via Galbani, nei pub che di solito frequentano, ma niente.
Cla’ chiede a Pa’ se può restare con lui quella notte, lei risponde che non può, non è sola e deve rientrare.
Di notte, separatamente, sia Cla’ che Pa’ non chiudono occhio.
In mattinata Pa’ va a casa di Cla’, e mentre stanno cercando di capire cosa fare arriva Ramon, che si dirige sparato in camera da letto nell’intento di prendere le sue cose e riempire un borsone.
Cla’ – Che cazzo fai?!
– Vado a stare a casa mia. È meglio che ci prendiamo una pausa…
– Tu non vai da nessuna parte!!!
– Ah no? E chi me lo impedisce?
– Io te lo impedisco… mi dici che cazzo ti prende stavolta?
Che è successo, cosa avrò mai fatto???
Ramon stranamente non si agita e continua a tirar fuori roba dall’armadio.
– Lasciami perdere, che è meglio.
Pa’ è talmente esterrefatta da rimanere immobile sulla soglia della stanza.
Cla’ – Neanche per sogno, tu mo’ parli!
Ramon – Non c’è niente da dire.
(sbalordito) – Ah! Pensi di cavartela così?
Cla’ fa per avvicinarsi e ostacolarlo nelle azioni
– Ciccio, aria! Non sono in vena…
– Non capisco, proprio non capisco!
Ti sei bevuto il cervello, non c’è altra spiegazione…
Ramon chiude il borsone e lo mette per terra.
A quel punto Pa’ si avvicina e interviene
– Ramon però scusa…
– Zitta tu, con te facciamo i conti dopo…
(incredula) – Pure con me ce l’hai?
Ramon li fissa con odio.
(sibilante) – Mi avete mentito… dovevate andare insieme al centro commerciale per i wallpaper… e invece lui si è incontrato là con Tatoo per pomiciare… e tu l’hai coperto, come fai sempre quando si tratta di lui…
Pa’ (alterata) – Ma quando mai???
Stai dando i numeri Ramon…
Cla’ scuote la testa, di colpo crede di aver capito a cosa Ramon si riferisce.
Pa’ – Guarda che siamo andati io e lui, da soli, a prendere i wallpaper, se vuoi te li faccio vedere… anzi c’ho ancora lo scontrino nella borsa (fa per cercarlo).
Cla’ – Pa’ ho capito dove vuole arrivare… Ti ricordi quando abbiamo incrociato Thomas?
– E allora?
– Qualcuno ci avrà visti insieme fuori dal negozio e lo ha detto a Ramon.
– Complimenti, hai fatto due più due finalmente.
– Non ricordo neanche più cosa può averti dato fastidio… un bacio a Tatoo, una stretta di mano? Mi ha messo una mano dove non doveva? Non credo proprio, davanti a tutti…
(Ramon, sibilante) – Ti ha guardato come uno che ti ama, perché lui ti ama e va dicendo in giro che tornerà con te.
– Ma chi t’ha detto una simile stronzata?
– Stefano, l’aiuto regista. Ieri, sul set.
(urlando) – E tu gli credi? Credi a lui che è un perfetto estraneo, e non credi a me?
Ma ti rendi minimamente conto di come sono stato tutta ieri e stanotte?
Cla’ si siede sul bordo del letto, sembra quasi sul punto di mettersi a piangere.
Solo allora Ramon si rende conto della piega che ha preso la situazione.
– Mi dispiace, non volevo farti preoccupare.
– No? e allora per quale cazzo di motivo ti sei dileguato ed eri irrintracciabile?
Ramon rimane in silenzio.
Sa di essere lui ora a dover dare spiegazioni, e si vergogna come un ladro.
Cla’ intuisce e riprende il controllo.
– Dove sei stato?
Ramon appare esitante.
– Te lo ripeto. DOVE SEI STATO?
– In giro con Bobby.
– E poi?
(a denti stretti) – A casa sua.
– Hai ‘dormito’ da lui?
Ramon lo guarda come un bambino che l’ha fatta grossa.
Cla’ lo incalza
– Che avete fatto?
Ramon non ha il coraggio di parlare e si siede sulla sponda del letto.
– Quello che penso io?
Cla’ e Pa’ restano muti in attesa.
Ramon – Peggio…
– Che ci può essere di peggio?
Tenendo la testa bassa
– Mi ha tirato via la cioccolata di dosso… anche là…
– E per questo volevi andartene, non perché eri arrabbiato con me?
L’espressione di Ramon cambia di colpo
– Mi vergogno di quello che ho fatto. E mi dispiace.
Ho pensato che tu non mi avresti più… hai capito.
Cla’ sospira, prende a fissare il pavimento. Poi si volta.
– Che gli facciamo, Pa’?
– Io gli farei una ceretta a caldo, sulla pancia, tanto per gradire…
Ramon abbassa lo sguardo, sa che se lo meriterebbe.
Cla’ – Io invece… vieni qua imbecille.
Ramon si alza e si va a mettere tutto mogio accanto a Cla’.
Cla’ gli dà un paio di buffetti sulle guance, poi lo spinge giù e lo sovrasta col suo corpo.
Incurante della presenza di Pa’ fa scivolare le sue mani dappertutto, come a riprendere il contatto e possesso del corpo di Ramon.
– Beh raga’, ci vediamo!
Senza neanche sollevare lo sguardo
Cla’ – Passi più tardi, Pa’?
(gongolante e allusiva) – Noooo, ci sentiamo domani…
E finalmente Pa’ sulle scale poté tirare un sospiro di sollievo.
(Dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
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