Spettabile redazione di LetterMagazine,
siamo i titolari dell’edicola di Piazza delle Erbe. Vi scriviamo perché abbiamo paura che sia successo qualcosa a una nostra cliente che da un anno impesta la vostra pagina web con le cronache di questo ameno angolo di centro storico. Pienamente rispondenti al vero, per carità, ma la signora non è del tutto a posto con la testa. Buona donna, niente da dire, però è suonata come un campanone… per non parlare del suo gatto, quel Merlino, un ladruncolo che si spaccia per samurai. Ebbene, la signora è sparita e vorremmo sapere se per caso avete sue notizie. Tutto è cominciato la mattina del due aprile, quando abbiamo aperto il negozio e sono arrivate le locandine dei quotidiani locali che strillavano: “Misteriosa scomparsa di un palazzo in centro”. In questa graziosa cittadina sparisce di tutto, a cominciare dai posti di lavoro e dai piccoli negozi, però la scomparsa di un palazzo non ci era ancora capitata, e guarda caso era proprio quello dove lavorava la nostra cliente, il Palazzo dei Veleni, il luogo di supplizio che spesso vi ha descritto. I giornali dicevano che, dal giorno precedente, al suo posto c’era il Nulla. Ci è presa voglia di andare a vedere come era fatto questo Nulla, ma i Vigili del fuoco l’avevano già transennato. Fra la gente che si chiedeva quanto costa il Nulla al metro quadro abbiamo incontrato Domenico il barista, non quello che non vuole i comunisti nel suo bar, quell’altro, e gli abbiamo chiesto notizie della signora. Lui si ricorda che la mattina le aveva servito la colazione e l’aveva trovata piuttosto taciturna; con un cappuccino in una mano e un cornetto nell’altra, aveva raccontato che la Direzione Suprema del Palazzo dei Veleni, dopo la recente riforma del mercato del lavoro, organizzava per quel fine settimana un corso obbligatorio di sopravvivenza nel cimitero di San Colombano. Solo la metà dei dipendenti era autorizzata a tornare, gli altri dovevano essere sterminati. Pare che si chiami “flessibilità in uscita”. La nostra amica era certa di trovarsi tra quelli che non tornavano e aveva deciso di sterminarsi da sola, però lo raccontava con un radioso baffo di latte su un sorriso furbetto che non lo aveva convinto neanche un po’. All’ora di pranzo siamo andati a cercare Merlino, quel diavolo di gatto, ma nemmeno lui si è sbottonato. Di solito all’una si esercita con la katana, prima di strafogarsi con le acciughe rubate al pescivendolo, ma quel giorno era steso al sole a suonare con l’armonica “O Gorizia tu sei maledetta” e ha giurato di non saper niente del palazzo scomparso, anche se lì ci vive, o meglio ci viveva, il suo amico Desdemolo, l’unico fantasma capace di resistere al fetore di quelle anime marce. Poi è sparito lasciando solo un sogghigno a trentadue denti, come il gatto di Alice. Insomma, né la nostra cliente né il Gatto Samurai ci hanno convinto, secondo noi non ce la raccontano giusta, e il fatto è successo il primo aprile. Voi che avete un servizio di spionaggio di prim’ordine, sapete dirci qualcosa di più?
Firmato “Il Circolo culturale di Piazza delle Erbe”.
Risposta di Igor
Cari amici,
ovvio che il nostro servizio di spionaggio ne sa a pacchi, mica paghiamo il Farina per niente. Io sono Igor, il rappresentante redazionale della colonna B.B.R. – Brigate Brivido Rasposo – e so benissimo dove si trova la vostra cliente, ma non sono autorizzato a dirlo. Pare che si sia presa un po’ di ferie e che si stia godendo il sole a bordo piscina in qualche posticino ameno dove non c’è l’estradizione, però mi ha dato il permesso di raccontarvi una storia. A voi crederci o meno… In qualità di Circolo culturale, conoscete certamente l’allegra riforma del lavoro che il vostro attuale governo vi ha appioppato. Con quest’ultimo massacro la vostra cliente ha perso ogni speranza di arrivare viva alla pensione, e con lei suo marito. Nel lager in cui si guadagnava da vivere si sfregavano già le mani al pensiero delle ottime leggi con cui potevano finalmente liberarsi delle vecchie cariatidi e lei era una delle prime in lista, perché il capetto del momento, fatta una mano di conti, aveva appurato di poterla sostituire con tre “apprendiste” scelte in base alla taglia del reggiseno, che ogni giorno lo avrebbero allietato con prodezze orali nella vana speranza di essere confermate al termine del “tirocinio formativo”. Anche gli altri capetti stavano sfogliando i cataloghi delle stagiste ucraine e in una di quelle riunioni che loro chiamano “brain storming”, anche se “cervello” in questi casi è una parola grossa, un collaboratore deciso a fare la sua porca figura aveva proposto una maniera divertente ed economica per liberarsi dei rottami. Un corso di sopravvivenza. Come location, proprio al capetto della vostra cliente è venuto in mente il cimitero di San Colombano, nei pressi del quale una volta era riuscito a imboscarsi con una collega bruttissima, l’unica che gliela dava.
I dipendenti sarebbero stati obbligati a partecipare al corso, pena il licenziamento in tronco senza indennizzo, ma soltanto la metà di loro sarebbe tornata, gli altri dovevano essere massacrati in loco. I giovani pimpanti, che amano quegli sport assurdi in cui ci si mette una tuta mimetica e ci si sporca di vernice a vicenda, non avrebbero dovuto fare altro che sparare proiettili veri e massacrare quegli inutili vecchiacci incapaci perfino di scalare una parete a mani nude. Quando la vostra cliente ha ricevuto la lettera di convocazione obbligatoria per sabato trentun marzo e domenica primo aprile, si è disperata. Non presentarsi voleva dire perdere il posto, ma presentarsi voleva dire perdere la vita: lei è miope, non sa sparare, non sa arrampicarsi, ha l’artrite nelle mani, sarebbe stata una vittima fin troppo facile. Il suo caro amico Merlino l’ha trovata così, mentre singhiozzava tra i vecchi banchi del mercato, affranta perché dopo tanti anni di lavoro il suo posto era perduto prima di arrivare alla sospirata pensione.
Come sapete, Merlino è un Gatto Samurai, un Guerriero senza Macchia e senza Paura, mai avrebbe lasciato la sua Umana in difficoltà, e con un balzo da Ninja è corso a cercare Desdemolo, il Fantasma del Palazzo, per trovare una soluzione. C’è stata assemblea plenaria, sono intervenuti tutti i gatti del quartiere, nonché i Fantasmi del Sanguinoso Mucchio e i Topi di Fogna con il loro condottiero Rasputin. Merlino non li ama molto, ma nelle circostanze drammatiche occorre unire le forze. Il loro “brain storming” è stato rapido e fruttifero, in pochi minuti hanno deciso il da farsi e si sono divisi i compiti. La direzione del Palazzaccio era così stupida da non sapere nemmeno che nel cimitero di San Colombano vive una simpaticissima strega tanto amica di Desdemolo, così è bastata una telefonata per organizzare un piano spassoso. Intanto Merlino convocava con urgenza il congresso annuale dei Gatti col Sogghigno, tutti in qualche modo imparentati con lo storico Gatto del Cheshire. Luogo di ritrovo, il cimitero di San Colombano. Periodo, il fine settimana dal trentun marzo al primo aprile. Per assicurarsi la collaborazione dei Topi di Fogna, la Strega aveva preparato tonnellate di sugo di salsiccia matta e ordinato due autobotti di sangiovese di quello buono, e per completare l’opera la Gatteria aveva inviato un Gufo alla Scuola di Magia di Hogwarts per chiedere in prestito una squadra di Dissennatori a digiuno da almeno un secolo, con la scusa che da noi sono molto richiesti per il Primo Aprile, e approfittare dell’occasione per invitare i Maghetti a un torneo di magia. Vitto e alloggio per tutti, nonché Gelatine Tuttigusti+1 a volontà e Tiri Vispi. Il torneo si sarebbe concluso con una bella partita di Quidditch e col grande banchetto “Burrobirra no limits”.
Anche i Maghetti amano festeggiare il primo aprile e sono arrivati con ogni genere di oggetti scherzosi, così Desdemolo e i suoi Fantasmi hanno riempito le lenzuola di Fuochi Forsennati, Paludi Portatili, Polvere Buiopesto Peruviana, Detonatori Abbindolanti e Puffole Pigmee, mentre la Gatteria spiegava ai ragazzi le regole del torneo. La Compagnia dei Fantasmi è arrivata al cimitero proprio quando i dipendenti anziani venivano fatti scendere dai vagoni piombati e hanno fatto appena in tempo a proteggerli con i Cappelli Scudo prima dell’arrivo degli scagnozzi della suprema dirigenza, in divisa da Schutzstaffel, i quali si sono molto stupiti nel vedere le loro pallottole rimbalzare e tornare indietro. Naturalmente non conoscevano l’effetto dei Cappelli Scudo, e per loro sfortuna nemmeno della Puzzalinfa e delle Caccabombe con cui sono stati respinti in una Palude Portatile nuova di zecca. Con questi allegri scherzetti i valvassori e i valvassini della suprema dirigenza, circondati da Stregatti che li terrorizzavano scomparendo e lasciando sogghigni a trentadue denti, sono stati tenuti in scacco fino al calare del buio.
Mentre gli anziani venivano caricati sul pullman dell’Orchestra “I Leoni di Romagna” e riportati a casa al sicuro, nel cimitero di San Colombano si è scatenato l’inferno. Cagliostro, il Condottiero dei Fantasmi del Sanguinoso Mucchio, ha aperto le ostilità con uno scoppiettante preludio di Spari Standard e Detonazioni Deluxe, per passare poi a una delle sue armi preferite, l’Invasione dei Nargilli. Voi di Piazza delle Erbe li conoscete bene, siete ancora lì che cercate di liberarvene, lo so che ogni volta che ne trovate qualcuno lo infilate nel bar di quello che non vuole i comunisti… Per finire, la cara amica Strega ha scagliato contro i vigliacchi invasori una truppa scelta di Dissennatori di ferocia inaudita, che col loro bacio mortale hanno tentato di risucchiarne l’anima e ci sono rimasti malissimo perché non l’hanno trovata. Sappiamo tutti che, quando si avvicinano a una persona, i Dissennatori ne estirpano ogni pensiero felice fino a farla impazzire dalla disperazione, ma nel nostro caso hanno rischiato una crisi di nervi; quelle persone schifose erano più marce di loro e se non fosse stato per la presenza di Rasputin e dei suoi vigorosi Topi di Fogna, avrebbero dissennato i Dissennatori stessi. Solo la forza dei feroci ratti affamati è riuscita a spingerli dentro alle cripte del cimitero, dove li hanno spalmati di ragù e divorati con l’aiuto di grandi boccali di Sangiovese, ma la loro carne era così tossica che alcuni cuccioli si sono sentiti male. Purtroppo la vertenza con gli avvocati del Ministero della Magia è ancora in corso: pare che i Dissennatori siano stati così danneggiati dal contatto con i viscidi abitanti del Palazzo dei Veleni da non essere più in grado di fungere da guardiani di Azkaban. La Strega di San Colombano ha un’ottima assicurazione, ma sembra che il massimale non basti a risarcire nemmeno la metà del danno.
Intanto nei pressi del Palazzo dei Veleni si svolgeva il Torneo di Magia. La prova consisteva nella sparizione di un intero palazzo del centro storico, indovinate quale. I giovani maghi si sono esibiti in splendide metamorfosi: al posto del palazzo qualcuno ha fatto comparire un intero Luna Park, qualcun altro una multisala e un buontempone addirittura le Torri Gemelle, ma la saggia Hermione, la migliore allieva del corso, l’unica che aveva capito lo scopo del gioco, ha vinto, perché al posto del grigio e tetro edificio ha evocato il Nulla. Non è facile per un giovane mago compiere una simile impresa, ma Hermione ha una marcia in più, lo sapete anche voi. L’appassionante serata si è conclusa con la più bella partita di Quidditch che si sia mai vista in Romagna e con un grande banchetto nel Salone comunale. Al sindaco hanno detto che si trattava di una festa medioevale, così è intervenuto anche lui con l’assessore al commercio, si sono vestiti da Lancillotto e Ginevra e hanno fatto il pieno di Burrobirra.
All’alba di domenica primo aprile, i cittadini più mattinieri si sono accorti della sparizione del Palazzo. Non che fosse una gran perdita, ma un vigile urbano in pensione che tutti i giorni ci portava il cane a fare pipì si è insospettito; per fortuna i nostri amici avevano pensato a tutto, anche a mandare il custode in vacanza a Kiev con un magnifico puttanone russo, la Svetlana, che a casa ha dodici cugine dotate di immense scorte di vodka e di tette ancora più grandi. In redazione ci è già arrivata la cartolina: il caro Delvais, così si chiama quel vecchio maiale ubriacone, è felice e non ci pensa nemmeno a tornare tra le tetre mura scomparse. I Maghetti di Hogwarts sono ripartiti domenica sera perché il lunedì c’è scuola ed è noto che la professoressa McGranitt non tollera le assenze, così si sono dimenticati di spiegare come si fa a far ricomparire il Palazzo, però il vostro Merlino ci sta studiando e siccome è un mago molto capace, tempo una settimana avrà risolto il problema. Purtroppo ho saputo che qualche scagnozzo della direzione suprema non è stato divorato dai Ratti di Fogna perché aveva un sapore troppo schifoso e la Strega di San Colombano li ha cacciati fuori dal suo cimitero a pedate. Torneranno anche quelli e riprenderanno a nuocere, l’erba velenosa non si estirpa nemmeno col napalm.
Ecco, questa è la storia che mi ha raccontato il nostro Farina. State tranquilli, la vostra cliente tornerà dal Brasile (ops… l’ho detto!) appena certi reati su cui indagano i carabinieri di San Colombano cadranno in prescrizione. Però vi avviso in anteprima che i Maghetti hanno deciso di organizzare il prossimo torneo mondiale di Quidditch proprio in Piazza delle Erbe, perché gli è tanto piaciuta. Dite a Domenico il barista di cominciare a ordinare la Burrobirra.
Un abbraccio.
Il vostro Igor
- Cinquanta sfumature di Amore – L’Amor Felino - 17 Febbraio 2014
- Resistenza in vita - 3 Febbraio 2014
- Non è mai troppo tardi - 6 Gennaio 2014