2 febbraio, chiacchiere fra uomini (dopo la parentesi hot)
Ramon – Quando lui me l’ha detto pensavo che fosse uno scherzo.
Non ci sarei mai arrivato.
(Tommy) – Io sì invece… Mark è un tipo stabile, ma da qualche tempo c’ha la fissa dell’età. Capita… (e beve un sorso di Baileys)
– Ma non è felice con Laura?
– Credo di sì. Ma questo non ha a che fare con lei.
(pausa)
Del resto chi meglio di noi può capirlo…
Smettono di fiatare non appena ricompare Cla’.
Le loro espressioni oscillano fra il complice e il colpevole.
– Hey, che state confabulando voi due?
(Ramon) – Sparlavamo di Piumetta e dei suoi corteggiatori…
– Tommy (preoccupato, a Ramon e Cla’) – Perché sono più di uno?
Ramon – Eh! Che novità!
Pare che ce ne fosse un secondo al centro commerciale. E pure bono a sentire Farina…
Quella ne fa secchi tanti… Dappertutto.
Tommy – E dove scusa?
(Cla’) – In palestra per es…
(a Ramon) – Senti a proposito… visto che con te si acchia non è che potresti darle lezioni tu?
(Ramon, ridendo) – Così rimedio pure…?
Per me va bene, ma lei sai dove mi manda…
(pausa)
Ma tanto finché siamo a Berlino…
Tommy
– Potrei farlo io… da aprile in poi rientro in Italia…
Cla’ – No tu no!
(retropensiero: “Figuriamoci…”)
Ramon ammicca a Tommy
(e prendono a ridere tutti e tre)
Improvvisamente sbuca una sagomina alle spalle di Cla’
– Fate ridere anche me?
(guardando l’ora al polso)
Ramon – Fai progressi, c’hai messo solo 20 minuti…
lo sguardo truce
– Quelli che userò per torturarti…
Piumetta va a sistemarsi addosso a un Ramon piacevolmente stranito.
Talmente stranito che sta perfino buono per cinque secondi.
Poi prevale il diavoletto che è in lui. O il polipo se preferite. Lei viene avvolta nelle sue spire e ovviamente torturata…
Ramon le mette le mani dappertutto e le prende sonore dappertutto.
Cla’ a Piumetta
– Certo che tu… masochista!
(timidamente, Tommy)
– Potrei averne un po’ anch’io?
Ramon (ridendo) – Fai domanda in bollo a Cla’.
Ma spicciati, l’ufficio chiude…
——-
Quella sera stessa, da Cla’
Rotto il ghiaccio tra gli uomini con il fuori programma sexy, prima di andare a letto Cla’ prende sotto Ramon e mentre lo spoglia come un bambino procede a interrogarlo, turbato dalla sua ‘disinvoltura’…
– Cosa volevi che facessi?
Non sono di marmo, e lui in fondo non è male.
(pausa)
Magari una bot… (e si blocca)
Cla’ lo fissa infatti con aria da killer di precisione.
– Non guardarmi così, sai bene anche tu l’effetto che fa…
E poi scusa, mettiti nei miei panni, cioè nudo… che gli dicevo “Cla’ non sarà contento, arrivederci e grazie?”
Cla’ gli dà una calata, e poi ride.
– Così te lo saresti fatto davanti a noi…
– Beh…
C’ho pensato… In realtà speravo che Piumetta o tu…
(pausa)
(poi a bruciapelo) – Ma tu vuoi che me lo faccio?
In quel momento l’espressione di Ramon è così sfrontatamente e inconsapevolmente sensuale che Cla’ si sente ardere al contempo di gelosia e di desiderio.
(picchiettandogli le labbra con le sue) – Se lo fai ti uccido…
——-
Domenica 3 febbraio, pomeriggio
Ramon e Piumetta si incontrano al parco vicino casa di lei.
– Non capisco cosa vuole.
Un momento sembra che non aspetti altro, poi però ti fulmina se fai un passo sbagliato, se osi troppo.
Lei annuisce.
– Sai che idea mi sono fatto? Che lui vuole averci tutti per sé, ma non vuole che noialtri interagiamo più di tanto.
– Cioè vuoi dire che solo lui può fare l’asso pigliatutto?
– In pratica sì.
È sempre stato così, in fondo, fin dall’inizio.
(pausa)
Ricordi com’era geloso con te, non potevo quasi avvicinarmi…
– Già, e lo stesso è con Tommy. Lo fa anche con me…
Ramon le prende una mano fra le sue, e se la tiene stretta in petto.
(lei) – Dai, però, bisogna capirlo. Non dev’essere facile superare di colpo certi condizionamenti.
Tommy ha forzato la mano fin troppo in questi mesi.
E poi ci si è messo pure Mark. Non ci voleva proprio…
——-
9 febbraio, casa dei genitori di Clarence
– Mangi con noi?
– No, ma’, devo passare a prendere Ramon.
– Dove ve ne andate di bello?
– A giocare a tennis con Tommy.
(pausa) E Dug.
– Lo stai vedendo spesso… Ramon non è geloso?
(lui pensa: “Ah già, tu non sei al corrente…”)
Lei però lo precede
– Sai che l’ho sentito a fine anno? Ha telefonato per gli auguri.
Che peccato saperlo solo. Ormai con Nick…
Cla’ è combattuto. Non sa se dirle la verità riguardo Tommy.
Ma anche stavolta lei gli toglie quasi la parola
– E lei, la bionda?
Siete ancora insieme?
– Sì.
Va alla grande tra noi.
– Già, davvero un bel quadretto, da non credersi…
Lui coglie in quel commento una nota impercettibilmente stonata, quasi un rimprovero.
Lei se ne rende conto e istintivamente si volta di spalle.
– Tutto bene, ma’?
Lei resta in silenzio. Senza voltarsi.
Cla’ si avvicina di lato, resta a osservarla.
Lo sguardo di lei si è come velato.
– È da un po’ che lo vedo strano…
Tuo padre…
Lo sai com’è fatto. Non gli esce una parola di bocca.
Cla’ si mette alle sue spalle e l’abbraccia, tenendola stretta.
– Sarà il lavoro, ma’.
Oppure l’età… (e sorride)
Lei si volta e in apparenza le scappa da ridere
– È come dici tu.
Stiamo facendo vecchi.
(pausa)
Ma tu non glielo dire che è un vecchietto e io una vecchia befana…
E scoppiano a ridere tutt’e due.
Voltandosi Cla’ urta una pallina che si usa per far giocare il cane.
Dick si solleva di colpo dal tappeto e fa mostra di voler sgranchirsi un po’.
Cla’ esce in giardino e lo fa correre su e giù.
——-
Una decina di minuti dopo Cla’ si affaccia nello studio del padre.
– Posso entrare?
Mark solleva lo sguardo dal giornale, sorride e gli fa cenno di avvicinarsi.
– Non troppo, Cla’, l’ho preso di brutto (e fa uno starnuto).
Seduto in poltrona, le gambe su un poggiapiedi, Mark è tutto intabarrato e avvolto in un plaid, la confezione di aspirina e lo sciroppo in bella vista.
Cla’ si avvicina senza riuscire però a guardarlo negli occhi. Si dirige alla finestra, prendendo a fissare qualcosa in giardino.
– Cominciavo a chiedermi quando saresti venuto quassù.
Sembra quasi che tu voglia evitarmi.
– Scusa papà, mi sono attardato di là con mamma…
(e continua a evitare lo sguardo)
Due minuti di silenzio assoluto dicono molto.
– Di’ la verità.
Cla’ non risponde, continua a fissare fuori.
– Lo so, non dovevo. Ma è capitato…
Speravo che tu… Nessuno meglio di te può capirmi.
Cla’ fa una smorfia, di rabbia mista a sconforto e apprensione.
– Sì, è vero. Di donne ce ne sono tante. E lei è la tua, perciò intoccabile…
Sembra quasi che Mark preceda ogni suo pensiero, ogni sua emozione.
– Paoletta è una donna unica.
Non fartela scappare.
Sentirla chiamare con quel diminutivo da suo padre gli procura un nodo allo stomaco. E una rabbia incredibile in petto.
Si violenta, lo fissa e spara a raffica
Cla’ – Sei innamorato di lei?
Mark (pensa): “Perdutamente”.
Per un momento teme di essersi tradito, sconvolto per lo sguardo che suo figlio gli sta riservando.
– Mi passerà. Non sono più un adolescente.
(pausa)
Cerca solo di non dire niente a tua madre, lei non capirebbe…
(Cla’ pensa) “Come darle torto, non lo capisco anch’io.
O meglio…”
——-
Cla’ avvisa Ramon di un temporaneo cambiamento di programma.
(in macchina, al cell.) – Cominciate voi, io vi raggiungo più tardi.
– Ma che è successo Cla’?
– Niente, devo sbrigare una cosa urgente.
Subito dopo compone un numero.
– Vieni da me per favore. Sto andando allo studio.
Sentirsi dire che nonostante tutto è l’unico, il solo regnante del suo cuore.
Un bisogno impellente. Oltre a quello di sentirla dentro di sé, come il suo stesso sangue.
Quando lei arriva lui la travolge.
Stavolta non è solo lo slip ad avere la peggio, ma anche la sua camicia di seta.
Il tavolo di un architetto può nascondere molte insidie.
Per fortuna d’inverno ci si copre molto.
E passa la paura…
——-
Farina – A me sta venendo il timore che questo ragazzo stia diventando meno gay. Paranoie di un detective ‘sentimentale’…
Forse sono meglio come fotografo.
Quel ragazzo al centro commerciale, non male, proprio non male…
Merito della natura e di una Canon.
Ok, anche di Photoshop.
(dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
quadro di Giovanni Merenda
www.giovannimerenda.it
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One Reply to “Scoop by SCOP (Novella 2013 – 3 uomini, 1 gamba e dintorni)”