16 febbraio, in mattinata
Arriva un sms
Dimmi di sì
Paoletta legge e ride.
Pensa “Cominciamo bene…”
Neanche un secondo e arriva lo squillo.
– Ma non ci siamo già sposati?
Tommy (ridendo)
– Passo a prenderti, diciamo… fra due ore?
– Per…?
– Domani parto.
Silenzio.
– Due settimane appena… Non ti è bastato ieri?
– Certo che no.
– Solito ingordo. Ha ragione Cla’…
– Devo andare ad Anzio.
Possiamo pranzare al Circolo. Così poi…
(allusiva) – …da te a fare le valigie.
– Eh!…
——-
Mezzogiorno. Circolo della Vela
Mentre Piumetta è seduta a un tavolino davanti a un cocktail, alla reception Tommy scrive qualcosa su un biglietto, lo infila nella busta e lo inserisce tra i nastri di una bellissima orchidea-regalo.
All’addetto
– La donna bionda in veranda. Lo dia a lei.
Le dica anche di ordinare se vuole. Io arrivo subito.
Non fa in tempo a voltarsi che gli arriva una pacca sulla spalla.
Il direttore del Circolo, Eddy, in compagnia di un signore distinto sulla cinquantina, sfodera immediatamente un sorriso compiaciuto
– Due volte con la stessa donna significa una cosa sola: è diventata tua moglie!
Tommy si limita a sorridere sornione.
(Eddy continua)
– …del resto questo anello al dito… (e gli solleva la mano)
(pausa in cui lo fissa in volto compiaciuto)
Ebbene, caro Thomas, ti presento un amico che si è iscritto da poco.
Vanni De Biasi.
(a Vanni) Lui è Thomas Barclays, uno dei nostri skipper più quotati, oltre che progettista di barche…
Tommy e Vanni si stringono la mano.
(Tommy) – Anche lei appassionato di barche, suppongo…
– Solo nel poco tempo libero. Mi occupo di altro, più prosaico, forse…
Eddy (a Vanni) – Non essere modesto, Prof…
In quel momento Tommy viene allertato dall’addetto alla reception.
(addetto) – È arrivato il corriere con i pezzi.
Tommy si scusa con i due, costretto ad allontanarsi
Eddy – Vai tranquillo…
(menando l’occhio alla veranda)
…noi intanto facciamo una capatina da tua moglie.
Nel breve tragitto che li separa dalla veranda, splendidamente adattata a giardino d’inverno, Eddy non fa che decantare la simpatia e ammirazione che Paoletta ha suscitato in lui fin dal primo incontro. Vanni ascolta con interesse le sue chiacchiere mondane.
– …E insomma, anche il nostro Tommy si è accasato… Meno male, quel giovanotto ne aveva proprio bisogno… Sempre stato turbolento… Mascalzoncello!
– E lei di che si occupa?
– Sceneggiatrice, se ben ricordo… Sì insomma, una che scrive…
– Le piaceranno le barche, il sole, il mare…
– Non credo, a giudicare dal suo incarnato…
Eccola (indicandola col dito)… questa di spalle… la bionda…
Eddy si avvicina.
Vanni, accanto a lui, osservando Paoletta cambia espressione.
(Eddy)
– Madame, che piacere averla di nuovo con noi.
Paoletta sorride, si alza e in automatico solleva il braccio.
Eddy le fa immediatamente il baciamano.
Dopo averle sfiorato la mano con le labbra, Eddy continua a trattenere la mano fra le sue.
– La trovo incantevole come sempre.
Merito suo se Tommy è così disteso…
Lei sorride di nuovo.
Mentre fa le presentazioni squilla il cellulare di Eddy
– Ops, scusate.
Si allontana un attimo per rispondere.
Vanni continua a osservare Piumetta in modo insistente, come se facesse mente locale a dove l’ha già vista.
Lei fa finta di niente ma comincia a provare imbarazzo.
(stranito, pensa a voce alta) – Ecco… L’anno scorso al congresso…
(pausa in cui la fissa interrogativo)
Scusa, ma tu non eri la moglie di Béar?
Non sapevo che vi eravate… ehm… lasciati.
(cadendo dalle nuvole) – Non ci siamo lasciati infatti.
Vanni la fissa ancora più stranito.
– Ma allora…
Un ghigno satanico gli si stampa in faccia, come di chi ne ha tratto le somme.
Quando Eddy si riavvicina nota l’espressione tirata di lei e non se lo spiega.
(sorridendo)
– Spero Madame che Vanni non l’abbia annoiata coi suoi discorsi da scienziato…
Paoletta sorride garbatamente, ma in cuor suo si staglia un presentimento.
Vanni ha assunto di colpo un’aria intimidatoria.
(Vanni) – Lo spero anch’io.
È stata una conversazione molto ma molto interessante…
——-
A pranzo con Tommy, Paoletta appare alquanto tesa.
(lei) – A quest’ora avrà fatto il gazzettino…
Tommy cerca invano di rassicurarla.
In auto, tornando a Roma, viene fuori tutta la preoccupazione di lei per una situazione divenuta insostenibile.
Tommy le chiede di sposarlo veramente, o di lasciare il marito e andare a vivere con lui.
Lei resta in silenzio. Prende a guardare fuori dal finestrino.
– Qual è il problema, il gatto?
La casa è grande, se non va bene ne prendiamo un’altra, visto che siamo in tanti…
Lei gli lancia un’occhiata sconfortata.
– …Perché? Tu non pensi che saremmo in tanti?
Lei si limita a sospirare e a fissare il vuoto, per strada.
– Ok. Magari Cla’ e Ramon non staranno stabilmente da noi, ma una camera almeno dovranno averla, non foss’altro per lavorare…
Lei gli lancia quella che stavolta è un’occhiataccia.
Ma nulla le esce di bocca.
Fruga poi nella sua borsa e controlla il cellulare.
Niente.
Lo ripone e torna a stare in silenzio, guardando fuori.
Lui non sa come reagire di fronte a quel mutismo. Ma è chiaramente insofferente, temendo il peggio, per sé.
– Ma almeno parla, di’ qualcosa!
(esasperata) – Che caspita ti devo dire!!!
(pausa in cui si ammorbidisce)
Tu non capisci Tommy. Non puoi capire…
Non è possibile. Punto.
(rincuorato) – Va bene. Allora restiamo così.
(le prende una mano, la bacia e la posa sul suo ventre, dovendo cambiare la marcia)
Ma allora cos’è che ti preoccupa? La reazione che può avere tuo marito?
Lei volta il capo lentamente verso di lui.
– No.
È il suo silenzio che mi preoccupa…
——-
A casa di Tommy, poco dopo, Paoletta cambia atteggiamento come se nulla fosse accaduto a disturbare la sua quiete. Tommy per primo non se lo spiega, ma innamorato com’è lo giudica un buon segnale nei suoi confronti.
Fanno l’amore persi assolutamente uno nell’altro. Come se fosse la prima, o ultima, volta.
(continua)
——-
Farina: “E le stelle stanno a guardare?”
Ragne che non sono altro…
La verità è che non sto tranquillo.
Queste storie ‘così’ mi stressano. Per almeno due settimane…
(dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
quadro di Giovanni Merenda
www.giovannimerenda.it
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