Igienista dentale… igienista dentale… che tipo di lavoro sarà mai? Da quel perfetto ignorante che sono, la prima cosa che mi viene in mente è l’igiene dentale, quindi mi immagino una persona che mi passa con magia il filo interdentale e mi lava splendidamente i denti e poi mi porge il bicchiere col collutorio per gli sciacqui, più o meno come farebbe una manicure con un’altra parte del mio corpo, se io le affidassi le mie dita invece di tagliarmi le unghie da me.
Ma la mattina dopo, passata la tremenda sbronza da Grappa di Cabernet, opto per la pulizia dei denti, quella che fino a ora mi faceva il mio dentista, visto che, colpevolmente, non ero informato dell’esistenza di Nicole Minetti.
E credevo pure che la pulizia dei denti che il mio dentista mi ha sempre fatto, non fosse un compito particolarmente difficile, al massimo bisogna avere la mano delicata e lui, più o meno, ce l’ha.
Invece no, bisogna avere delle particolari qualità, delle qualità straordinarie, se no la politica non guarderebbe ad una igienista dentale per fare parte dell’élite che siede sugli scanni del parlamento della Regione Lombardia. E i cittadini non l’avrebbero eletta preferendola magari a professori di economia o amministratori esperti. Né possiamo pensare che abbia influito il suo passato di velina in televisione nella scelta. Ormai in Italia le veline rappresentano il 23,7% della popolazione di sesso femminile.
Va bene che in Lombardia forse non tutto funziona benissimo come siamo soliti pensare noi siciliani, che eleggiamo deputati regionali che sono sempre tanto sfortunati da finire indagati per associazione mafiosa.
Credo di aver capito che hanno eletto pure un pesce, una Trota, che prima faceva di professione il bocciato nelle scuole pubbliche e private italiane.
Quello che è sicuro è che pure io voglio d’ora in poi l’igienista dentale, non più il dentista. E deve assomigliare alla Minetti che è davvero una splendida ragazza.
Certo, questa bellezza non avrà avuto nessun peso nella sua scelta per i candidati alla regione lombarda, là i candidati li scelgono per le loro capacità – e magari, se sono collusi con la delinquenza come da noi, mica si fanno scoprire – e per le loro virtù. Pensate che il presidente di quella regione, anni fa aveva la fama di essere vergine, che a me pare una balla… figuratevi se Berlusconi uno vergine lo prendeva nel partito.
Naturalmente essere consigliere regionale in Lombardia non è tutto rose e fiori. Magari una sera capita che ti telefoni il Presidente del Consiglio, che tu magari non conosci per niente o che hai visto solo di sfuggita, e ti prega di occuparti di una minorenne marocchina nei guai in un posto di polizia. Telefona a te perché la minorenne è una vostra comune conoscente… tutti conosciamo minorenni marocchine come Ruby e le ospitiamo nelle nostre feste, in Italia è normale, in Marocco un po’ meno…
E tu, povera igienista dentale, consigliere della regione Lombardia, sei costretta ad aspettare ore che te l’affidino. Naturalmente ci sono limiti ai piaceri che un Presidente del Consiglio può chiederti e glielo dici: “Di tenerla a casa mia non se ne parla.” E l’unico posto aperto a quell’ora a Milano è la casa di una prostituta brasiliana.
Veniamo all’altro personaggio della farsa.
Quando il cavaliere è sceso in politica, costretto, ahi lui e ahi noi, dai suoi guai finanziari e giudiziari, mi son sempre trovato in disaccordo con le sue idee.
Come politico lo trovavo detestabile e anche come persona non avrei mai comprato un’auto usata da lui. Ma se avessi dovuto, minacciato di tortura, scegliere tra i politici italiani uno con cui passare una serata a cena, lui non veniva certo all’ultimo posto. Pensate a una serata a cena con Buttiglione!
Ora no, ora caro cavaliere, preferisco Buttiglione (magari accertandomi prima che non ci siano gay nel ristorante). Sei diventato ormai imbarazzante con le tue battute volgari e io ci tengo a non far cattiva figura. E tu eri quello che ti lamentavi perché Gianni Agnelli non ti invitava mai?
E poi potrebbe pure essere pericoloso visto che garantisci che sei minacciato dalla mafia, che per colpirti crea dal nulla gli scandali che, un giorno sì e l’altro pure, ti ricadono di sopra.
No, io con uno sotto il tiro della mafia non ci esco.
E a proposito della mafia che dici di avere contro, gli extraterrestri no? Sei sicuro che i piccoli omini verdi non c’entrino nella congiura?
Pensaci bene, i comunisti, i giudici comunisti, i finiani, tutti contro di te e gli extra terrestri no? Dai, un piccolo complottino degli extraterrestri farebbe pure felice la Lega. Quelli già odiano gli extracomunitari, pensa gli extraterrestri…
Anche se a cena non ci vengo, mi permetto di segnalarti una persona per le tue televisioni. L’escort Nadia, che credo di aver capito che già conosci.
Una che fa battute come: “Ma sai che non sei vecchio come sembri?” e alla tua domanda: “Cosa fai nella vita?” ti risponde “Faccio la mignotta. Che non lo avevi capito?”, non bisogna assolutamente farsela scappare.
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Raffaele, passi da un’etichetta all’altra con una disinvoltura inquietante. E’ proprio impossibile per te pensare che qualcuno possa avere una visione più ampia?! Riguardo la linea politica della rivista mi sono limitato soltanto ad osservare l’home page, poi se vogliamo far finta di niente basta dirlo. Tutti i luoghi sono adatti per far politica se si ha intenzione di migliorare la cose, a maggior ragione qui dove diversi autori ne traggono spunto per scrivere i propri pezzi. Una voce fuori dal coro può aiutare a fare riflettere.
@bandito … tra un berlusconiano duro e puro ed un simil turigliatto altrettanto duro e puro c’è poca differenza.
quella sinistra con la sindrome di tafazzi ha fatto molti danni.
Circa poi la linea politica della rivista credo che sia una discussione sterile.
Non è certo questo “il luogo” per fare politica.
La ringrazio per il suo intervento. Ma mi permetta di farle notare che le sarebbe bastato leggere il mio successivo post per capire che cosa intendessi con quella frase su Moro e Berlusconi. Quindi si poteva risparmiare il tentativo di leggermi nel pensiero ;). Discussione? Mi perdoni, quale discussione? fino ad oggi ho ricevuto solo risposte di una superficialità imbarazzante del genere:” Cosa ha fatto Berlusconi?” etc. etc. Nessuno ha tentato con me un brain stroming soffermandosi su alcuna delle numerose domande che ho posto, l’unica è stata Clessidra, che tra l’altro colgo l’occasione di ringraziare. Ma da chi scrive qui, nulla. Non me ne voglia Raffaele, ma mi sono sentito bollato come Berlusconiano duro e puro quando sono un fan di Cipputi dagli anni ’80 con Linus. Sta di fatto che con lo stampino mi riferisco allo scrivere contro il Governo senza mai prendersi la responsabilità di chiedersi come possiamo cambiare le cose e senza limitarsi alla risata pericolosa per i potenti. Ha una grande occasione, non credo che la debba sprecare. Mi rendo conto di essere il classico gatto nero attaccato ai maroni ma non voglio più essere corresponabile di questa Italietta e questo modo di attaccare l’operato del Premier, anche se a ragione, non funziona. Per quanto riguarda la linea politica di letter magazine è sufficiente guardare l’home page del sito. Non vi metterete d’accordo ma si fa in fretta a pensar male. E’ ora di darsi una scrollata, per svoltare bisogna cambiare, ma noi tutti lo dobbiamo fare. Fate vostra la frase:”ne uccide di più la penna che la spada”. Spero di essere riuscito a far sentire il mio urlo di dolore forte e chiaro.
Normalmente “non commento i commenti” ai miei articoli. Lo faccio solo quando sono rivolti direttamente a me, come nel caso della gentile Clessidra, riguardo al mio articolo “Politicamente scorretto”. L’articolo ha innescato una discreta polemica e di questo non posso che esserne lieto. Vuol dire che qualcuno mi legge e che non abbiamo perso il gusto della discussione. Quindi le polemiche non possono che farmi piacere. Ma il mio silenzio è stato male interpretato visto che Bandito scrive: “Ho aperto una discussione che evidentemente non è gradita visto che l’autore del pezzo mi ignora.” In realtà ero deciso a infrangere questa regola quando ho letto “Scusi ma si ricorda prima dell’aggressione al Premier un evento analogo che vede coinvolto un esponente del Governo? A me viene in mente solo Aldo Moro.” Ma Raffaele Abbate mi ha prevenuto. Se poi questa espressione non voleva esprimere il vero pensiero di Bandito, ma era dovuta all’assenza del correttore di bozze mi dispiace ma non mi riguarda. Io quando leggo, leggo quello che è scritto, per leggere il pensiero non sono attrezzato. Del resto quando scrivo curo che i miei scritti siano esattamente l’espressione delle mie opinioni e me ne assumo la responsabilità. Penso ora che sia il momento di chiarire alcune cose visto che mi si dice: “Tutti scritti con lo stampino,” Scrivo su LetterMagazine da alcuni mesi. Conosco solo, e non fisicamente, ma per via e-mail, Massimo Petrucci che mi ha intervistato su un mio libro appena uscito. Poco tempo dopo l’intervista ho mandato il mio primo pezzo “La morte della scuola”. E’ stato pubblicato e da allora collaboro con i miei pezzi di attualità e con qualche racconto. Dedico un paio di ore alla settimana alla stesura dei miei pezzi, che scrivo solo quando c’è un avvenimento che mi ispira. E come i miei lettori si saranno accorti cerco di temperare la mia indignazione per come vanno le cose in Italia con la satira. Non so quanto riuscita, non sta a me dirlo, io ingenuamente credo che a volte una risata possa essere pericolosa per i potenti. E se qualcuno può pensare che io scrivo sempre le stesse cose è libero di farlo. Ma garantisco che questo mio ripetermi non è dovuto all’uso dello “stampino” ( a proposito dove lo vendono?), ma al fatto che il tempo passa e noi siamo sempre immersi nella stessa palude, cambia solo il livello della palude. Della linea politica del sito, ammesso che esista una linea politica, non ho mai avuto nessuna notizia. Il resto del mio tempo non lo passo parlando al telefono o via e-mail con gli altri collaboratori per decidere questa fantomatica linea politica, ma lavorando ai miei romanzi.
GIOVANNI MERENDA
Tutti scritti con lo stampino. Si vergogneranno di dire di averlo votato ma continuano a farlo. Non dovrebbe essere questo il punto da analizzare? Ma a nessuno questo realmente interessa.
@maria forse si vergognano di dire di averlo votato
Complimenti vivissimi per l’articolo. Pungente e veritiero al punto giusto. Condivido pienamente.
Ho apprezzato molto l’ìronia e la sobrietà da te usati nello scrivere questo articolo. Purtroppo sono INCC.ISSIMA e molto preoccupata, non per quello che fa il NANO nelle sue alcove, ma per quello che non fa per risolvere i mille problemi dell’Italia. Ancora + INCC..con i milioni di italiani che lo sostengono e mi chiedo: perchè lo fanno e dove sono? Poichè mi accade di parlare di questo con alcune persone che incontro nei posti più disparati ma non trovo nessuno che mi dica: io l’ho votato e lo rivoterò per questa ragione…Forse non abito nel posto giusto, visto che sono al confine e nascosta dai monti…
Ciao e complimenti. Come sempre invierò il tuo articolo ai miei conoscenti