Metti una detective donna di costituzione tradizionale e ligia ad alcune tradizioni, aggiungi un’assistente detective uscita con i massimi voti dalla scuola di dattilografia, includici il più bravo meccanico del paese e amalgama tutto con tanto tè rosso e le atmosfere un po’ naïf sapientemente affrescate da Alexander McCall Smith e ottieni i casi di Precious Ramotswe!
La signora Precious Ramotswe vive nella capitale del Botswana, Gaborone, dove è molto rispettata, ed è la fondatrice della Ladies Detective Agency N.1 cioè la prima e unica agenzia investigativa del suo paese diretta da una donna. Suo padre avrebbe preferito che aprisse una macelleria, ma lei donna a suo modo moderna – seppur rispettosa delle buone maniere tramandate dagli anziani – ha poi deciso di fare la detective privata. Gran bevitrice di tè rosso, gentile come tutti i golosi e portata alla riflessione filosofica ma solo fino a un certo punto, la signora Ramotswe ha un’innata dote nel riuscire a risolvere i casi sottoposti dai suoi conterranei, infatti grazie al suo cervello fine ma soprattutto attraverso il suo gran cuore ha sempre successo nel dirimere le questioni più disparate: mariti traditi, ladruncoli, beghe di vicinato, riuscendo così a mettere un po’ di ordine nelle vite ingarbugliate dei suoi clienti.
La signora Ramotswe ti conquista da subito con la sua corpulenta e simpatica presenza, conforme agli antichi canoni africani; sarà facile immaginarsela con il suo scalcinatissimo camioncino bianco muoversi tra le strade polverose e invase dal sole di Gaborone, mentre si dirige nel suo ufficio spesso preso d’assalto dalle impertinenti galline dei vicini, che comunque non le impediscono di svolgere con straordinario intuito il lavoro di detective anche grazie alla collaborazione della sua insostituibile e occhialuta assistente, la signorina Makutsi, uscita con novantasette su cento dalla scuola per segretarie del Botswana!
Ad arricchire questo pittoresco quadretto africano si aggiunge il fidanzamento della detective con il miglior meccanico del Botswana, il buon JLB Matekoni proprietario della stimata Speedy Motors, personaggio dall’animo semplice, spesso troppo generoso tanto da diventare un’ingenua vittima di chi, talvolta in buona fede, se ne vuole approfittare. Sicuramente la scaltra signora Potokwane, direttrice dell’orfanotrofio locale, sa come soggiogare – comunque sempre a fin di bene – l’amabile Matekoni che, anche grazie alla forza persuasiva di una generosa fetta di torta, si lascia convincere nel compiere azioni che pochi sarebbero disposti a fare.
Lo stile di McCall Smith, sempre in funambolico equilibrio tra ironia e candore, ambienta i casi della prima detective donna africana in una dimensione criminale, quella del Botswana, completamente diversa da quella a cui siamo abituati. Qualche recensione descrive Precious Ramotswe come la Miss Marple del Botswana, ma a mio avviso quest’accostamento è un po’ azzardato, non perché Mma Ramotswe non sia all’altezza dell’arguta vecchia ‘sorella’ inglese, quanto perché i casi trattati dalla corpulenta signora sono più semplici e per certi versi più colorati. Perciò non aspettatevi di ritrovare in questi romanzi una classica detective story dalle tinte forti, non ci sono mai ‘scene’ di violenza, la signora Ramotswe si occupa solo di questioni che nulla hanno a che fare con misteri inquietanti o omicidi efferati. Si tratta per lo più di questioni e difficoltà della gente del Botswana, spesso ricche di contraddizioni, con cui a volte lei si scontra senza mai scordare però il botho (cioè l’educazione e il rispetto delle tradizioni).
Il suo metodo d’indagine è psicologico, fa ricorso soprattutto all’inventiva e all’intuizione per risolvere faccende che agli occhi dei lettori occidentali potrebbero apparire di scarsa importanza. Quale detective di discendenza caucasica che si ‘rispetti’ si occuperebbe mai di piccoli-grandi dissapori quotidiani familiari o di vicinato? Per Precious Ramotswe invece anche una bizzarra diatriba familiare o le tribolazioni di una madre meritano attenzione; finanche un’ingiustizia quotidiana, come ad esempio il cattivo operato di un meccanico disonesto, è degna di essere investigata dalla Ladies’ Detective Agency N.1, perché minaccerebbe la sfera dei valori tradizionali gettando discredito sull’intera categoria dei meccanici.
Proprio motivazioni di questo tipo stanno alla base del lavoro della detective africana. Questi piccoli misteri o gialli di cui si occupa, paiono essere un pretesto, un buon contorno, di una storia il cui piatto forte è rappresentato dal racconto di vita ‘vissuta’ degli stessi personaggi principali e di coloro i quali si rivolgono a Mma Ramotswe. Lei ci incanta con le sue perle di saggezza, con la sua calma, la sua sagacia, il suo buon senso e con l’immancabile tazza di tè rosso, il tutto piacevolmente immerso in un’atmosfera semplice e disincantata, nel colore e nel calore di un’Africa dal sapore forse un po’ arcaico per noi occidentali.
Nato e cresciuto in Zimbabwe (allora Rhodesia del Sud), Alexander McCall Smith ha adattato questa serie di polizieschi insoliti sullo stesso sfondo di quel continente che ha segnato la sua giovinezza, impregnandoli di uno humour pungente che nasce dall’improbabile incrocio tra il gusto britannico del paradosso e la concreta saggezza tradizionale africana. Dopo una brillante carriera come professore di diritto medico, McCall Smith si è potuto dedicare a tempo pieno alla scrittura, sfornando oltre sessanta libri su una vasta gamma di soggetti, tradotti in oltre quaranta lingue; la serie che certamente gli ha offerto le maggiori soddisfazioni è però quella di Precious Ramotswe con la sua Ladies’ Detective Agency N.1.
La serie dedicata a Precious Ramotswe al momento comprende i seguenti volumi:
* The No.1 Ladies’ Detective Agency, 1998
* Le lacrime della giraffa (Tears of the Giraffe), 2000
* Morale e belle ragazze (Morality for Beautiful Girls), 2001
* Un peana per le zebre (The Kalahari Typing School for Men), 2002
* Il tè è sempre una soluzione (The Full Cupboard of Life), 2003
* Un gruppo di allegre signore (In the Company of Cheerful Ladies), 2004
* Scarpe azzurre e felicità (Blue Shoes and Happiness), 2006
* Il buon marito (The Good Husband of Zebra Drive), 2007
* Un miracolo nel Botswana (The Miracle at Speedy Motors), 2008
* L’ora del tè (Tea Time for the Traditionally Built), 2009
* The Double Comfort Safari Club, 2010
* Precious and the Puggies, 2010
* Saturday Big Tent Wedding Party, 2011
Ancora non sono riuscito a leggerli tutti, ma già dopo aver ‘divorato’ il primo libro, ho desiderato conoscere di persona la signora Ramotswe o comunque fare un salto in Botswana per verificare se tutto è proprio così come descritto in quest’opera, cioè un paese fatto di giusti e antichi valori, abitato da gente di buon cuore e sempre pronta ad aiutare il prossimo, proprio come la stessa Precious e tutti i personaggi che le gravitano attorno.
Da subito mi sono detto che questa collana di libri sarebbe stata un’ottima base per la realizzazione di una serie televisiva diversa dal solito telefilm ‘in giallo’. Probabilmente la stessa cosa pensò Anthony Minghella (regista de Il Paziente Inglese e Il Talento di Mr. Ripley) che acquistò i diritti dei primi due romanzi per realizzarne proprio una serie TV. Minghella a tal riguardo dichiarò di essere “rimasto incantato dal personaggio di Precious Ramotswe e dal sottile humour di Alexander McCall Smith, così capace di evocare una cultura”.
Così ‘The No.1 Ladies’ Detective Agency’ è diventata una serie televisiva (anglo-statunitense), frutto di una collaborazione fra BBC e HBO.
Backstage della serie TV
La serie è stata completamente realizzata in Botswana, costituita da un film TV della durata di un’ora e 45 minuti, andato in onda in prima visione su BBC One nel 2008, e da sei episodi della durata di un’ora, trasmessi l’anno successivo. Il film TV che funge da pilota per la serie è stato girato proprio da Anthony Minghella, scomparso purtroppo poco prima della messa in onda. Nel 2009 la serie è passata anche sull’americana HBO mentre in Italia si è vista sul canale satellitare Lei.
Trailer della serie TV
http://www.youtube.com/watch?v=Vdee9507YVM&feature=related
In Italia questo telefilm è passato, a quanto pare, piuttosto in sordina considerata anche la scarsa, se non nulla, pubblicità. Peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere la serie televisiva dedicata alla signora Ramotswe.
Da quanto ho potuto intuire attraverso il backstage e il trailer di ‘The No.1 Ladies’ Detective Agency’ la Ramotswe televisiva è piuttosto diversa da quella che ho imparato ad apprezzare sulla carta. La prima infatti pare essere più ardita e ‘in azione’ rispetto alla protagonista del romanzo. Mai vedrete, nel libro, una Precious Ramotswe baciare un uomo che non sia il suo amato JLB Matekoni – e anche in questo caso al massimo si tratterebbe di un bacio casto! – e che addirittura si fotografa durante il misfatto al fine di ottenere una qualche prova per le sue indagini; oppure è impensabile che una donna di buon gusto, educata e non violenta come lei si metta a spaccare i vetri di un’auto! Mai poi leggerete di auto della polizia che piombano a sirene spiegate sul luogo di un qualche ‘crimine’, infatti le indagini della Signora raramente prevedono l’intervento delle forze dell’ordine (se non in modo marginale).
Del resto sarebbe stato poco stuzzicante per il pubblico televisivo un personaggio così ‘tranquillo’, quindi l’aggiunta nella serie TV di un pizzico d’azione e di una maggiore intraprendenza della protagonista è senza dubbio appropriata al ritmo e alle esigenze televisivi. Leggendo il libro però s’impara ad amare i ritmi più pacati, scevri da ogni stress ed efferatezza, le atmosfere leggere, calde e avvolgenti, il garbo e allo stesso tempo l’arguzia della pacifica protagonista… insomma tutte quelle caratteristiche che rendono la lettura di questo romanzo più precious… Ramotswe!
Editing by Alessandro Vigliani e G.M.
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