A come auto blu.
Ci costano 4 miliardi di euro l’anno.
Di andare a piedi, in bicicletta o in autobus non se ne parla, vero?
A come autostrada.
Nel 1967 fu costituita una società per gestire la costruenda autostrada Albenga-Garessio-Ceva. Di questa autostrada, mai iniziata, non se ne parla più da tanto tempo, forse si farà lì vicino la Albenga-Predosa.
Ma la società, la Agc, esiste ancora ed è presieduta da un dentista. E nel consiglio di amministrazione ci sono 14 tra sindaci e consiglieri che noi paghiamo con le nostre tasse.
Credo pure che la società abbia un impiegato.
Un fante e 15 generali.
B come barare.
Dibattito su Sky tra la candida Letizia e Pisapia.
I candidati parlano a turno.
L’ultima è la Batmother. E nel suo intervento accusa Pisapia: “È stato amnistiato per il furto di un’auto utilizzata per un pestaggio”.
Che Pisapia precisi poi che si è trattato di un errore e che lui è stato assolto con formula piena, non ha nessuna importanza. Era l’ultimo intervento, la trasmissione è finita e Pisapia davanti ai teleschermi non può dare la sua versione.
Deduzione: se la Moratti ha aspettato fino all’ultimo per tirare fuori il coniglio dal cilindro, sapeva benissimo che non era stato amnistiato ma assolto e ha voluto far in modo che non potesse replicare.
Ma che gran dama!
B come Bondi.
E noi che pensavamo che fosse in coma indotto…
Invece Sandro Bondi è quasi vivo e ha dato alle stampe il saggio “La cultura è libertà”, pubblicato da Mondadori.
Il libro si scaglia contro la famosa egemonia culturale della sinistra che tanti danni ha fatto al paese.
Ma mica è colpa della sinistra se una persona, capace di pensare con la sua testa e di creare, si identifica istintivamente con i valori della sinistra e non della destra, specie quella che abbiamo sempre avuto in Italia.
La prova quasi vivente di questa mia asserzione, di cui mi assumo la responsabilità, è Sandro Bondi stesso.
B come Bossi.
Bossi ha detto ai suoi : “Il paese è quasi in mano alla Lega.”
Purtroppo è vero.
Tiene per le palle Berlusconi.
C come Calderoli.
Calderoli ha dichiarato: “Ho trovato davvero fuori luogo l’applauso all’ad della Thyssen, visto che la sicurezza sul lavoro è un problema vero che interessa tutti i lavoratori e i cittadini.” Parlava del vertice della Confindustria.
E no, Calderoli, noi ti abbiamo sempre reputato un perfetto stronzo. Adesso non puoi uscirtene con una frase di questo tipo!
Lasciaci le nostre certezze.
C come contestatori.
Picchiano il contestatore di Berlusconi alla manifestazione elettorale per Letizia Batmother sindaco.
Allontanato, sollevandolo di peso, quello che contesta Berlusconi al palazzo di giustizia.
Ma siamo sicuri che tutto questo sia consentito?
E la libertà di parola?
Fuori moda.
C come cultura italiana di destra.
Non pervenuta.
F come farsa.
La villa di Lampedusa.
Ultima versione del premier: “Non la compro perché è su terreno demaniale.”
Proprietario e catasto smentiscono.
Dai Silvio, comprala, ti costa meno di 3 serate di bunga-bunga.
Così la facciamo finita con questa farsa.
I come igiene.
Quelli della sinistra si lavano poco, dice l’Ineffabile Silvio.
E delle loffie non ne vogliamo parlare?
F come fuga.
Durante il solito attacco di Berlusconi contro i giudici al Palasharp (ma che minchia di nome è Palasharp?), alcuni degli spettatori se la squagliano.
Lo spettacolo è ormai logoro, forse converrebbe di più una ripresa di “I comunisti mangiano i bambini”.
I come Ignaziolarussa.
Ignazio La Russa ha dichiarato: “Le elette dalla sinistra sono più brutte delle elette dalla destra.”
Intanto sappiamo bene dove il suo capo prende le candidate.
E poi proprio La Russa?
Subito una colletta per fargli avere uno specchio a casa.
I come inno.
Al comizio di Bossi a Bologna suonano l’Inno di Mameli. Ma i leghisti non lo cantano. Ma il solito La Russa, sempre lui, si complimenta lo stesso con i leghisti.
Certo come copione è un po’ squallido e terra-terra.
Non so nemmeno perché ne sto scrivendo.
M come Marcegaglia.
“Noi industriali teniamo in piedi il paese.” ha dichiarato la Emma.
A parte che a noi l’Italia non sembra tanto in piedi, come posizione opteremmo per la pecorina, gli operai non hanno mai meriti, vero?
Quasi quasi ridivento marxista.
Fate voi se come seguace di Carlo Marx o dei famosi fratelli Marx.
M come monnizza.
“L’Esercito è qui per il Tg1.” accusa Asìa.
Una durissima nota dell’azienda comunale di rimozione della spazzatura denuncia l’utilizzo strumentale del contingente di soldati a beneficio delle telecamere Rai. Uno spot elettorale, mentre Napoli è sommersa da 3800 tonnellate: “Possono prelevare pochissima immondizia e in discarica hanno la precedenza sui nostri mezzi.”
Non vedo cosa ci sia da meravigliarsi, da tanto tempo la monnizza è di casa al Tg1 e lo sanno tutti che i rifiuti fanno spettacolo.
O come omofobia.
“Gravi patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida”. Con queste motivazioni Cristian Friscina, un ragazzo omosessuale di Brindisi, titolare di una patente di guida emessa dalla motorizzazione civile della sua città nel 1999, si è visto negare il rinnovo della patente.
Demenziale!
E se sospendessimo la patente di cittadino italiano a chi ha preso questa decisione?
P come Premiata Fabbrica del Fango.
Circola in RAI un dossier, infamante e pieno di falsità, contro Bianca Berlinguer. Dossier fabbricato da un giornalista del Tg1 di Minzolini.
Come dire dal servo del servo.
P come processo lunghissimo.
Ancora aperto in Sardegna il procedimento contro un poveraccio che nel 1961 ha rubato 69 pecore.
P come professori politicizzati.
I professori che faranno propaganda politica o ideologica nelle scuole potranno essere puniti con la sospensione dall’insegnamento “per almeno 1-3 mesi”. È quanto prevede, in estrema sintesi, la proposta di legge appena presentata alla Camera dal deputato del Pdl Fabio Garagnani, componente della Commissione Cultura di Montecitorio.
E poi il confino.
P come prostituzione.
A quanto pare la Batmother Letizia Moratti nella sua lotta alla prostituzione ha spostato il traffico dal centro ai quartieri periferici.
Ovvero mettere scopando la polvere sotto il tappeto.
R come religioni.
Segrate, la fatwa dell’imam contro Sel.
“Non votate Sel perché Vendola è gay.” Il leader della seconda moschea italiana invita i suoi a non sostenere i candidati musulmani in lista col governatore pugliese perché “la sua condotta non va d’accordo con la nostra etica.”
Forse è tempo di unificare un paio di religioni, indovinate quali, per semplificare le cose.
S come sciacalli, anzi peggio degli sciacalli.
Piange Giorgio Napolitano durante la commemorazione al Quirinale per le vittime del terrorismo. Ma per Libero, è solo una sceneggiata napoletana. “Le lacrime del capo dello Stato – insinuano Feltri e Belpietro – sono forse un trucchetto elettorale per favorire il centrosinistra?”
V come viagra.
Osama Bin Laden usava un Viagra alle erbe.
Per la serie: Ma che minchia di notizia è?
www.giovannimerenda.it
Si ringrazia per l’editing Benedetta Volontè.
- Alfabeto minimo n.61 - 2 Gennaio 2017
- Alfabeto minimo n.60 - 21 Novembre 2016
- Alfabeto minimo n.59 - 31 Ottobre 2016
COME SEMPRE PUNGENTE E SULLA NOTIZIA
E’ SEMPRE UN PIACERE LEGGERTI E RICEVERE AGGIORNAMENTI VARI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
STATE BENE TUTTO OK?
BACI PER DUE
cara Annagrazia, magari lo faccio. anche se in realtà mi parrebbe di peccare d’immodestia. Ma se volete cominciare voi, che mi leggete, a me fa tento piacere,
Giovanni ma perchè i tuoi Alfabeti non li fai stampare ed affigere sui muri? Sono istruttivi, e comunque senz’altro divertenti. Ciaociaociao
Come sempre ci azzecchi. Grazie e buon lavoro