Scoop by Scop (Novella 2011 – Una notte da lupi)

 

 

notte da lupi

Doveva essere una giornata piena e piacevole.
Invece si è trasformata in un incubo. Il peggiore…
Del resto, non era una notte “de paura”?

 

31 ottobre

halloween 

Nel pomeriggio ciak sul set di uno spot per Cla’ e Tatoo, poi in serata festa di Halloween con tutto il cast in un locale, a partire dalle 23.

 

Ramon accompagna Cla’ alle prove, poi approfitta della presenza di Chiara, la truccatrice e stylist, che lo sistema come un perfetto licantropo. Assolutamente irriconoscibile, Ramon segue da dietro il monitor ciò che sta avvenendo in scena. Il regista e l’aiuto regista spiegano a uno degli attori un po’ imbranato per l’emozione come deve comportarsi con il suo compagno di scena prendendo ad esempio Cla’ e Tatoo, che a loro dire sono assolutamente calati nel ruolo.

 

Tatoo spotRegista, mostrando uno spezzone – Vedi qui come lo guarda?

 

L’attore annuisce.

 

– Se tra due persone c’è feeling te ne accorgi subito, anche la distanza fra i corpi si riduce, c’è un “contatto” ancora prima di toccarsi… rendo l’idea?
(pausa)
Dai, rifacciamola.

 

L’attore torna in scena.

 

(aiuto regista) – Vabbè, per loro due è un gioco da ragazzi, stanno assieme da una vita…

 

regista – Veramente a me risulta il contrario.

 

– Sì, l’ho sentito pure io…

Però mi ci gioco i coglioni che quei due prima o poi tornano insieme.
Me l’ha fatto capire anche Tommy, è solo questione di tempo… (pausa)
Del resto, li ho visti io stesso a Roma est giorni fa e non era la scena di un film…

 

Centro commerciale e questione di tempo: questi due pensieri di colpo ottenebrano il cervello di Ramon. Scivola via dagli studios vestito da licantropo, e diventa immediatamente irreperibile al cellulare.

Finite le riprese Cla’ lo cerca dappertutto, Chiara è andata via e non risponde al cell. Nessuno l’ha visto o sa dov’è Ramon.
Cla’ telefona a tutti, a Pa’, perfino a Didy, ma niente.

 
cla' gentlemanAlle undici di sera, Cla’, vestito da gentleman inglese anni ’30 fa la sua comparsa alla festa, sperando che Ramon sia già là. Non sa come può essere mascherato e aspetta disperatamente un suo cenno. Che non arriva. Arriva invece Tatoo travestito; accortosi che Cla’ è nervosissimo per questo fuori programma gli sta sempre appresso cercando di sollevarlo.
Ramon arriva in sordina e li osserva a debita distanza. Non li perde d’occhio un momento, e li segue perfino in bagno.

 

Nella toilette, approfittando del fatto che sono soli, o credono di essere tali, Tatoo si lascia andare a delle confidenze. Dice che con Nick le cose sono complicate, che lui ha nostalgia del passato. Cla’ è teso, ascolta ma ha poca voglia di parlare a sua volta. Tatoo lo vede nero e tenta a modo suo di consolarlo.

 

– Dai baby fammi un sorriso, vedrai che Ramon ritorna…
Cla’ annuisce, sorridendo appena, più che altro per compiacerlo.

– Vedi che lo sai fare?

 

Tatoo avvicina il suo volto a quello di Clarence e lo bacia sulle labbra.

Cla’ non ha neanche la forza di sottrarsi.

Cla’ (laconico) – Andiamo di là, magari è già arrivato.

 

E purtroppo Ramon è arrivato, e ha visto quanto basta per decidere di lasciare la festa.


Incurante di tutte le chiamate di Cla’ e dei suoi sms, Ramon chiama Bobby, che andava a un’altra festa in maschera e lo raggiunge.

Complice qualche bicchiere, Ramon e Bobby se ne vanno poi a casa di quest’ultimo, non prima di aver acquistato della cioccolata fusa, come ai tempi di Didy…

 cioccolata fusa

Intorno a mezzanotte Cla’ chiama Pa’ che è andata con Didy a un’altra festa, e le comunica che Ramon ancora non si è visto.

Insieme vanno a cercarlo in giro, a Via Galbani, nei pub che di solito frequentano, ma niente.
Cla’ chiede a Pa’ se può restare con lui quella notte, lei risponde che non può, non è sola e deve rientrare.

 

Di notte, separatamente, sia Cla’ che Pa’ non chiudono occhio.

 

In mattinata Pa’ va a casa di Cla’, e mentre stanno cercando di capire cosa fare arriva Ramon, che si dirige sparato in camera da letto nell’intento di prendere le sue cose e riempire un borsone.

 

 

Cla’ – Che cazzo fai?!

 

– Vado a stare a casa mia. È meglio che ci prendiamo una pausa…

 

 

– Tu non vai da nessuna parte!!!

 

– Ah no? E chi me lo impedisce?

 

– Io te lo impedisco… mi dici che cazzo ti prende stavolta?
Che è successo, cosa avrò mai fatto???

 

Ramon stranamente non si agita e continua a tirar fuori roba dall’armadio.

– Lasciami perdere, che è meglio.

 

pa' abito grigioPa’ è talmente esterrefatta da rimanere immobile sulla soglia della stanza.

 

Cla’ – Neanche per sogno, tu mo’ parli!

 

Ramon – Non c’è niente da dire.

 

(sbalordito) – Ah! Pensi di cavartela così?

 

 

Cla’ fa per avvicinarsi e ostacolarlo nelle azioni

 

– Ciccio, aria! Non sono in vena…

 

– Non capisco, proprio non capisco!
Ti sei bevuto il cervello, non c’è altra spiegazione…

 

Ramon chiude il borsone e lo mette per terra.

A quel punto Pa’ si avvicina e interviene

 

– Ramon però scusa…

 

guanti da licantropo– Zitta tu, con te facciamo i conti dopo…

 

(incredula) – Pure con me ce l’hai?

 

Ramon li fissa con odio.

(sibilante) – Mi avete mentito… dovevate andare insieme al centro commerciale per i wallpaper… e invece lui si è incontrato là con Tatoo per pomiciare… e tu l’hai coperto, come fai sempre quando si tratta di lui…

 

Pa’ (alterata) – Ma quando mai???
Stai dando i numeri Ramon…

 

Cla’ scuote la testa, di colpo crede di aver capito a cosa Ramon si riferisce.

 

Pa’ – Guarda che siamo andati io e lui, da soli, a prendere i wallpaper, se vuoi te li faccio vedere… anzi c’ho ancora lo scontrino nella borsa (fa per cercarlo).

 

Cla’ – Pa’ ho capito dove vuole arrivare… Ti ricordi quando abbiamo incrociato Thomas?

 

– E allora?

centro commerciale Roma est
– Qualcuno ci avrà visti insieme fuori dal negozio e lo ha detto a Ramon.

 

– Complimenti, hai fatto due più due finalmente.

 

– Non ricordo neanche più cosa può averti dato fastidio… un bacio a Tatoo, una stretta di mano? Mi ha messo una mano dove non doveva? Non credo proprio, davanti a tutti…

 

 

(Ramon, sibilante) – Ti ha guardato come uno che ti ama, perché lui ti ama e va dicendo in giro che tornerà con te.

 

– Ma chi t’ha detto una simile stronzata?

 

– Stefano, l’aiuto regista. Ieri, sul set.

 

(urlando) – E tu gli credi? Credi a lui che è un perfetto estraneo, e non credi a me? 

 Ma ti rendi minimamente conto di come sono stato tutta ieri e stanotte?

 cipollone

 

Cla’ si siede sul bordo del letto, sembra quasi sul punto di mettersi a piangere.

 

 

Solo allora Ramon si rende conto della piega che ha preso la situazione.

– Mi dispiace, non volevo farti preoccupare.

 

 

– No? e allora per quale cazzo di motivo ti sei dileguato ed eri irrintracciabile?

 

Ramon rimane in silenzio.

Sa di essere lui ora a dover dare spiegazioni, e si vergogna come un ladro.

 

Cla’ intuisce e riprende il controllo.

– Dove sei stato?

 

 

Ramon appare esitante.

 

– Te lo ripeto. DOVE SEI STATO?

 

– In giro con Bobby.

 

– E poi?

 

 

(a denti stretti) – A casa sua.

 

bobby– Hai ‘dormito’ da lui?

 

 

Ramon lo guarda come un bambino che l’ha fatta grossa.

 

Cla’ lo incalza
– Che avete fatto?

 

Ramon non ha il coraggio di parlare e si siede sulla sponda del letto.

 

– Quello che penso io?

 

Cla’ e Pa’ restano muti in attesa.

 

 

Ramon – Peggio…

 

– Che ci può essere di peggio?

 

Tenendo la testa bassa

Mi ha tirato via la cioccolata di dosso… anche là…

 

 

– E per questo volevi andartene, non perché eri arrabbiato con me?

 

L’espressione di Ramon cambia di colpo

 

– Mi vergogno di quello che ho fatto. E mi dispiace.
Ho pensato che tu non mi avresti più… hai capito.

 

Cla’ sospira, prende a fissare il pavimento. Poi si volta.

 

– Che gli facciamo, Pa’?

 

 

– Io gli farei una ceretta a caldo, sulla pancia, tanto per gradire…

 

Ramon abbassa lo sguardo, sa che se lo meriterebbe.

 

 

Cla’ – Io invece… vieni qua imbecille.

 

 

Ramon si alza e si va a mettere tutto mogio accanto a Cla’.

 

Cla’ gli dà un paio di buffetti sulle guance, poi lo spinge giù e lo sovrasta col suo corpo.

Incurante della presenza di Pa’ fa scivolare le sue mani dappertutto, come a riprendere il contatto e possesso del corpo di Ramon.

 

 

 

– Beh raga’, ci vediamo!

 

Senza neanche sollevare lo sguardo

 

Cla’ – Passi più tardi, Pa’?

 

 

(gongolante e allusiva) – Noooo, ci sentiamo domani…

 

 

E finalmente Pa’ sulle scale poté tirare un sospiro di sollievo.

scale al nomentano

 

 

 

(Dall’inviato Farina 00)

 

 


(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)

 

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