A come amici degli amici
L’assessora della “città in movimento” della giunta Raggi (città in movimento Roma? Ma quando mai!) ha assunto la dottoressa Alessandra Manzin, con stipendio più che onorevole. Una signora, la Manzin, con “doti e competenze specifiche nel campo del diritto amministrativo”. Sicuramente sarà vero ma non penso le abbia nociuto il particolare di essere collaboratrice di un parlamentare grillino e fidanzata con un pezzo grosso della Casaleggio Associati, assistente a sua volta di uno dei leader del movimento.
Ora vorrei capire come mai tanti italiani, più del 25% secondo i sondaggi credono nei 5 stelle, un movimento, loro non vogliono essere chiamati partito, che aveva come unico programma di andare contro la vecchia politica e i suoi metodi. Al contrario gli indagati amministratori grillini superano di gran lunga in percentuale quelli degli altri partiti.
Quella della Manzin potrebbe essere una normale storia democristiana di 40 anni fa.
B come Boldrini
Su un profilo FB collegato ai 5 stelle è apparsa una precisa accusa alla Boldrini.
“Vuole più migranti in Italia perché sua sorella lavora in un centro di accoglienza per migranti.”
Naturalmente questa sorella che lavora in un centro migranti non esiste.
Non conoscono la vergogna!
B come bufala
“Gli italiani imparino a fare sacrifici e la smettano di lamentarsi.”
Frase attribuita a Gentiloni e mai detta dallo stesso.
A poche ore dall’insediamento dell’esecutivo di Paolo Gentiloni è diventata virale la prima bufala sul nuovo governo. A lanciarla, pochi minuti dopo il giuramento dei ministri, il sito satirico ‘Libero Giornale’. La bufala ha iniziato ad essere condivisa sulle bacheche di utenti e gruppi Facebook fino ad arrivare alle 14mila condivisioni. In tanti sui social la reputano come vera anche se in diversi condividono e avvertono trattarsi di fake news.
B come buona sanità
Per la prima volta al mondo alle Molinette-Città della Salute di Torino è stato trapiantato un rene al posto della milza. La tecnica, innovativa e rivoluzionaria, è stata utilizzata su una bimba di 6 anni in dialisi dalla nascita per una rara anomalia dello sviluppo del rene, associata a una malformazione dei vasi sanguigni e addominali, che le impediva di bere e di urinare. L’asportazione della milza ha permesso l’impianto del rene, altrimenti impossibile, sui vasi splenici della stessa milza.
C come compagni
Xi Jinping, presidente cinese ha deciso di dire qualcosa di sinistra, cioè quello che non è mai riuscito a D’Alema.
“Compagni: torniamo a chiamarci “compagni”. Addio “sir”, “miss” o “mister”. Per non parlare, orrore, di “boss”. Da oggi siamo ancora una volta tutti compagni, cioè tongzhi.”
Peccato che da quasi trent’anni quella parola in Cina vuol dire omosessuale, lesbica, transgender. O meglio: tongzhi vuol dire ancora “compagno” nel senso politico che tutti conosciamo. Però sono appunto quasi trent’anni che tongzhi spuntava ormai soltanto nei comunicati che la gente normale non legge praticamente più.
C come compleanno
“1 dicembre 2013, 1 dicembre 2016 Happy Birthday transenna”. È lo striscione lasciato da un fiorentino in piazza Pitti, nel centro della città, sulla transenna che delimita un marciapiede rotto. Un ostacolo, con relativi segnali, che per i residenti dell’Oltrarno è lì ormai da tre anni. Tanto che gli abitanti hanno deciso di festeggiarne il compleanno.
I fiorentini sono impagabili.
E come elemosina
Alcuni comuni hanno deciso di comminare multe salatissime ai pericolosi individui che fanno l’elemosina.
E noi che pensavamo di acquisire un merito anche laico non solo cristiano facendo l’elemosina. Quando vado a Firenze io ho persino la mia mendicante preferita, quando arrivo ci abbracciamo e ci chiediamo notizie sulla nostra famiglia.
Questo millennio è peggio dell’altro, voglio ritornare a quello prima.
F come forconi
Mi è duro, ma devo farlo, esprimere la mia solidarietà a un ex parlamentare di FI, Osvaldo Napoli, aggredito dai cosiddetti “forconi” in piazza a Montecitorio.
Volevano fosse arrestato perché “onorevole abusivo”.
A parte che il Napoli onorevole non è più da tempo, vi rendete conto della demenza e della pericolosità di tali iniziative.
Ci mancavano pure i forconi.
Aspettiamo l’arrivo degli “zombie”. Ma quelli forse ci sono già, vero D’Alema?
L come Lapo Elkann
Meno male che Lapo ci aiuta a ridere ogni tanto con le cose che combina.
Pero se non fosse chi è, le notizie su di lui non verrebbero a conoscenza di milioni di persone.
Verrebbe quasi da dire: “Povero Lapo.” Ma non ce la sentiamo.
Alla prossima, Lapo.
M come maestra
È ufficiale: l’insegnante può rimproverare un alunno esortandolo a fare i compiti a casa in maniera autonoma, senza l’aiuto di mamma e papà. Quella che sembra una palese ovvietà non è sembrata tale ai genitori di uno scolaro della maestra Giuseppina Pianu, portata davanti al giudice per aver “maltrattato il bambino” che frequentava al momento della denuncia la scuola elementare di Uta, un paesino in provincia di Cagliari con oltre ottomila e 500 abitanti. I genitori dell’alunno hanno accusato la maestra, rea di averlo rimproverato per la mancanza di autonomia nello svolgere i compiti a casa, di “abuso di mezzi di correzione”. Ma lo scorso 14 novembre il giudice monocratico Andrea Deidda del tribunale di Cagliari l’ha assolta.
La vicenda risale al 2010 e l’assoluzione non era affatto scontata. Perché – scrive l’Ansa – dopo il dibattimento, il pubblico ministero Rossana Allieri, al termine della requisitoria, aveva sollecitato 6 mesi di reclusione per la maestra sarda che è stata difesa dagli avvocati Patrizio Roversi e Antonella Sotgiu.
Sono più sfacciati i genitori che hanno denunziato la maestra mentre il torto era loro o più demente il pubblico ministero?
M come Mein Kampf
Ci sono dieci classi in Italia che, richieste di esprimere il loro libro preferito, hanno messo nella lista dei primi dieci “Mein Kampf”, l’opera scritta da Adolf Hitler in carcere, poi diventata la pietra angolare del nazismo tedesco. Alcune classi l’hanno indicata al primo posto.
Confortante…
M come matite copiative
Il cantante Piero Pelù, che ha fatto campagna per il No al referendum costituzionale, ha pubblicato su Facebook un post per denunciare il fatto che la matita con cui ha votato al suo seggio non era indelebile. Come fa a saperlo? Semplice: prima di votare, il cantante ha tracciato un segno su un foglietto e ha provato a cancellarlo con una normale gomma, scoprendo che la croce spariva. Ne nasce l’allarme rimbalzato sui social: le matite non sono indelebili. Peccato che Piero Pelù non sappia come funziona una matita copiativa.
La matita copiativa è utilizzata per legge in tutte le elezioni che si svolgono in Italia (articolo 16 della legge 6 febbraio 1948, n.29). Le matite copiative non sono indelebili nel senso che intendiamo comunemente: il tratto può essere rimosso da un foglio ma solo per abrasione, data la composizione della matita (un impasto di coloranti sintetici basici con talco, gomma adragante e aggiunta di stearati e oleati). La gomma, quindi, è normale che funzioni e funzionerebbe anche cancellando il tratto sulla scheda elettorale. La matita copiativa, però, è fatta per far sì che il segno, anche se parzialmente rimosso, rimanga visibile comunque a occhio nudo (e la cosa divertente è che si può vedere anche nella foto diffusa da Piero Pelù). Cancellando il segno con una gomma, però, la carta della scheda elettorale si rovina, rendendo nullo il voto.
O come oro
Ha approfittato di un momento di distrazione degli agenti, e si è caricato un secchio pieno d’oro, camminando indisturbato per le strade di New York. La polizia lo sta cercando dopo aver acquisito e diffuso video e foto delle telecamere di sorveglianza. Un uomo, vestito in verde, ruba il prezioso bottino del valore di oltre 1,6 milioni di dollari, dal retro di un furgone incustodito. E se lo porta via senza che nessuno se ne accorga.
Certo non bisogna rubare, ma questo uomo in verde è un grande.
P come passaggio
Non ci credo!
Una consigliera dei 5 stelle di Bologna incassa 6 euro per aver dato un passaggio da Bologna a Rimini. E aveva già un rimborso spese per questo viaggio dal comune. Ma anche se non avesse avuto il rimborso è assurdo che abbia voluto i 6 euro.
R come Rivera Gianni
Rivera ha dichiarato che quando giocava lui non c’erano calciatori omosessuali.
C’erano, c’erano Gianni, ma evidentemente non venivano a dirlo a te.
S come Salvini
Salvini fermato brevemente dalla polizia russa per uno striscione a sostegno del NO srotolato sulla Piazza Rossa a Mosca.
Bravo, facciamoci conoscere anche all’estero! Ma lui smentisce l’intervento della polizia, non il suo gesto cretino.
Poi elogia Mosca: “È una città in cui tutti rispettano le regole, non ci sono mendicanti, i lavavetri sono una categoria non pervenuta, non c’è una cartaccia per terra”.
Bravo, trasloca là.
Le spese per il trasloco facciamo una colletta e te le paghiamo noi.
S come scambisti
Marito e moglie si incontrano nella stanza di un centro di scambisti. Non era certo la persona che la signora, che era venuta con il suo amante, si aspettava di vedere entrare e anche il marito non è stato molto contento. Perché pagare per qualcosa che si è fatto gratis centinaia di volte?
Seguita rissa, denunzie reciproche e denunzia del centro per danneggiamenti dei mobili.
V come vecchietta vivace
Una signora di Brescia di 87 anni ha dichiarato di essere stata stuprata da un vicino romeno di 32 anni.
I carabinieri hanno trovato nel letto tracce di liquido seminale e il romeno è finito in prigione per un mese.
Dopo un mese, rapida la giustizia italiana, hanno scoperto che il DNA non corrispondeva. La signora aveva denunziato il romeno che le stava sulle palle (oddio… si può dire sulle palle? È una donna…), ma prima aveva scopato con un altro inquilino di 69 anni.
Certo a quell’età non la metteranno in carcere, ma almeno dovrebbero punirla con il divieto di rapporti sessuali per almeno sei mesi. Sicuramente lei non la prenderebbe bene.
V come violenza sessuale
Ad Alessandria condannata per violenza sessuale madre che “ruba” il fidanzato di 18 anni alla figlia.
Tre anni e quattro mesi di reclusione per una donna che all’epoca dei fatti aveva il doppio dell’età del ragazzo con cui ebbe una relazione.
E la sana concorrenza che fine ha fatto?
Esagerati! Tre anni e 4 mesi sono tanti.
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