Gamy Moore

Nata in un’epoca remota e imprecisata, (i maligni osserverebbero agli albori del Novecento), perciò ‘antica’, fin da giovane frequenta cattive compagnie, il Lonfo, il Murchio ed il Muponzio, e personaggi di dubbio gusto o di natura ambigua, quali la famigerata Dama di Picche, sua consorella in vane imprese di satira nostrana.
Amica delle nuvole, come direbbe il Dallara, crescendo non migliora, passando, stavolta in buona compagnia, dalla reverie al terrore classico con necrofilia, fino all’orrore cosmico.
Abbandonati i territori dell’ignoto, dopo una sordida sortita in atmosfere cyberpunk, ripiomba sulla terra, strattonando Woody Allen e incamminandosi nel difficile sentiero dell’avvolgimento di bobine.
Non di rado partecipa ad aspre contese mucolitiche in presunti versanti letterari.
E dire che il suo sogno di bambina era fare il domatore di felini da salotto.
Nel tempo si circonda di esemplari d’ogni razza, Birmani, Turchi e Coon del Maine; sovente non disdegna domestici europei.
Ora vive sragionando di film e di categorie, incatenata a un maxischermo 3D ed altre protesi telematiche che le impediscono (ahinoi) qualunque altro genere di proficua attività.

 

Nata in un’epoca remota e imprecisata (i maligni osserverebbero agli albori del Novecento), perciò ‘antica’, fin da giovane frequenta cattive compagnie, il Lonfo, il Murchio ed il Muponzio, e personaggi di dubbio gusto o di natura ambigua, quali la famigerata Dama di Picche, sua consorella in vane imprese di satira nostrana.

Amica delle nuvole, come direbbe il Dallara, crescendo non migliora, passando, stavolta in buona compagnia, dalla reverie al terrore classico con necrofilia, fino all’orrore cosmico.

Abbandonati i territori dell’ignoto, dopo una sordida sortita in atmosfere cyberpunk, ripiomba sulla terra, strattonando Woody Allen e incamminandosi nel difficile sentiero dell’avvolgimento di bobine.

Non di rado partecipa ad aspre contese mucolitiche in presunti versanti letterari.

E dire che il suo sogno di bambina era fare il domatore di felini da salotto.

Nel tempo si circonda di esemplari d’ogni razza, Birmani, Turchi e Coon del Maine; sovente non disdegna domestici europei.

Ora vive sragionando di film e di categorie, incatenata a un maxischermo 3D ed altre protesi telematiche che le impediscono (ahinoi) qualunque altro genere di proficua attività.


Paola Cimmino – Gamy Moore

 

Proprio perché “costretta” a essere seria, qui di seguito un estratto del suo curriculum:

 

Già nota al pubblico di rete con gli pseudonimi di Gamy Moore, DdP e Paulette Verlaine, Paola Cimmino (1961) dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere consegue il Diploma di Dottore di Ricerca in Teoria del Linguaggio e Scienze dei Segni presso l’Università degli Studi di Bari, frequentando dal 1998 in poi corsi di Sceneggiatura.

Pugliese di nascita, romana di adozione, esordisce al cinema come sceneggiatrice nel 2004 con Bell’epokèr, regia di Nico Cirasola. La pellicola ha ottenuto il Premio Presidente della Repubblica nella 57^ edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno (2004).

Autrice e sceneggiatrice anche di serie web – fra le quali Private life di Ramon & DdP, pubblicata su Amazon in dieci volumi, XI in progress – dal 2010 riveste il ruolo di direttore della rivista online LetterMagazine. Numerose le sue pubblicazioni, fra saggi, articoli (al momento oltre 300), romanzi e racconti. Sperimentatrice e amante delle commistioni, passa con disinvoltura da un genere all’altro. È presente nell’antologia 365 Racconti horror per un anno, Delos Books, 2011. Del 2014 il volumetto di poesie goliardiche Rime e rimacce di due ragazzacce, Youcanprint.

Debutta nella stagione 2015-16 come autrice teatrale con lo spettacolo Una seconda possibilità, tratto dal suo omonimo racconto. Regia di Francesco Sala.

Del 2016 il romanzo Josè L’Amour, cofirmato con Giuseppe Vera, disponibile in versione italiana e inglese su Amazon.

Nell’agosto 2017 vince il I Premio (Sezione Giornalismo) nella II Edizione di ArgenPic Premio Letterario-Giornalistico “Scrivere Piccante”, ed è presente nella relativa antologia.

Pubblica nello stesso periodo per NeP Edizioni, il romanzo fantasy L’amore è uno zerowatt (forse…) col quale nell’ottobre 2017 vince il Premio Speciale “Scrivere Donna” nella III edizione del Premio Letterario Internazionale Amarganta (cerimonia di premiazione il 25 novembre a Rieti).

Finalista al Premio G.G. Belli (XXIX Edizione – esiti e cerimonia di premiazione il 15 dicembre 2017).

Finalista nella 2ˆ edizione del concorso “Va in scena lo scrittore” organizzato dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) per la sezione Poesia, con il testo Ahi! Cimiteri.

Finalista al Premio Nazionale di Letteratura e Arti Visive Umoristiche “Umberto Domina” (VI edizione).

Nell’agosto 2018 vince il II Premio (Sezione Giornalismo) nella III Edizione di ArgenPic Premio Letterario-Giornalistico “Scrivere Piccante”, ed è presente nella relativa antologia.

Menzione d’onore per il racconto “Via Egidio Galbani 42” nel Premio Letterario Nazionale Emozioni 2018 (testo presente nella relativa antologia).

Nota per il suo impegno civile in favore delle categorie più deboli e per la vocazione animalista e ambientalista, è presente sui principali social network.

 

 

 

Cura la rubrica: Gamy’s Room

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