Alfabeto minimo n.45

 

berlu e la giustizia 

 

B come Berlusconi

Quando devo scrivere su Berlusconi sono combattuto da due sentimenti. Il fastidio di doverlo fare ancora, quanto pagherei per levarmelo finalmente dalle palle! e la gratitudine: lui e i suoi ministri  hanno dato per tanti anni abbondante materia per i miei articoli.

Comunque ho capito che i suoi seguaci, quelli rimasti, non sono migliori di lui. Dopo 20 anni non possono più avere l’alibi di essere disinformati dalle televisioni. Non parliamo poi dei suoi politici, in testa Bondi che parla di guerra civile… e Brunetta farà il tappo di cannone?

Questi parlamentari non hanno ritegno, del resto sono loro che hanno eletto a larga maggioranza Ruby come nipote di Mubarak.

Parliamoci chiaro: il vostro Silvio non è stato condannato in tre gradi di giudizio per le sue opinioni politiche, è stato condannato per evasione fiscale. 

Quindi è un ladro, un tipo di ladro dei più odiosi, peggio di quelli che entrano in banca con una pistola. Perché  ruba  tanti milioni allo Stato, quindi ai poveri cristi che dallo Stato si vedono negati i servizi. 

Che schifo.

 

B come ancora Berlusconi

Come detto prima il Pdl tende a presentare Silviuccio loro come un perseguitato per le sue idee politiche, magari come un nuovo, per fare un nome a caso, Mazzini.

Ma qualcuno se lo ricorda chi è Berlusconi? Cioè un tizio venuto dal nulla che ha cominciato a fondare il suo impero versando ingenti somme in contanti, somme di cui si è sempre rifiutato di spiegare la provenienza. 

Nel ’79 la Guardia di Finanza si occupa di una sua società per irregolarità tributarie, guarda che caso. Sarebbe bene approfondire e ce ne sarebbero i motivi, ma l’ufficiale della GdF addetto all’inchiesta, il maggiore Massimo Maria Berruti chiude l’ispezione in meno di un mese, nonostante le anomalie finanziarie riscontrate e archivia tutto con una relazione rose e fiori. Poi, il 12 marzo 1980, quattro mesi dopo, si dimette dalle Fiamme Gialle. Dopo qualche mese Berruti inizia a lavorare per il gruppo Fininvest, guarda ancora che caso.

Nel 1980 Berlusconi rischia di ritrovarsi un’altra volta la Finanza in casa. Allarmatissimo, scrive una lettera al santo protettore Bettino Craxi, leader del Psi: “Caro Bettino, come ti ho accennato verbalmente, Radio Fante ha annunciato che dopo la visita a Torino, Guffanti e Cabassi, la Polizia tributaria si interesserà a me… Ti ringrazio per quello che crederai sia giusto fare” (lettera pubblicata dal fotografo di Craxi, Umberto Cicconi, in Segreti e misfatti, Roma 2005). Anche quella volta le Fiamme Gialle si tengono alla larga dal Biscione. 

Nel 1989 l’avvocato Mills, consulente Fininvest da alcuni anni, costituisce per conto del gruppo Berlusconi la All Iberian e decine di altre società offshore. Nasce così il “Comparto B” della Fininvest, “very discrete”, cioè occulto e in gran parte mai dichiarato nei bilanci consolidati, alimentato perlopiù dalla Silvio Berlusconi Finanziaria S.A. (società lussemburghese regolarmente registrata a bilancio), ma anche da denaro proveniente dal Cavaliere in persona (in contanti, tramite “spalloni” che lo portano da Milano oltre il confine elvetico). Sul conto svizzero All Iberian transitano in nerosoldi in fuga in sei anni mille miliardi di lire. A che servono questi soldi? Non potendo, per la legge Mammì, detenere piú del 10% di Telepiú, Berlusconi  finanzia occultamente le teste di legno che rilevano le sue quote eccedenti. Acquista per 456 miliardi il capitale di Telecinco, la tv spagnola, di cui per la legge antitrust di Madrid non potrebbe controllare più del 25%. Gira 16 miliardi a Previti, in parte per pagarlo in nero in parte perché versi tangenti a giudici romani come Squillante e Vittorio Metta (autore della sentenza comprata che nel 1990 scippa la Mondadori a De Benedetti per regalarla alla Fininvest). Scala di nascosto i gruppi Rinascente, Standa e Mondadori in barba alla normativa Consob.

E soprattutto, tramite alcune offshore, intermedia l’acquisto di film dalle major di Hollywood facendone lievitare i costi per 368 milioni di dollari e dunque abbattendo gli utili di Mediaset per tutti gli anni 90, consentendo al gruppo di pagare meno imposte e al beneficiario dei conti esterni, cioè a se stesso, di accumulare una fortuna extrabilancio ed esentasse. Nel 1989 il responsabile servizi fiscali della Fininvest, Salvatore Sciascia, altro ex finanziere passato alla corte del Cavaliere, si libera di una verifica fiscale a Videotime (la società Fininvest che racchiude Canale5, Rete4 e Italia1) versando ai finanzieri una tangente di 100 milioni di lire. Lo stesso fa nel 1991 con 130 milioni scuciti per ammorbidire un’ispezione a Mondadori. E poi nel 1992 con altri 100 milioni per una visita delle Fiamme Gialle a Mediolanum. E ancora nel 1994 con 50 milioni perché i finanzieri chiudano un occhio, o possibilmente due, durante un blitz disposto dalla Procura di Roma e dal Garante per l’editoria sulla reale proprietà di Telepiù: che, se dovesse risultare ancora in mano a Berlusconi tramite i soliti prestanome (così com’è nella realtà), porterebbe all’immediata revoca delle concessioni per Canale5, Rete4 e Italia1. Ma anche quella volta i finanzieri corrotti se ne vanno con gli occhi bendati.

Nel ’94, appena un sottufficiale confessa a Di Pietro di aver ricevuto parte di una tangente Fininvest, esplode lo scandalo Fiamme Sporche, che in poche settimane porta all’arresto di un centinaio di finanzieri corrotti e all’incriminazione di oltre 500 imprenditori e manager corruttori (il Gotha dell’imprenditoria milanese). Confessano quasi tutti. Tranne uno: Silvio B., che non può ammettere nulla perché è appena divenuto presidente del Consiglio. Sciascia dice che ha fatto tutto per ordine di Paolo Berlusconi, Silvio non c’entra nulla, naturalmente come non c’entrava nulla nella corruzione del giudice Squillante da parte di Cesare Previti per la sentenza sul caso Mondadori. Gli interessi erano tutti suoi, ma lui in quegli anni si trovava in vacanza sul pianeta Berlusconion.

Ma le tangenti c’erano, e quello che il gruppo Berlusconi ha da nascondere alla Guardia di Finanza è più che evidente. Lo dimostra la miriade di processi nati da quei fondi neri negli anni 90, quando i giudici e i finanzieri corrotti iniziano a scarseggiare. Non potendoli neutralizzare a monte a suon di mazzette, B. li cancella a valle con una raffica di leggi ad personam: falso in bilancio, condoni fiscali ed ex Cirielli. Risultato: 2 processi fulminati perché il reato non c’è più, cancellato dall’imputato (All Iberian-2 e Sme-2) e 8 caduti in prescrizione. L’ultimo, per il semplice decorrere del tempo, sulla divulgazione dell’intercettazione della telefonata segreta e rubata tra Fassino e Consorte. Gli altri 7: corruzione del giudice Metta per la sentenza Mondadori e caso All Iberian-1 per i 23 miliardi a Craxi (prescritti grazie alle attenuanti generiche); falsi in bilancio Fininvest anni 90; altri falsi in bilancio per i 1550 miliardi di lire di fondi neri sottratti al consolidato col sistema All Iberian; fondi neri nel passaggio del calciatore Lentini dal Torino al Milan; corruzione giudiziaria del teste Mills (prescritti grazie all’ex Cirielli); appropriazioni indebite e i falsi in bilancio e la gran parte delle frodi fiscali sui diritti Mediaset (prescritti grazie al combinato disposto della legge sul falso in bilancio e all’ex Cirielli). Fanno 9 processi aboliti per legge. Aggiungete pure qualche prescrizione dei termini e shakerate. Il resto, caso Ruby compreso e compravendita dei senatori, è storia recente.

(tratto da Il Fatto Quotidiano del 7 agosto 2013)

 

B come Briatore

Briatore chiama in diretta TV la Santanchè: “Non voterò mai Renzi, era una provocazione.”

Meno male. Per Renzi.

 

C come Casaleggio

Casaleggio ha dichiarato che se il M5S si accorderà col Pd, lui lascerà il movimento. Secondo me a tanta gente del movimento potrebbe sembrare una ragione valida per accordarsi con il Pd. Così se lo levano dalle palle.

 

E come Epifani

Epifani deplora e si meraviglia del fatto che Berlusconi rompe il patto con gli italiani. Come se Berlusconi fosse una persona affidabile, magari un vero statista.

Ma stiamo scherzando? Dove è stato Epifani negli ultimi 20 anni? Su Marte? 

 

F come Fassina

Fassina dice che capisce le ragioni degli evasori fiscali. E le ragioni di noi che le tasse le paghiamo tutte nel Pd le capisce qualcuno?

Bravi dirigenti del Pd! Continuiamo a farci del male.

 

G come Gasparri

Feroce duello tra Scanzi e Gasparri nel programma “in Onda” su La7. Volano insulti, ma Scanzi esagera:”Lei è il Brad Pitt del centrodestra!”

Brad querelalo subito!

 

M come Marino

Il solito casino. Il Pdl chiede il permesso di fare un palco sotto palazzo Grazioli per ospitare l’adunata oceanica pro Berlusconi. Ma lo chiede solo tre ore prima dell’evento e nella domanda sbaglia la data dell’evento stesso, poi monta lo stesso il palco e divelle alcuni segnali stradali. Il giorno dopo li ripristina ma in modo sbagliato. E secondo Cicchitto lo scemo sarebbe il sindaco Marino?

 

P come papa Francesco

Papa Francesco ha detto in Brasile: “Chi sono io per giudicare un gay?”

Che finalmente qualcosa stia cambiando in Vaticano?

 

S come Santanchè

Ma la Santanchè le ferie non le fa mai? È sempre qua a concedere interviste oppure a farneticare in TV.

 

S come sciacalli

Sciroppo ‘miracoloso’ a malati terminali. Due indagati, truffate decine di famiglie. 

L’inchiesta è partita dopo la denuncia del fratello di una donna deceduta che aveva assunto il prodotto. L’unguento conteneva vitamina A e olio di oliva ma costava dai 5 ai 15mila euro a confezione. Era commercializzato attraverso Internet.

Altro che indagati, come vorrei che fossero chiusi in carcere e fosse buttata via la chiave.

 

sesso in autoS come sesso in auto

Un concessionario cinese di automobili ha preparato per invogliare i clienti un catalogo delle posizioni per fare sesso nelle automobili che vende. Praticamente un Kamasutra automobilistico. Secondo me non serviva, il tipo cinese vende automobili di lusso grandi e spaziose. 

Ero bravo io che lo facevo in 500 o in quattro in una 600 con una coperta per fare da divisorio tra le due coppie.

 

S come sms

Bere alla guida o guidare ubriachi non è più la prima causa di incidente tra gli adolescenti americani. Una ricerca del Cohen Children’s Medical Center di New York rivela che inviare messaggi col telefonino uccide molto di più. 

 

T come Tonini

È morto a 99 anni il cardinale Ersilio Tonini. 

Aveva commentato con Biagi i 10 comandamenti in TV e aveva criticato l’editto bulgaro di Berlusconi.

Nel 1969 fu nominato vescovo di Macerata e Tolentino, da Paolo VI. In questa veste ha attuato un’importante riforma agraria, cedendo le terre ai contadini. Nel 1975, da arcivescovo di Ravenna, decide di lasciare l’appartamento della diocesi a un gruppo di tossicodipendenti. 

È morto serenamente non aveva nessuna malattia, Dio lo aveva premiato. Ci mancherà.

 

U come Uruguay

In Uruguay primo sì di un ramo del Parlamento alla legalizzazione della coltivazione della marijuana. La legge non mira a legalizzare la droga, ma a regolare e controllare la produzione e la distribuzione per il consumo personale o per fini terapeutici. 

Buona notizia, legge sensata.

 

 ferie

 

 

 

 

 

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