D come datagade
Mentre in Germania si incazzano molto per essere stati intercettati dagli americani, invece in Italia i governanti presenti e passati sperano di essere stati intercettati dagli americani.
Il caso contrario sarebbe l’esempio lampante che non contiamo una benedetta minchia.
E come Europa
“Ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea perché voglio capire che fine ha fatto il cane di Monti”. Lo annuncia ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24, l’eurodeputato del Pdl Sergio Silvestris che, nella sua interrogazione, chiede alla Commissione di “adottare misure per garantire il miglior benessere del cucciolo”.
Che cane di deputato!
Ci facciamo riconoscere anche all’estero.
E come evasori
Vi ricordate il condono fiscale tombale del 2002 di Berlusconi e Tremonti? A undici anni dall’approvazione – si scopre che i “condonati” hanno pensato bene di non pagare tutto il dovuto. Secondo un documento della Corte dei Conti al 10 settembre di quest’anno mancano all’appello la bellezza di 3 miliardi e mezzo di euro circa.
Secondo la magistratura contabile, il gettito complessivo per sanare definitivamente ogni irregolarità su Irpef, Irpeg, addizionali regionali, Ilor e quant’altro al dicembre 2002 doveva essere complessivamente di 26 miliardi: non si tratta di una previsione, ma del calcolo di quanto dovuto da chi ha aderito al condono ricevendo in cambio benefici come un sostanzioso sconto sulle tasse non pagate e la cancellazione di eventuali reati fiscali. Peccato che poi parecchi abbiano deciso di non pagare tutto, cioè di evadere sull’evaso. D’altronde la legge demenziale pareva scritta apposta per farlo: il condono, infatti, si considerava completato dopo aver pagato la prima rata. Di più: a chi sceglieva di rateizzare non si chiedeva alcuna fideiussione sul rimanente debito con l’erario.
Risultato: se uno dopo la prima rata non pagava più, partiva la solita catena per la riscossione coatta tra Agenzia delle Entrate ed Equitalia; il tizio però nel frattempo non poteva essere accusato per i reati eventualmente commessi né gli si potevano applicare le multe cancellate dal condono.
F come faccia tosta di “cosa nostra”
Processo per associazione mafiosa. Viene processato Rosario Pio Cattafi, avvocato di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), uomo di estrema destra, già vicino a Ordine Nuovo, legato ai servizi segreti, fiduciario del padrino catanese Nitto Santapaola e dei tanti affari di Cosa nostra a Milano.
Il legale del Centro Pio La Torre, parte civile nel processo, Ettore Barcellona, non è in aula. Si fa avanti allora un altro legale. Non uno qualunque, ma Alessandro Cattafi, figlio del boss imputato. L’avvocato, che nel processo difende un altro imputato, si presenta come difensore del Centro Pio La Torre, dopo aver ricevuto una delega in bianco da un assistente dell’avvocato Barcellona.
Meno male che il giudice non è stato al gioco.
G come gas
Distrutti gli stabilimenti per produrre gas letali in Siria.
Il governo ha tenuto fede alle promesse.
I come infibulazione
Più di 125 milioni di bambine e donne in 29 paesi africani e mediorientali hanno subito una qualche forma di mutilazione genitale.
Altre 30 milioni rischiano di esserne vittima nei prossimi 10 anni.
L come lavoro
I 76 lavoratori del laboratorio Mimex di Catania, o almeno una parte di loro, si lamentano di essere pagati per non fare niente. In teoria dovrebbero lavorare a un progetto pagato 3 mesi fa con 3 milioni di euro di soldi pubblici. Ma nessuno gli ha ancora detto che cosa fare.
Consolatevi lavoratori del Mimex. In Italia ci sono 6 milioni di italiani disoccupati che vorrebbero essere al vostro posto.
M come Marina
Berlusconi ha detto che forse sarà possibile convincere la figlia Marina a essere il nuovo premier del Pdl quando lui non potrà presentarsi.
È una farsa.
Non sappiamo come la pensa Marina, ma è certo che a Silvio per potersi fidare non sono rimasti che i figli. Almeno fino a ora.
N come nemesi
Nemesi per la casa da 30 milioni voluta dal vescovo Tebartz-van Elst, quello con manie di grandezza: sarà a disposizione di indigenti e rifugiati.
Il vescovado di Limburg, in Germania, quello il cui restauro è costato oltre 30 milioni di euro, potrebbe trasformarsi in un alloggio per rifugiati, o in una mensa per i poveri.
Si è anche pensato a una biblioteca per i preti, un ospizio religioso, un asilo, un punto d’incontro per i giovani. C’è poi l’ipotesi di ospitare famiglie di rifugiati o si potrebbe destinare la casa ai senza tetto e ai bisognosi della città.
In questo modo almeno il tavolo da 25mila euro del vescovo non resterebbe inutilizzato.
P come project financing
Ho trovato su un giornale un piccolo trafiletto di quelli che i comuni devono mettere per legge quando fanno un bando per dei lavori. Riguardava il comune di Nizza Sicilia in provincia di Messina. A quanto ho capito leggendo si parla dell’ampliamento del cimitero. Ma come inizio le teste gloriose degli amministratori hanno spiegato che si tratta di un project financing. Ora vorrei sapere 3 cose:
- Che cosa cazzo è un project financing?
- Perché le nostre gloriose teste di cavolo usano un termine inglese per un comune italiano e per dei lavori in Italia?
- Che termine si usava al posto di project financing quando tutti o quasi gli italiani non erano diventati completamente idioti, scordando la proprio lingua senza averne (ne sono sicuro) mai imparato un’altra?
S come stuoino
Beppe Grillo contro Fabio Fazio: “È uno stuoino del Pd meno l!”
Potrebbe anche essere ma se si voleva portare un esempio di stuoino televisivo e di esagerati guadagni (e i 400 milioni che ai tuoi tempi pigliavi per essere ospite a Sanremo Beppe te li sei scordati?) non era molto più appropriato citare Vespa e il suo rapporto con Berlusconi?
La verità è che a Grillo di mandare Berlusconi a riposarsi non gliene frega niente.
Si assomigliano in troppe cose, partito personale, nessuno spazio per il dissenso, soldi (certo molto più quelli di Berlusconi), tanti insulti a chi non la pensa come lui (certo molto più quelli di Grillo).
Come linguaggio intanto Grillo si rifà alla Lega: “Ci fermeranno solo i carri armati.”
Esagerato. E come la Lega ha preso una bella batosta nelle elezioni in Trentino.
T come trasparenza
Invocano la trasparenza per tutti salvo poi non tenerne conto per se stessi. Stiamo parlando dei parlamentari M5s (una parte, non tutta ovviamente) che secondo quanto riporta il Fatto non ha la benché minima intenzione di rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi. Finora su 156 eletti tra Camera e Senato solo 72 lo ha fatto. E sia chiaro non è obbligatorio, la legge prevede che il dovere di comunicazione su questi temi possa essere solo carteceo, ma dal 2010 è possibile (facoltativamente) pubblicare on line il proprio 730.
Ad oggi – scrive il Fatto – un eletto Cinque stelle su due si è ben guardato dal firmare quell’ok.
- Alfabeto minimo n.61 - 2 Gennaio 2017
- Alfabeto minimo n.60 - 21 Novembre 2016
- Alfabeto minimo n.59 - 31 Ottobre 2016
hahah almeno mi sono fatta 3 risate!Questo alfabeto sarebbe da portare nelle scuole!
Grande Giovanni!