Il popolo italiano è un popolo tradizionalista.
Certo negli ultimi cinquanta anni ho visto cambiare molte cose, molti usi e molti costumi, ma lentamente e, di solito, seguendo con qualche anno di ritardo gli usi e costumi degli USA. Il che, per la verità, non depone molto bene.
Ma una sola cosa è rimasta immutata fino a poco tempo fa.
Le ferie della politica.
Che io ricordi, nei miei troppi anni, mai nessun uomo politico nel mese di agosto ha mai rilasciato alcuna dichiarazione. E noi poveracci ci potevamo illudere per un mese che, buoni o cattivi che fossero, a seconda delle nostre preferenze politiche (se ne avevamo), gli uomini politici non esistessero più o perlomeno, più realisticamente, avessero momentaneamente smesso di dire le solite cavolate.
E i giornali erano liberi di occuparsi di ondate di caldo e improvvise alluvioni, di ingorghi all’andata e di mega ingorghi al ritorno delle vacanze, o più giustamente di quello che succede nel mondo, perché nel mondo, come diceva mio zio Camillo, buonanima, di cose ne succedono e tanta gente sta male e muore senza un trafiletto nei nostri quotidiani, di solito impegnati negli altri mesi a dire che cosa l’onorevole Tizio, capo indiscusso di un partito che rappresenta ben il 2,7%, aveva risposto all’onorevole Caio, leader di minoranza di un partito di poco maggiore.
Ma quest’anno questa meravigliosa tregua è finita e non credo proprio che gli italiani, tradizionalisti come sono, abbiano gradito.
Le prime pagine sono ogni giorno per le dichiarazioni del nostro capo di governo, le dichiarazioni dell’onorevole Bossi, capo della Lega, e le reazioni dei finiani e dell’opposizione alle dichiarazioni dell’onorevole Berlusconi.
A Bossi non gli risponde mai nessuno, tanto ormai tutti hanno capito che, chiunque lui decida di insultare durante la sagra della polenta a Pirlia Padana di Sotto, il suo vero scopo è andare subito alle elezioni per fottere i voti al suo carissimo amico Berlusconi.
È chiaro comunque che tutto nasce dalle dichiarazioni di Berlusconi e degli uomini che gli sono più vicini (a proposito come mai non ci sono mai le dichiarazioni dello psichiatra di Berlusconi? Non mi dite che non ce l’ha. Non ci credo.). Se loro non dicessero niente, gli altri non avrebbero niente da replicare.
Eppure Berlusconi come capo del governo ce lo abbiamo da quaranta anni (o almeno così tanti sembrano alla gente come me) e mai in agosto aveva rotto i marroni degli uomini e delle donne italiane (certo, anche le donne hanno i marroni, non lo sapevate?).
Quindi, cosa è successo di differente quest’anno dagli anni passati?
È successo che gli altri anni Berlusconi si faceva le sue meritate ferie in Sardegna, lontano da sua moglie, e circondato dalle sue amiche, dalle sue giovani amiche (pensateci un momento, avete mai visto Berlusconi in compagnia di una sua coetanea, magari una bella signora? A noi invece succede spesso di uscire con donne della nostra età, quasi sempre nostra moglie. Del resto le altre mica ci vogliono!).
Poi dopo il casino che è successo con le escort, con relativo sputtanamento, ormai pure uno ardito come Berlusconi ci deve andare piano nelle sue frequentazioni. Quindi con chi si vede? Con gente come il ministro Bondi o come il ministro La Russa.
E, diciamolo chiaramente, chi mai al mondo passerebbe volentieri le ferie con tipi come Bondi e La Russa? Certamente neanche le loro mogli, che, ogni volta che se li vedono per casa, dicono loro:
“Caro, perché non vai a vedere come sta il povero Silvio?”
La conclusione di tutto questo è che il povero Silvio, non potendo passare le ferie d’agosto come al suo solito, per evitare di fare la fine del ragazzino ripescato con le mani nella marmellata (e nella similitudine le mani c’entrano, ma la marmellata no), ha deciso di rinunziare alle ferie e quindi fa il suo solito lavoro: insulta gli avversari e spara alla Costituzione della Repubblica Italiana.
Allora io propongo per il bene di tutti gli italiani, Bossi escluso, che il popolo italiano si scordi dello scandalo delle escort e lasci libero Silvio di farsi le vacanze che preferisce.
Insomma, voltiamoci tutti dall’altra parte e facciamoci i fatti nostri e non quelli del cavaliere Berlusconi, anche se è il capo del nostro governo.
In poche parole: ARRIDATEGLI LE ESCORT.
Tanto le paga lui mica le paghiamo noi… o no?
Dopo la legge sulla Mondadori mica siamo tanto sicuri di chi paga.
Ma, per favore, ridategliele lo stesso.
Editor: Benedetta Volonté
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Caro Raffaele, che dire, ormai comincio a pensare che sia immortale! Non so proprio cosa augurarmi, mi sembra che qualunque cosa i nostri ormai tartassati marroni non hanno scampo!
Potrei anche essere d’accordo, se non fosse che poi diventano ministre.
Per cui si curi bondi e larussa, così li vediamo di meno noi.
Oltretutto gli abusi lo potrebbero portare dove molti di noi desiderano che vada
E la natura faccia il suo corso