Ormai ci siamo rassegnati.
Presto le intercettazioni diventeranno illegali e non potranno più essere pubblicate.
Però prima che la legge-bavaglio venga approvata vogliamo toglierci la soddisfazione di pubblicare una intercettazione davvero straordinaria.
Una intercettazione che viene dal futuro e per giunta da un luogo dove mai si era riuscito a registrare alcunché.
La registrazione è stata possibile grazie a un marchingegno inventato dal nostro amico Gigi il postino.
Gigi è un inventore straordinario ma preferisce fare il postino, perché secondo lui un posto fisso lo fa sentire più tranquillo.
Quella che vi presentiamo è una registrazione di un colloquio che si svolge in Paradiso… sì, in Paradiso nell’anno domini 2040.
San Pietro – Vostra Infinità mi deve scusare se la disturbo, ma abbiamo un problema.
Padreterno – E figurati se tu, Pietro, non hai un problema… e naturalmente il problema te lo devo risolvere io! Di cosa si tratta, stavolta?
San Pietro – È un problema del pianeta Terra, Vostra Immensità. Hanno fatto un nuovo santo.
Padreterno – Sai, Pietro, comincio a pensare di essere stato troppo indulgente con te a darti il posto che ti ho dato, dopo che hai rinnegato tre volte mio figlio. Ricordami che nel nuovo catechismo dobbiamo dare meno importanza al perdono.
Dove sta il problema? Sulla Terra di nuovi santi ne fanno tanti.
San Pietro – Sì, ma questo santo per noi è un po’ imbarazzante.
Padreterno – Vabbè, lo dicevi pure di Padre Pio, ma poi hai visto che successo di marketing? Come si chiama questo santo nuovo?
San Pietro – San Silvio Berlusconi.
Padreterno – Silvioberlusconi? Che nome strano per un santo!
San Pietro – Non tutto attaccato, Vostra Onnipotenza, Silvio nome, Berlusconi cognome.
Padreterno – E da quando in qua i santi si portano dietro il cognome nel calendario? Posso capire vergine, posso capire martire…
San Pietro – Il fatto è che lo hanno chiamato così perché prima di morire, prevedendo che lo avrebbero fatto santo, ha lasciato detto che voleva pure il cognome per non essere confuso con un San Silvio qualunque.
Padreterno – Sapeva che lo avrebbero fatto santo? Quindi aveva il dono della preveggenza… interessante. E quali altri doni aveva?
San Pietro – Secondo la commissione del Vaticano che ha curato la santificazione faceva pure i Miracoli.
Padreterno – Era un prete? Un monaco? Un missionario?
San Pietro – No, vostra Incommensurabilità, era un Re.
Padreterno – Va bene che ho tanto da fare, visto che tu non mi sei di grande aiuto, e non posso ricordarmi tutto. Ma io una dinastia reale di Berlusconi non me la ricordo. E stai sicuro che con un nome buffo come quello me la ricorderei.
San Pietro – Vostra Lungimiranza, in realtà Re lo è diventato solo nel 2015, prima suonava il piano sulle navi da crociera, poi è diventato un palazzinaro, poi Padrone e Signore supremo della Televisione, poi Presidente del Consiglio, dopo Presidente della Repubblica e infine Re.
Adesso regna suo figlio Piersilvio.
Padreterno – Caspita, doveva essere in gamba, per avere così tante promozioni. E che miracoli faceva?
San Pietro – Secondo la commissione del Vaticano, di cui le parlavo prima, presieduta dal Cardinale Bondi, miracoli ne faceva tanti. Riusciva a fare avere delle visioni alla maggioranza del popolo italiano, facendo apparire rosa tutto quello che era grigio o addirittura nero…
Padreterno – Cambiare i colori… questa ancora non la sapevo… ci debbo provare pure io…
San Pietro – E non solo questo, Vostra Infallibilità. Era riuscito a creare un nuovo tipo di leggi, le leggi ad personam, che come dice il nome servivano solo a lui e nello stesso tempo a convincere tutti che lo faceva nell’interesse della sua Nazione.
A creare era molto bravo, i comuni mortali prima di citare una statistica devono fare un sondaggio. Lui le sue statistiche le creava saltando il sondaggio, pensi che risparmio di soldi, visto che ogni giorno ne creava una nuova.
Ma il suo più grande miracolo lo esercitò su un suo alleato, un certo Gianfranco Fini, un ex fascista.
Padreterno – Lo ha guarito da qualche malattia mortale?
San Pietro – No, questo tipo di miracoli non li faceva, anche se sembra che si esercitasse molto sulla imposizione delle mani, ma solo con le giovani fanciulle e solo se indossavano, almeno quando si presentavano a lui, un tubino nero.
No, a Fini, ha fatto un miracolo autentico. Lo ha fatto diventare comunista e leader dell’opposizione, prima che venisse decapitato per lesa Maestà.
Padreterno – Pietro, noi stiamo qua a parlare, mentre io dovrei occuparmi dello scisma avvenuto sul quarto pianeta di Sirio, ma non ho ancora capito quale è il problema. Che differenza vuoi che faccia sulla terra un San Silvioberlusconi in più?
San Pietro – Il fatto è, Vostra Onniscienza, che qua in Paradiso Silvio Berlusconi non c’è.
Padreterno – Come non c’è?
San Pietro – È all’Inferno. Ed è stato un’impresa portarcelo. Si era imboscato in Purgatorio e non voleva presentarsi davanti alla Commissione che decide la destinazione delle anime. Diceva che lui era stato eletto e non poteva essere giudicato. Ha tirato avanti per anni cercando mille scuse e ha dato del comunista a San Tommaso D’Aquino e Santa Rita da Cascia, che fanno parte della Commissione.
Padreterno – E in quale girone dell’inferno è?
San Pietro – In realtà lo spostiamo spesso, i suoi peccati sono di natura diversa e quando sta troppo in un girone cerca di fondare un partito.
Padreterno – In verità ti dico, Pietro, che stavolta hai ragione. Siamo in grosso guaio. Se lo vengono a sapere i giornali che il Vaticano fa santi quelli che sono all’Inferno… Ma i giudizi della Commissione per la destinazione delle anime sono inappellabili.
Come facciamo?
San Pietro – Vostra Grandezza, io ci ho pensato e non sono riuscito a trovare una soluzione. Allora ho pensato che sarebbe meglio affidarci a un esperto.
Padreterno – Quale esperto? Un santo Gesuita?
San Pietro – Mi spiace, vostra Imperscrutabilità, non penso che un santo Gesuita basterebbe. L’unica soluzione è convocare qua in Paradiso San Silvio Berlusconi e pregarlo di trovare una soluzione. Quando si tratta di trovare una soluzione che vada bene a se stesso, nessun Santo Gesuita lo batte.
Padreterno – Mi pare un po’ azzardata come soluzione. E se poi una volta qua non riusciamo a contenerlo?
Io al mio posto di lavoro ci tengo.
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Fonte: centomovimenti.com
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