Con tutto quello che sta succedendo in Italia il problema delle televisioni e dei giornali è l’inizio della kermesse di Sanremo. Ma se avrebbe un senso parlare di canzoni se non altro per allietarci la vita, di certo non ne ha il carrozzone mediatico costruito attorno alla presunta rivalità tra Belen Coroniguez ed Elisabetta Cloonalys.
Le due subrettucole che per par condicio (almeno sul palco dell’Ariston… sai com’è!) sono una straniera e l’altra italiana, ovviamente presenti più per il “peso” dei propri partners di farsa conosciuti grazie a continui e ripetuti colpi di… fortuna, sembrerebbe siano ai ferri corti.
Come ogni anno quando a calcare il palco di Sanremo sono le due bonone (che poi andrebbero viste senza calcestruzzo) ci si inventa la diatriba e quest’anno, ovviamente, non poteva fare eccezione. Del resto la kermesse che ormai con il talento ha poco a che vedere (ci sono o artisti con il polmone d’acciaio o prodotti da reality) si regge soprattutto sul gossip.
Chi meglio di loro, quindi, poteva occupare le pagine dei rotocalchi e suscitare quel grottesco interesse che sembra accompagnare questi giorni?
E chissà che qualcuno non guardi Sanremo proprio per vedere loro due che, già me le immagino, saranno osannate come dee anche se di meriti (scusate la mia diffidenza) non credo ce ne saranno molti.
Intanto pare che la Cloonalys sia adirata a causa dello scarso impegno della Coroniguez troppo presa dal trucco della suocera nei camerini di “Kalispera” prima che la signora incontri con il pargolo di famiglia, Fabrizio Corona (non la birra eh!), il poco di parte Alfonso Signorini.
Elisabetta si dice stia lavorando sodo tra canti, balli e lettura del copione perché per dire “dirige l’orchestra il maestro Vessicchio (tanto lui c’è di certo) canta Roberto Vecchioni”, ci vuole molto, ma molto studio.
A parte questo, voci di corridoio darebbero Belen in dolce attesa.
Vi immaginate un coronino in giro per gli studi tv?
Che tenerezza, l’orgoglio di mamma e papà.
A dirla tutta la notizia per me è farlocca come si dice di questi tempi, anche perché la soave argentina è stata avvistata avvinghiata a un pacchetto di sigarette e dubito che, persino lei, in stato interessante possa dedicarsi alla pipa.
Ma torniamo al fatto che oscura tutti i fatti: Belen ed Elisabetta, due donne contro. Ed io nel frattempo mi emoziono davanti all’Arena condotta da Giletti che con il suo boccolo sempre più spampinato si contende la palma della trasmissione dell’anno con il tg4 di Emilio Fido. Massimo il Gilettun, infatti, dedica da settimane spazio al festival che ancora deve iniziare e già ce le ha sfracassate, ma soprattutto alle belle lavanderine troppo superbe persino per partecipare alla presentazione ufficiale della kermesse. Cip e Ciop, infatti, hanno disertato la prima facendo innervosire non poco i giornalisti che già gongolavano all’idea di chiedere loro se i baldi compagni di merenda le avrebbero accompagnate all’Ariston.
Che domanda innovativa e interessante!
Ma in tutto questo, credetemi, oltre alla violenza mediatica alla quale siamo sottoposti (passi su Rai Uno e ci sono loro, vai su Canale 5 e ci sono sempre loro) la cosa che più mi irrita è l’atteggiamento apparentemente remissivo del ragazzo di Monghidoro. Gianni Morandi (non me ne voglia la mia mamma che a suon di cantarle mi ha fatto imparare a memoria tutte le sue canzoni… pensa tu!) si è palesemente venduto al sistema.
Quando fu scelto per la conduzione, invece, fui tutt’altro che scettica. Pensavo potesse essere una buona alternativa, a ogni modo un’alternativa quantomeno da valutare, ma non immaginavo tanta ipocrisia. Un cantante è già strano che conduca, ma se ciò accade può almeno evitare di far diventare la musica uno stuzzichino?
Pensavo, infatti, che Morandi avrebbe dato più peso alla musica che non al resto, ma evidentemente sbagliavo.
In chiusura direi che è davvero triste per i cantanti, giovani e non, doversi vedere scavalcare da persone senza né arte né parte e magari dover anche fare la riverenza.
Miii! E c’è pure la Tatangelo!
Speriamo non canti di suo figlio o del suo amore per papà Gigi o ancora del suo miglior amico, se no ce le frantuma dicendo che gli omosessuali fanno le fusa come i gatti.
Anna ma che fumi?
A questo punto era meglio la parodia becera di Checco Zalone nel film “Cado dalle nubi”, almeno era palesemente una cosa scherzosa. Ecco perché, mi spiace dirlo ma neanche tanto, Sanremo è morto. Sembrava che grazie a certe conduzioni eccellenti potesse riprendere l’antico splendore ma non c’è speranza. Siamo troppo italiani per non rendere un puttanaio (parola mooolto di moda ultimamente) qualsiasi cosa. E intanto l’Artista vero (in tutti i campi) resta sempre più solo, al palo come si suol dire, perché le sovvenzioni dello Stato come film di interesse culturale vanno a “Natale a Beverly Hills”!
Tutti gli altri si arrangino, ma non si arrendano perché tanto un “sorriso” lo porteranno senz’altro le due signorine glamour selezionate per allietare le notti di Corona e Clooney. Loro sì che sapranno farmi cambiare canalis…
“Si ringrazia per l’editing Valentina Salvadori”
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Io non sono mai riuscita in tutti questi anni a guardare il Festival, non so neanche io se per partito preso o per un profondo rifiuto psicologico. Una sbirciatina qua e là nei telegiornali, in qualche intervista, che però mi hanno scoraggiato del tutto. Neanche l’intervento di Benigni mi ha convinto. Gianni Morandi non avrebbe dovuto mai, secondo me, per non parlare di De Niro. Forse dovrei sentirmi gratificata dalla vittoria di Vecchioni, visto che neanche io sono più giovane, ma non mi ha entusiasmato neanche quella. Non sarebbe ora di chiudere i battenti?
Sanremo è ormai il fantasma di se stesso. Concordo con tutto l’articolo e mi spiace vedere Morandi piegato a 90° per cause di forza maggiore! (soldi?) La sua intervista alla Bellucci aveva dell’imbarazzante e così quella a Garcia… per non parlare di De Niro. Quanto alle due presenze femminili, che dire? Forse la Balen sarà anche più bravina della Cagnalis ma ci vuole davvero poco a sculettare e sorridere come se si avesse la paresi facciale 24 ore al giorno. Senza considerare che ormai stà tizia è come il prezzemolo: ma non c’erano altre in Italia al posto suo? Sinceramente, a casa mia, anche la bellezza è come il pesce: dopo tre giorni puzza.
Concordo su tutto a parte un piccolo particolare… Premetto che il Festival lo vedo solo se obbligata (cioè a tavola mentre ceno perchè i miei lo guardano) perchè, a parte l’edizione condotta da Bonolis e Laurenti, non c’è mai stato nessuno tra conduttori e vallette che mi abbia ispirato granchè… Quel poco che ho visto quest’anno mi ha fatto giungere alla conclusione che forse la Rodriguez se la stia cavando meglio della Canalis, nonostante sia straniera è molto più sciolta, oserei dire che non è la classica bella che quando apre bocca ti fa cadere le braccia… Penso di averla un pò rivalutata… Potrebbe anche diventarmi simpatica! 🙂