“Dona svegliati! Dai che inizia il secondo tempo!”
Dona apre gli occhi, mi fa un sorriso di circostanza e poi poggia la testa sulla mia spalla per continuare nel suo sonnellino; e pensare che Alvin Superstar 2 lo voleva vedere proprio lei!
Ma come darle torto? Io l’ho visto tutto – sebbene a fatica ho tenuto gli occhi aperti – non per piacere, ma per il desiderio di sapere se fosse veramente così banale dall’inizio alla fine.
Dona è una mia amica, la settimana scorsa mi ha invitato ad andare al cinema.
Il multisala, un po’ come tutti questi ‘centri commerciali’ della cinematografia moderna, non offre molte pellicole di qualità, inoltre quelle poche decenti le avevamo già viste tutte nei giorni precedenti. Bisognava scegliere fra Baciami ancora e il film d’animazione Alvin Superstar 2.
Dona era più propensa per il ‘divertente’ Alvin, io da galantuomo quale sono, ma forse più per curiosità, ho approvato.
Alvin Superstar 2 è il sequel dell’omonimo film del 2007 che portò per la prima volta sul grande schermo i Chipmunks, cioè le famose popstar Alvin, Simon e Theodore, che sono in realtà tre pestiferi scoiattolini.
Il loro amico e manager Dave Seville (Jason Lee), infortunatosi e bloccato in un letto d’ospedale, si vede costretto ad affidare i tre roditori canterini alla zia Jackie. Ma guarda caso la cara zia, su una sedia a rotelle, ‘accidentalmente’ si fa un’intera rampa di scale e così esce di scena pure lei; la responsabilità del simpatico terzetto ricadrà sull’imbranato nipote Toby (Zachary Levi) il cui unico interesse è giocare ai videogame.
Le tre superstar (in verità l’unica star è Alvin) si troveranno a dover frequentare il liceo, dove diventeranno il facile bersaglio di un gruppo di ragazzotti con gli ormoni impazziti, i quali, infastiditi dalla popolarità del trio fra le ragazze, gliene faranno passare di tutti colori, provocando le legittime ritorsioni, tanto esilaranti quanto prevedibili, di Alvin e compagnia.
Intanto l’immancabile cattivone, l’avido e mellifluo Ian Hawk (David Cross), ex-manager dei nostri protagonisti, ormai caduto in disgrazia, ha scovato i cloni in gonnella di Alvin e amici, le talentuose Chipettes, che sfrutterà per risalire la china e per surclassare la popolarità degli odiati Chipmunks.
L’occasione per l’incontro-scontro tra i due gruppi di simpatici roditori si presenterà per la ‘provvidenziale’ competizione musicale tra licei, con un ghiotto premio di 25.000 dollari, a cui Alvin e i suoi parteciperanno su richiesta della preside, fan sfegatata delle tre piccole popstar, per salvare le ore di musica del proprio liceo.
Naturalmente in principio le due band di scoiattolini saranno in competizione, ma come in ogni prevedibile favola la natura e gli eventi faranno il loro corso, e alla fine i Chipmunks e le Chipettes, oltre a farsi gli occhi dolci, diventeranno un’unica e travolgente band acclamata a gran voce dal pubblico.
Siete ancora svegli?
Vi avevo avvertito che la storia era piuttosto soporifera, Dona insegna!
Mettiamola così, almeno potete ringraziarmi per avervi fatto risparmiare non pochi denari evitando di dormire scomodamente in una poltrona, invece che al calduccio nel vostro letto.
E pensate che questa pellicola, nella classifica della settimana scorsa, si trova al 4° posto tra i film più visti, mentre il film La prima cosa bella è al 6° posto, ma come siamo ridotti!
Già Alvin Superstar (2007) aveva ottenuto un ottimo risultato al botteghino e successivamente nella vendita del DVD. La colonna sonora ha addirittura vinto il disco di platino! Se la colonna sonora del primo episodio è come quella del secondo, beh non è altro che una canzoncina eseguita in sorcio falsetto, meglio le canzoni dello Zecchino d’oro!
In ogni caso pare che al pubblico il film sia piaciuto, un vero successo, anche se a me al massimo è sembrato solo un bel sul-cesso!
La storia è banale, fin dall’inizio imbocca senza vergogna la via di una pochezza narrativa che non ha pari, e la superficialità dei temi trattati è veramente imbarazzante.
Penso che il successo di siffatto film sia il prodotto di una sapiente campagna pubblicitaria e null’altro.
In realtà l’unica cosa apprezzabile di questa pellicola sono gli ottimi effetti speciali. La parte in computer grafica (le animazioni degli scoiattoli) risulta integrarsi perfettamente e in modo molto realistico con l’interpretazione e l’azione degli attori reali, ciò grazie a un sapiente uso del live action/CGI.
Credo che questo potrebbe essere l’unico motivo per vedere un lungometraggio così mediocre, ma se non siete dei patiti degli effetti speciali, o addetti ai lavori interessati a tale aspetto, allora potete tranquillamente evitare di perdere tempo e quattrini per andare al cinema a vedere Alvin Superstar 2.
Se poi vostro figlio/a, nipote o piccola canaglia che si aggira in famiglia, vi rompe l’anima per vedere Alvin – presumendo che non possa avere più di 5 o 6 anni per volerlo vedere – vi consiglio di distrarlo/a con la favola dei Tre porcellini, che di certo è più entusiasmante e ricca di significato di questo piccolo film d’animazione.
Oh cavoli, ho scordato la povera Dona addormentata al cinema, speriamo non se la prenda troppo!
Alvin Superstar 2
(Alvin and the Chipmunks: The Squeakquel)
Regia: Betty Thomas
Paese: USA, 2009
Genere: Animazione, Commedia, Family
Trailer Alvin Superstar 2
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La cosa migliore sarebbe suggerire di ritrovare in una videoteca i cartoni animati di Alvin.
Quelli sì, che erano forti!
Ma i più giovani non li hanno visti, purtroppo!
Cara Carla, sono pienamente d'accordo con te. Spesso le grandi case di produzione cinematografiche possono investire molti denari per sfornare prodotti da botteghino, ma per far ciò si concentrano soprattutto sugli effetti speciali scordandosi totalmente della trama che, in questo caso, è più povera della versione cartone animato da 30 minuti del passato!