di Elisa Scaringi
Il nuovo film di Jean-Pierre Jeunet, presentato alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Alice nella città, non delude affatto le aspettative. Dopo Il favoloso mondo di Amélie, questa pellicola esilarante, adatta non solo ai bambini ma anche agli adulti che cercano ancora la fantasia. Il protagonista è un bambino, un piccolo genio di dieci anni, che affronta, in solitudine, un viaggio attraverso gli Stati Uniti per ritirare il prestigioso premio Baird dell’Istituto Smithsonian (ogni anno assegnato allo scienziato dell’anno), per la sua invenzione del moto perpetuo. Si tratta di un vero e proprio film di formazione, dove il viaggio è soprattutto un cammino interiore che conduce agli affetti familiari.
Il protagonista, nella strepitosa interpretazione di Kyle Catlett, segue inizialmente il proprio istinto geniale (incompreso a chi gli sta vicino), per poi scoprirsi, comunque, un bambino di dieci anni, dai sentimenti infantili. Dopo la perdita del fratello gemello, Layton, T.S. inizia il suo viaggio, fantastico e nello stesso tempo realissimo, attraverso luoghi esteriori che lo aiutano a risolvere e guarire i propri luoghi interiori, feriti.
Il film, trasposizione cinematografica del romanzo Le mappe dei miei sogni (The Selected Works of T.S. Spivet) di Reif Larsen, uscito nel 2013 nei cinema di Francia, ha già incassato 5.633.054 dollari, a fronte dei 35 spesi per la sua realizzazione.
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