Abbiate pazienza. Oramai lo sapete già: il Cinema in estate non dorme, riposa. In fondo, sono soltanto quattro settimane di ferie. Tutti hanno diritto a tirare il fiato almeno un po’.
E’ vero che improvvisamente, sul più bello, lui sparisce senza dire nulla, senza lasciare un biglietto. Del resto, è fatto così, stargli addosso non servirebbe: alla minima distrazione, lui ne approfitterebbe per sparire ugualmente. Dunque, tanto vale lasciargli lo spazio di cui necessita e aspettarne con pazienza il ritorno.
Ma voi, almeno, durante le vacanze non siete soli. Sì, perché lui, il Cinema, ha lasciato tanti sostituti.
Funziona così: avete una necessità urgente? Una voglia irrefrenabile di Cinema? Non riuscite a prendere sonno senza il vostro film preferito? Siete in ferie anche voi, ma il vostro genere preferito è partito per le vacanze e, quindi, non lo potete incontrare?
Ebbene, lui ha pensato anche a questo e ha inventato la parodia di se stesso. Così, mentre aspettate di rivederlo in grande spolvero nella nuova stagione, potete ridere e scherzare con le parodie dei film, alcune delle quali particolarmente demenziali, che vi ricondurranno comunque al vostro amato film. Così, ugualmente, vi ricorderete di lui.
Esempi? Perché no? Eccone alcuni:
Guerre Stellari (1977), di George Lucas:
Darth Vader incute sempre una grande paura, quando entra in scena…
Balle spaziali (1987), di Mel Brooks:
…ma in fondo è solo un giocherellone
Frankenstein (1931), di James Whale:
La creatura è viva!…
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Frankenstein Junior (1974), di Mel Brooks:
…e il lupo ululalà!
300 (2007), di Zack Snyder:
Questa è Sparta!…
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3ciento – Chi l’ha duro… la vince (2008), di Jason Friedberg e Aaron Seltzer:
…Questa è blasfemia! Questa è pazzia!
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Agente 007 – Missione Goldfinger (1964), di Guy Hamilton:
L’unico e inimitabile agente al servizio segreto di Sua Maestà con la licenza al doppio zero…
Johnny English (2003), di Peter Howitt:
…e il suo alter ego, meglio conosciuto come Bean
Certo – direte voi – un sostituto è sempre un sostituto. Chi è innamorato dell’originale non tollererà mai un simile modo di scherzare. Considererà la parodia un’offesa, un insulto, una profanazione del sacro.
Per esempio, i finali. Cosa c’è di più sacro del finale di un film? Infatti, si tratta di un punto talmente controverso, che le produzioni più accorte si riservano di decidere anche in disaccordo col regista.
E invece, no. Il Cinema è gioioso, allegro, spensierato e non teme confronti. Lui tace sulle parodie e, dunque, acconsente. Perché a lui sta a cuore una cosa soltanto: voi. E per farvi stare bene è disposto a prendere in giro se stesso, a truccarsi, a mascherarsi da qualcos’altro che normalmente non è.
Braveheart – Cuore impavido (1995), di Mel Gibson
Com’è finito…
…e come avremmo voluto che finisse
Matrix Revolutions (2003), di Andy Wachowski e Larry Wachowski
Il vero finale…
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...e quello modificato
E non pensate di affrontare il termine parodia in modo serio e razionale o, peggio ancora, da intellettuali, perché lui non ci sta. Il Cinema è il compagno delle vostre fantasie e non brama altro che poterle accordare ancora, al suo ritorno.
Guerre Stellari (1977), di George Lucas
300 (2007), di Zack Snyder
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001), di Peter Jackson
Il Cinema è inganno, mistificazione, finzione. Ma adesso non parlatene male solo perché si è allontanato per qualche settimana.
In fondo, lo sapevate già prima di conoscerlo. Non vi ha mai chiesto nulla e lo avete accettato per quello che è.
Lui è tutto e il contrario di tutto. Potrete dirne bene o male, lui non cambierà, perché gli piace vivere così.
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Ciao Emilia,
il letargo estivo è una tradizione tutta italiana. Può darsi che il nostro amico si trovi, attualmente, negli Stati Uniti e che torni presto con interessanti novità.
Intanto, ti consiglio di iscriverti alla pagina di facebook:
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una specie di “dietro le quinte” di questa rubrica, con informazioni sulle prossime uscite, trailer e piccole curiosità, suggeriti anche dagli iscritti.
Tutto in un tono informale a casuale, perché il dolce inganno «è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!» (Forrest Gump).
Il suo letargo è terminato!Ho fame di bei film, di storie coinvolgenti con le quali sognare, volare, soffrire e pensare…sono in fervida attesa e mi auguro che le aspettative non vengano tradite da sceneggiature e produzioni banali ma dai grandi incassi. Sento che qualcosa di buono stà per arrivare…non sono sorda, lo giuro!