Il senso della vita (parte II) – Quel mostro di mia suocera

Che accade se per fortuna si incappa in un Principe Azzurro che più Azzurro non si può, ma figlio unico di madre attempata eppur piacente, ricca, terribilmente snob e con uno stuolo di vili adulatori? Nulla, se sei una come lei, le tieni testa; se sei una povera mortale, allora sì, son seri guai a rendere pane per focaccia. Perché è guerra, non nello stile sopraffino della marchesa di Stephen Frears, ma in quello di una volgare donnicciuola che se le inventa tutte pur di vincere. Per ottenere poi quale trofeo, l’infelicità del disgraziato Principe? Per forza si è costrette a rinsavire, da ambo le parti in guerra, e scendere a una resa senza condizioni o a un degno compromesso.

Questo è ciò che accade in Quel mostro di mia suocera, commediola pic indolor, in cui la presenza del maschio (il promesso sposo) è pressoché superflua, essendo fulcro dell’azione la lotta fra due primedonne, più che decise a non mollar lo scettro.

Buona soprattutto la prova della Fonda, suocera elegante e charmant in stile vecchia Hollywood.

Storia prevedibile e assai meno spassosa di Ti presento i miei, da utilizzare per una serata scanzonata e priva di pretese, con scaramucce stigmatizzate qua e là da qualche battuta più felice. Ma d’altro canto non vogliamo ammettere che le diatribe tra suocera e futura nuora non sono sempre alquanto stupide? Non si poteva dunque rimediare un capolavoro…

E poiché anche qui il finale ripropone lo stucchevole visser tutti felici e contenti, mi toccherà sfatare o deprezzare questo mito, e proporre una ricetta collaudata contro le suocere invasive prima e dopo il matrimonio.

Decalogo di una brigatista della privacy

  1. Scegliere un uomo che sia orfano, in alternativa aspettare che lo diventi;
  2. non entrare mai, o il meno possibile, in contatto con i futuri suoceri;
  3. trovare ogni scusa possibile per evitare occasioni di incontro/stazionamento fuori da luoghi pubblici;
  4. limitare al massimo i contatti telefonici, onorando unicamente ricorrenze, compleanni e feste comandate; convincere, anzi fare in modo, con metodi opportuni (suadenti) che anche il vostro partner limiti i contatti telefonici extra ad una percentuale (da voi) accettabile;
  5. non legare con altri membri della famiglia del futuro sposo, onde evitare contatti, seppure indiretti, con il resto della sua tribù (una sciagura tira l’altra…);
  6. abituare i suoceri alla vostra assenza, e a quella del futuro sposo, in ogni tempo e luogo;
  7. farsi vivi solo in occasione di funerali, così che si pensi che portate sfiga;
  8. mettere a dieta il vostro partner per togliere a mammina il piacere di cucinare per lui;
  9. se ciò non basta, passare alla maniere forti: cambiare luogo di residenza; sposarsi a sorpresa in un comune diverso da quello abituale, meglio ancora se all’estero coi soli testimoni, senza amici né parenti;
  10. se tutto ciò ancora non basta, cambiare decisamente partner.

 

C’è comunque un rimedio infallibile per tenere alla larga da casa vostra l’amata suocera.

Spruzzate, nei luoghi ove ella ha da poco soggiornato, dosi massicce di acido solfidrico in bomboletta spray. L’aroma orripilante (all’uovo sodo) la indurrà a credere di essere affetta da un fastidioso disturbo, che voi non mancherete di farle notare.

 

 

 

 

PS
Che dite, si è capito che mio marito non è figlio unico, e mia suocera non può dirsi affascinante?…


httpv://www.youtube.com/watch?v=U5z2KZK76dk

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Quel mostro di mia suocera, Usa, 2005, regia di Robert Luketic

Gamy Moore
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5 Replies to “Il senso della vita (parte II) – Quel mostro di mia suocera”

  1. Un avviso alle donne che hanno figli maschi: diventeremo suocere anche noi un giorno!

  2. condivido soprattutto il nr 10 del tuo decalogo: meglio cambiar uomo se la suocera é cosí invadente… direi che salterei tutti gli altri tentativi che sono un dispendio di energia senza garanzia di risultato, se il cordone ombelicale che lega madre a figlio non é stato a tempo debito reciso ;=)

  3. Purtoppo all'inizio,quando si è innamorati,non ci si accorge di cosa può comportare mantenere i contatti con la suocera,anzi le vogliamo bene.E' la madre del nostro amato,ma con il passare del tempo,avviene l'invasione di campo e,siccome l'amore è eterno finchè dura,(se dura) ecco che il mostro comincia a svelarsi o forse si era già svelato,ma noi,accecati d'amore,non ce ne accorgevamo.Io ho messo in atto i punti 3-4-6.Sono stati sufficienti.Ciao Gamy.

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