Ridateci Benito!

Ladies and Gentlemen,
e quel giorno è infine arrivato…
Fa qui (ahinoi!) la sua prima sortita una nuova collaboratrice, il cui nome è tutto un programma, Dama di Picche.
Pronunciare il suo nome mi fa già accapponar la pelle. Mi ha fatto giurare, col sangue, che non l’avrei tradita… e io che l’amicizia stimo sacra, a costo della vita mai e poi mai rivelerò…

Ma siccome siam tra noi, posso dir che la donzella è uno Scorpione, e mantiene intatta all’occorrenza la sua essenza velenosa.

Copia (dice lei) ‘mal riuscita’ di una nota star hollywoodiana, nessuno (tranne me) l’ha mai vista in giro in abiti borghesi, o alla luce del sole.

La leggenda vuole che… abbia battuto all’asta la sua vena letteraria, sappia abilmente mescolar le carte introducendo falsi e doppioni (rigorosamente d’autore) nonché assi dalla manica.

Si vocifera altresì che abbia avuto numerosi amanti e che nessuno abbia mai potuto riportare indiscrezioni in quanto tutti morti prematuramente o inspiegabilmente.

All’uopo è vivamente consigliato non sostar nei suoi paraggi, né incrociare lo sguardo ammaliatore volto a disorientar la preda; ma se si è andati oltre… meglio cercarsi un santo all’aldilà!

Ed ora le sue credenziali

Pacche, Pecche, Picche (qui si gioca “a Dama”)
Rubrica impudica di una bella f..a

Velenosa, urticante, sovversiva, voce fuori dal coro, il suo obiettivo è qui lamentarsi, deprecare, sbeffeggiare, darle di santa ragione a chiunque, capitandole a tiro, non le garbi.

Affido all’etere, ma no, alla rete! il suo motto:

La Dama di Picche non perdona
ti sgama, ti spia, ti seziona,
ti chiede ‘come stai, qual buon vento…’
per impartirti l’estremo sacramento.

Questi dunque i suoi primi strali

RIDATECI  BENITO! – di Dama di Picche

Sarà la rutilante e spesso ipocrita atmosfera natalizia, sarà la straordinaria pochezza che governa la politica, sarà l’aggrovigliarsi degli eventi e dei nostri intestini di fronte a quello che non va…
sarà la salamella che svetta incontrastata sui banconi dei nostri mercati e che trionfava, un tempo, sui banchi delle scuole d’ogni colore e rango… sigh!

questo e altro ci muovono a rimpiangere i variopinti marasmi allucinati di un narratore d’eccezione, l’ineguagliato Benito Jacovitti, che da lassù ci guarda e se la ride…
Perché ora più che mai vorremmo ridere, di tutto, che dico… sganasciarci dalle risa…
e non vedere immobili le esequie di una democrazia ormai lisa…

—–

Lancio così nell’etere un’ode
che dentro l’intestin m’esplode:

ossa, salami, astrusi pesci e lische
venite qua, riempite case e bische

diffondete il messaggio del budello:
“la nostra vita ora è peggio di un bordello”

ridateci sorriso e ilarità
portate gli scoccianti all’aldilà

altrimenti noi, salami in pugno
a qualcun farem saltare il grugno…

Ora inneggiamo uniti
agli editori incaponiti:

fino a mo’ vi siete divertiti
coi vostri testi da rincoglioniti?

Invece senza se e senza ma
noi Benito lo rivogliamo qua!

E alla fine se la cosa non vi va
ve la vedrete coi Salami Ultrà!

(DdP)

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