Vagabondando nel web, non ricordo cosa cercassi, mi sono imbattuto in B. Traven.
Anni fa avevo letto, edito dalla Longanesi, un suo romanzo, dal quale era stato tratto il film “Il tesoro della Sierra madre“, uno dei capolavori di J. Huston.
Di Traven non rammentavo altro.
Nel ‘900 che è la civiltà dell’apparire, del mettersi sempre sotto i riflettori, è singolare e fuori del comune questo personaggio. Di lui, tranne che ha scritto alcuni notevoli romanzi, non si sa nulla, quale sia il suo vero nome, dove sia nato, dove sia vissuto.
Di certo si conoscono solo ciò che ha scritto ed i vari pseudonimi che ha usato.
Di lui ho letto una sua frase che mi ha molto colpito: “the creative person should have no other biography than his works”-“la persona creativa non dovrebbe avere altra biografia che le sue opere“
Questa frase andrebbe letta a molti dei letterati contemporanei di cui sappiamo tutto persino il numero delle minzioni notturne.
Venendo al film, molto più noto del romanzo, che, malgrado sia stato girato nel 1948, è ancora attuale e avvincente, mi piace citare che uno dei personaggi (James Cody) fu doppiato da Alberto Sordi, non dimentichiamo che Albertone diventò quello che era molti anni dopo.
Ci sono anche alcune ingenuità come quella del Borsalino di Bogey che non si stacca neanche quando gli crolla addosso mezza miniera .
Sul web ho trovato questa clip divertentissima che sintetizza in pochi minuti tutta la storia con l’accompagnamento rap di Les Claypools Mushroom Man
Gustatevela è una autentica chicca!
Raffaele Abbate (Il Macellaio)
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