La seconda parte la trovate qui
Parto sgommando. Faccio finta di averlo fatto apposta, in realtà mi è scappata la frizione.
«Come ti chiami?»
«Davide. Tu?»
«Dario.»
«Padre Dario, Don Dario, Fratello Dario?»
«Solo Dario»
La strada è sempre vuota di fronte a noi. Dietro invece si vedono un paio di fari in lontananza.
«Cos’è successo?»
Guardo Dario, che guarda fuori dal finestrino.
«Ok, non sono affari miei. Capisco»
Ancora silenzio. La macchina dietro corre parecchio. È sempre più vicina.
«A volte la vita ci chiede di correre dei rischi. Oggi è arrivata la chiamata per me.»
«Ora tutto è chiarissimo. Grazie.»
A Dario scappa ancora una risata.
«È una storia lunga Davide. Non ho le forze ora. Se dopo vorrai, e avrai il coraggio di sopportare la verità, ti sarà detta.»
«Facciamo che parcheggio davanti al convento e poi cerco un altro passaggio?»
Ora l’auto dietro è proprio a culo. Ancora un po’ e ci entra dentro. Un lampo?
Crash.
Il cristallo posteriore va in frantumi.
«CRISTO!»
«MERDA!»
«Che cazzo succede?»
«Ci sparano addosso Davide, quello succede. Premi su quel cazzo di acceleratore!»
La Beta ruggisce e scatta in avanti, a dire il vero un po’ lentamente, ma almeno si distanzia dagli inseguitori. Per poco. Quella corre, mica come questo catorcio che trema tutto.
Guardo Dario di traverso. Lui se ne accorge.
«Guarda il caso. Anche tu hai ricevuto la chiamata oggi.»
«Tu.. tu.. io.. io..»
“Candy, è poesia
Candy Candy è l’armonia
Candy è la magia
Candy Candy è simpatia”
Ora è Dario a guardarmi storto.
«È la mia ragazza.»
«Guarda che non mi sembra il momento ideale per rispondere…»
Guardo il telefonino mentre corro a tutta velocità. Potrebbe essere l’ultima volta che la sento. Schiaccio il pulsantino verde.
«Ciao Lisa»
«Ciao Davide.»
«Senti Lisa..»
«Scusami Davide. Scusami per ieri. Ero troppo arrabbiata con te.»
«Ok Lisa, va bene. Nulla da scusarsi, però…»
«No, lasciami parlare per cortesia. È difficile, e ho troppe cose da dirti. Sono stata egoista. Perdonami per piacere. Lo sai che sei tutto per me.»
Quando mi parla così, mi sciolgo tutto.
«Oh Lisa, lo sai che tu per me sei unPORCAPUTTANA!»
Uno dei due dadi esplode, e contemporaneamente sul parabrezza si forma una ragnatela attorno a un perfetto buco rotondo.
«COSA?? Che cazzo dici? Io sarei una Porca Puttana?»
«No no Lisa, no che non lo sei. Tu sei VACCATROIA!»
È partito lo specchietto dalla mia parte.
«STRONZO! Tu sei solo uno stronzo! E io che ti chiamo pure. Io che piango per te. Sai cosa ti dico? VAF –FAN-CU-LO!!!»
“tutututututu”
Guardo di nuovo il telefonino. Che sia caduta la linea?
«Hai mai provato a usare parole d’amore? Tipo “ti amo” o “sei il mio tesoro”»
«Senti, o torni a morire in silenzio oppure ti ammazzo io con il telefonino!»
Lo guardo, lui ricambia. E ridiamo. Due idioti che ridono poco prima di morire. Questo fino a quando il secondo dado esplode e una nuova ragnatela si forma vicino alla prima.
«CAZZO!»
«Il lampione. Là in fondo Davide. Quello è il passaggio a livello.»
«E quelli là in fondo sono i lampioni di un treno che viene contro.»
«O merda.»
Premo il piede destro a fondo, ma più a fondo non va. Gli inseguitori sono a non più di dieci metri dietro. Il passaggio a livello sempre più vicino. E il treno anche.
«Coraggio Dario, in un modo o nell’altro fra poco è finita!»
Sterzo secco a destra, le ruote dal lato sinistro vanno sullo sterrato, la Beta cerca di intraversarsi ma riesco a tenerla ancora. Il treno è a 20 metri. Vedo i macchinisti in piedi, sento il fischio della locomotiva. Stringo forte il volante e in testa stranamente, tra tutte le cose che ci possono essere, mi viene in mente la prof di fisica. Bel modo di morire!
Ma la Beta vola davanti al treno. Dallo specchietto vedo le ruote del treno lasciare scintille sulle rotaie. Si ferma. E blocca chi ci segue. Siamo salvi. Sono vivo.
«Bravo Davide.»
«Grazie. Ormai non ci beccano più.»
«Tanto sanno dove andiamo. Dobbiamo arrivare là prima di loro. Continua a premere sull’acceleratore.»
Merda. Ma non finisce mai questa storia?
Continua la prossima settimana
httpv://www.youtube.com/watch?v=q-e0XvZHYGA
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