Ramon fa rima con Léon…

Lettere del 29 aprile 2010


Gentili Lettori e Lettrici,

come direbbe Aldo Baglio “Non ci posso credere!”.

È mai possibile che una non si può assentare un attimo, che dico, neanche girarsi che arriva una simile menata (manata)?

Io però vi avevo avvertiti, Ramon sta messo proprio male ultimamente.
Inventarsi una panzana così astronomica (vedi la posta della settimana scorsa, qui), figurarsi!

Sarà la vecchiaia, sarà l’arteriosclerosi, sarà l’invidia per i miei successi sentimentali.
Invidia, già…

Perché si dà il caso che il cavaliere del mio incontro galante (di cui alla scorsa settimana) è stato il grande amore, NON CORRISPOSTO, di Ramon, un pezzo di ragazzo che a tenerlo stretto non ci si riesce, una specie di armadio a due ante, per un metro e ottantotto di altezza.

Taccio sul resto, altrimenti famo notte e vi accalcate all’entrata.
Ma inutile farsi strane idee, è innamorato di me, anche se io lo tengo sul filo… come lui ne posso avere a bizzeffe, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

 

Così, mentre io sperimentavo gli effetti esaltanti sulla psiche maschile dei nuovi modelli Wonderbra, quell’essere ignobile con connotati stranieri tentava invano di infangare il mio buon nome…

Pago sempre i miei fornitori, soprattutto quelli di merci speciali, godo infatti di ottima reputazione presso i migliori rivenditori di articoli per il mio sport preferito, farmi gli uomini in tutte le salse.

Vogliamo invece approfondire le dolenti note, quelle vere che riguardano il suddetto microcefalo?

Che ne dici, Ramon, se tiro fuori i panni sporchi e li laviamo in redazione, ovvero davanti a questo pubblico di stimatissimi lettori?

Credo cambieresti colore se raccontassi del wurstel party a casa mia, due anni fa (ma rido ancora…), in cui quello che doveva essere un tête-à-tête fra te e Julien si trasformò in un horror party a causa di Léon… Come si fa a cucinare nudi (con gli attributi al vento) dei grossi salcicciotti in casa d’altri (la mia, che ti avevo prestato) ignorando che vi coabita un feroce gattone, il quale giustamente, escluso dalle libagioni – e ciò che ne consegue – si incazza come una iena e ti azzanna proprio là, dove il morso coi canini non può che far MALE, di più MALISSIMO…

O preferisci che racconti di Carnevale, quando ci siamo esibite come le Kessler e abbiamo vinto insieme il primo premio, ovvero un bel maschione, che poi ho ceduto a te?
Ricordi, ci chiedevan tutti “chi è Ellen, chi Alice?”.

Se ti è cara la vita, caro Ramon, d’ora in avanti taci, o tacerai per sempre.
Altrimenti mi sentirai sibilare, come la marchesa de Le relazioni pericolose la parolina magica: WAR! cui seguirà la seconda parte de La guerra dei Roses.

E se non bastasse te la vedrai con il mio amico del cuore, sempre disponibile a darti una dimostrazione d’affetto (affettandoti).

Perché Ramon fa rima con Léon, quando meno te lo aspetti.

 

Risposta di Ramon a DdP

È così triste vedere come una signora (signora, signora… che gli anni li ha tutti) così intelligente come la Dama, invece di accettare con dignità e superare i suoi problemi con l’aiuto dei pochi veri amici che si trova attorno, invece di cercare un dialogo costruttivo, invece di arrendersi all’evidenza delle cose, ecco, è triste vederla arrancare e cercare di aggrapparsi agli specchi con quelle unghie da gattina ferita.

Questo genere di risposta/attacco purtroppo è diventato il modo comune per difendersi: accusare l’altro, rinchiudersi nel “Sono stato frainteso”, tentare di sfiduciare l’interlocutore.

Ma io sono buono e ti perdono, e sai che ti starò sempre accanto.

Ah, ultimo dettaglio: te l’ho detto mille volte che in “quei momenti” ti devi togliere gli occhiali da lettura che altrimenti vedi tutto grande il triplo, cara.

 

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Alla Sig.na o Sig.ra DdP e alla Sig.na Ramon

 

Il mio ragazzo c’ha la fissa che se dobbiamo fare sesso mi deve leccare.

Ma non al naturale, nel senso che deve cospargermi di cioccolato liquido fondente oppure di panna. Il fatto è che il cioccolato per restare liquido deve essere caldo, ma io così mi ustiono.

Non basta, vuole che non ci siano peli e quindi devo per forza depilarmi ogni due giorni.

Questa relazione sta diventando un incubo!

Possibile che gli uomini c’abbiano di queste fisse, o proprio non hanno altro a cui pensare?

Stella spenta

 

Risposta di Ramon


Carissima Stella spenta,

abbiamo affrontato già nelle passate settimane il tema delle fantasie sessuali, e qui torno a ripeterlo, devono essere assecondate. E poi, tieni conto che esistono milioni di donne che fanno i bagni di bellezza nella cioccolata e altri milioni di donne che usano lo stesso sistema per depilarsi (come la cera, insomma).

Piuttosto, come sempre, il problema è tecnico. Il professor Martunz della Libera Università di Brattberg ha studiato a lungo il problema del punto di liquefazione della cioccolata in relazione alla spalmatura su corpo depilato freddo.

Grazie ai suoi studi e a una collaborazione con la Philipps Elettrodomestici (divisione grandi impianti) è riuscito a trovare la soluzione per tutti questi guai!

Si tratta del primo depilaspalmatore con letto incorporato al mondo.

Il funzionamento è molto semplice: l’oggetto da spalmare (lui o lei) viene inserito completamente nudo da un’apertura nella parte frontale dell’attrezzatura (grande più o meno come un container). Qui, attraverso un geniale sistema a rulli conici, viene spostato nella prima zona di preriscaldamento, grazie a getti di vapore a 80 gradi in tutte le parti del corpo.

Successivamente, il corpo viene spostato nella zona depilazione: praticamente un gigantesco forno a microonde, dove grazie a una particolare frequenza, tutti i peli del corpo vengono immediatamente bruciati. Un potente aspiratore li preleva.

Per non perdere i capelli, è importante ricordarsi di indossare il comodo e pratico casco in poliuretano espanso rinforzato del peso di soli 40Kg. Ne esiste anche una versione alleggerita, ma non copre le sopracciglia.

Dopo essere passata per la zona depi, i rulli spostano il corpo sotto una cascata di ottima cioccolata svizzera sciolta. Grazie alle particolari macchine predisposte dal professor Martunz, la cioccolata non è affatto bollente, ma anzi si trova a una temperatura attorno ai 37-40°C, quindi ottima e ristoratrice. Certo, per ottenere questo la cioccolata deve essere irrorata con massicce dosi di Plutonio, ma siamo sicuri che i test condotti su 200 persone hanno provato che non esistono problemi. E certamente lo direbbero anche i tester, se fossero ancora vivi.

Infine, i rulli depositano il partner su uno speciale lettino: qui, una ventosa viene appoggiata alla testa e un supporto sagomato inserito… beh. Dipende, ma più o meno lì. In questo modo il corpo può ruotare su se stesso e il partner (appeso sopra di esso grazie a una speciale imbragatura fornita dalla Cia) leccarlo come al girarrosto.

Insomma, un must. Se ti interessa, manda un email che ti spedisco i contatti!

 

Risposta di DdP

 

Quando vai da lui, porta semplicemente una Sacher torte, c’è cioccolato, panna e dentro pure la confettura.

Spiaccicagli la torta in faccia, ne avrà da leccare, ne avrà…

 

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Gent.ma Esperta di LM


La mia ragazza non ha il punto G, l’ho cercato invano per ogni dove.

Può essere che non ce l’ha del tutto? Le risulta?

Tommaso da Genova

 

Risposta di DdP

A te manca una rotella, invece.

 

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Comunicato ufficiale: la redazione di LetterMagazine ha il suo punto G nella persona della sig.ra Gamy.

La sig.ra Gamy girerà la questione della localizzazione del punto G al noto esperto dott. Freiss.

Intanto precisa di sapere dove è localizzato il proprio.

 

Risposta di Ramon

Il Punto G di ogni donna si trova tra le pieghe del portafoglio di ogni uomo.

 

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Riceviamo e pubblichiamo

 

Cari esperti

ho affrontato il problema del lavandino col mio ragazzo.
Prima ha detto che lo preferisce perché così, se gli scappa qualcosa, è più semplice per tutti.

Ma qualcosa che? ho fatto io.

Insomma, mi fa, tu non capisci… alla fine stai a vedere che è pure colpa mia. Ha messo il broncio e mi ha mollato là sul lavandino. Per due giorni poi non ha chiamato.

Quando mi richiama chiede scusa, mi chiede se voglio andare a casa sua, che sta in vena.

Io gli chiedo dove lo vuoi fare? e lui: sul lavandino.

Allora gli ho risposto che io lo voglio fare d’ora in poi sul ponte di Brooklyn.

È rimasto male, ha detto che tutte le sue ex non avevano problemi.

Allora io ho risposto: come mai sono tutte ex?

Lui mi ha mandato a quel paese.

Sai che ti dico, ma andasse a cagare, sul cesso, però, non nel lavandino!

Stephanie

 


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