Talk Show

serial killer

Domanda: Professore, qual è secondo lei la motivazione che spinge il serial killer ad agire sempre più di frequente, visto che l’intervallo fra la nona e la decima vittima è stato di due mesi, e quello tra la decima e l’undicesima, ed ultima, appena di trentacinque giorni, mentre invece le prime nove vittime sono state uccise in cinque anni?

Risposta: Innanzitutto, bisogna chiarire quali sono le motivazioni dell’assassino.

Lui uccide per odio, per odio verso le donne.


Ma quando mai… possibile che questi cretini non abbiano notato la cura con cui rimetto a posto gli intestini delle mie… adorate?

Perché mai dovrei odiare le donne?

Ma se io ammazzo solo quelle a cui voglio bene, quelle che sono tanto speciali da meritarselo, di meritarsi il mio amore!


Ed odia le donne perché lo intimoriscono.


Intimira… intomora… intimoriranno te, stronzo di un presuntuoso!


Non riesce ad avere con loro rapporti normali…


Come non riesco ad avere rapporti normali?!

Forse che quel meraviglioso pompino, ieri sera, Pina l’ha fatto a te?

E la scopata di venerdì…?


…perché è un omosessuale latente, un omosessuale che rifiuta la sua omosessualità.


Certo, ora sono una checca come te, professore del buco del culo!


È impotente e sostituisce l’atto sessuale con l’omicidio.

Possiamo dire, anzi, che per lui è l’omicidio l’atto sessuale.

Quindi uccide per piacere, per provare piacere.


Piacere? Ma quale piacere…

Sai il piacere a sentire le urla, quando non le uccido con il primo colpo e riescono a trovare il tempo di gridare… e tutto quel sangue… io che lo odio il sangue… ed alla fine ogni volta mi sembra di essere in una macelleria… e debbo pulire… non posso lasciare tutto sporco… non posso dare di me l’idea che sono uno che lascia tutto sporco… l’ultima volta ci ho messo due ore e mezza a pulire tutto!

Piacere… io uccido per dovere, non per il mio piacere!

Le uccido per salvarle, quando non sono ancora state guastate dal mondo e dalla vita… quando non sono ancora diventate come Pina… infatti Pina non la ucciderei mai… perché dovrei uccidere Pina…? Ormai non può più essere salvata… e, inoltre, devo ammettere, anche se sono egoista a pensarla così, che al mondo ci devono essere pure le donne che fanno meravigliosi pompini… io non le posso mica salvare tutte… ed allora tanto vale…


Nello stesso tempo si sente in colpa dopo aver commesso i suoi omicidi, come un bambino dopo che commette una monelleria.

E come un bambino si aspetta, dopo la monelleria, una punizione.

Teme la punizione, ma nello stesso tempo, la vorrebbe, come se la punizione potesse cancellare le sue colpe.

Chiaramente ha avuto un’educazione religiosa piuttosto bigotta…


…mai andato in chiesa in vita mia!

Mammina era agnostica e quello stronzo di papà buddista a modo suo.


…i suoi delitti sono come confessioni dopo le quali si aspetta una penitenza che finora non è ancora arrivata.

In poche parole, uccide con più frequenza perché così aumentano le probabilità di essere scoperto.

Il nostro assassino vuole essere punito, vuole essere catturato!


Sì, per farmi l’ergastolo!

Che c’entra la frequenza dei miei… quando trovo qualcuna che deve essere salvata… che si merita di essere salvata, io faccio il mio dovere… certo non sto a guardare il calendario, prima di…

Però, su qualcosa voglio che tu abbia ragione, professore del cazzo.

Un assassinio per piacere, per una volta, lo voglio fare!

Vediamo se c’è il tuo indirizzo sull’elenco del telefono… anche per vedere che faccia faranno quei cretini della polizia quando troveranno il cadavere di un uomo… uomo… si fa per dire, secondo me, tu sei una checca, come quello stronzo che ti sta intervistando in televisione… ma dov’è andato a finire quel maledetto elenco? Se Pina non la finisce di lasciare la casa in disordine, un giorno o l’altro, la ammazzo!



Da Tutti i colori del giallo, inedito.


www.giovannimerenda.it
http://giovannimerenda.blogspot.com/



Si ringrazia per l’editing Benedetta Volontè.





Latest posts by Giovanni Merenda (see all)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *