Criminali di guerra

Usa e armi 

 

L’altro giorno in un giro di propaganda Jeb Bush ha detto che è stato Obama a creare l’Isis diminuendo la presenza militare in Medio Oriente. Una studentessa lo ha contraddetto dicendo che le colpe sono della precedente amministrazione, cioè di George W. Bush che ha invaso l’Iraq.
Jeb Bush conscio delle responsabilità del rampollo scemo della famiglia Bush non ha saputo replicare.
Non poteva, quello che ha detto la studentessa era profondamente giusto.
Se adesso il mondo sta molto peggio di quando stava già male la colpa è di double W e del suo compare Tony Blair.
George W. Bush ha saputo incasinare talmente la situazione da farci rimpiangere la guerra fredda con l’Urss che per nostra fortuna è rimasta fredda.
Naturalmente i problemi sono cominciati molto prima, subito dopo la II guerra mondiale, quando le grandi potenze non sono riuscite a rispettare in Palestina due diritti: il sacrosanto diritto di Israele di avere un proprio stato e il sacrosanto diritto dei palestinesi di non perdere la propria terra e le proprie case.
Soltanto il primo diritto è stato rispettato. Noi non sappiamo se c’era modo di risolvere la situazione. Ma in quel caso non si poteva fare di peggio di quello che le potenze occidentali hanno fatto.
E sono seguiti anni di attentati feroci e di repressioni feroci.
L’altra svolta è venuta con l’invasione russa dell’Afghanistan.
Appena i russi hanno invaso quella terra, sottovalutando le difficoltà incontrate dagli inglesi negli stessi luoghi tanti anni prima, gli americani si son premurati di fornire ingenti quantità di armi alle truppe che combattevano contro i russi.
Nessun dubbio che l’invasione russa fosse dettata da una politica imperialistica, ma quello che gli americani non hanno capito è che una buona parte dei combattenti afgani (infiltrati da Osama Bin Laden e dai suoi seguaci) non combatteva solo per la propria indipendenza, ma anche perché il governo fantoccio installato dai Russi voleva tutelare i normali diritti della donna e la laicità dello stato.
Cioè combattevano per quella visione oscurantista e feroce dell’Islam che prima non esisteva e da allora sarebbe poi diventata virale, si sarebbe estesa a dismisura fino a diventare prima Al Qaeda e poi l’Isis.
Gli americani che questo non lo avevano capito (niente di nuovo sotto il sole a stelle e strisce e nel regno della Cia nota per i suoi errori clamorosi) li hanno sovvenzionati senza limiti.
Così battuti i Russi questi combattenti si son trovati pieni di armi e di soldi e dopo aver conquistato l’Afghanistan che era prima del conflitto un normale stato arabo con qualche libertà civile, si sono rivolti contro quello che da sempre consideravano il loro grande nemico, ancor più della Russia: gli stessi Usa e chiunque non fosse un fanatico islamico come loro, quindi contro gli infedeli.
Tutto questo portò all’11 settembre.
E qui cominciano i crimini di George W. e del suo compare inglese. Dopo aver portato la guerra in Afghanistan contro i talebani… e questo poteva anche starci… con chi se la sono presi? Contro uno stato, l’Iraq, governato da un odioso e sanguinario tiranno che però con Al Qaeda non aveva assolutamente niente da spartire, anzi la combatteva.
succhiapetrolioE si sono pure inventati le fantomatiche armi di distruzione di massa, falsificando la documentazione che ne attestava l’esistenza.
Ma si sa che in Iraq c’è tanto petrolio. E poi il caro Bush double W voleva passare alla storia per una sua bella guerra. L’Afghanistan non gli bastava, magari era invidioso della guerra paterna, la guerra del golfo.
E George W. con suo padre non deve nemmeno essersi consultato o ne avrà ignorato il parere.
Ai tempi della sacrosanta guerra per l’invasione del Kuwait contro l’Iraq (prima uno dei migliori alleati degli Usa finché combatteva contro l’Iran, anche se pure allora era comandato dallo stesso identico Saddam diventato poi impresentabile mentre prima veniva fotografato a pranzo con i pezzi grossi Usa) dopo aver sconfitto Saddam e liberato il Kuwait tutti si aspettavano che gli alleati si spingessero fino a Baghdad facendo facilmente crollare il tiranno.
Questo non avvenne.

Perché? Perché gli analisti Usa, stavolta indovinando, avevano tracciato uno scenario della zona molto peggiore se fosse caduto Saddam. Saddam era un tiranno sanguinario ma l’Iraq era uno stato laico che rispettava la libertà di religione, anzi ne aveva fatto una bandiera.

Al suo posto sarebbero arrivati i fanatici islamici e le lotte tra sunniti e sciti come poi avvenne.

Così Bush senior si fermò.

Mentre invece suo figlio si cacciò a capofitto in quel casino, falsificando prove. E quella guerra voluta solo da lui (ma in cui tanti compresa l’Italia di Berlusconi lo seguirono) la condusse nel peggiore dei modi autorizzando l’uso della tortura che attirava giustamente ancora più odio verso gli Usa e gli occidentali in genere.

Praticamente il risultato di quella guerra fu che anche quelli che Saddam lo odiavano si ritrovarono a odiare ancora di più quelli che avevano invaso uno stato arabo e torturavano e uccidevano le persone, torturando spesso anche innocenti che non c’entravano niente.

Parliamoci chiaro, se George W. Bush e Tony Blair non fossero stati il presidente americano e il primo ministro inglese da tempo avrebbero dovuto trovarsi sotto custodia all’Aia per essere processati per crimini di guerra. Come gli assassini serbi e africani.

  

 


Si ringrazia per l’editing Benedetta Volontè

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