L’ode a Vasco





S’io fossi Vasco arderei lo mondo
solo di libri e film mi sazierei
invece vago e giro sempre in tondo
dolendomi di tutti i cazzi miei.

Si dice di recente che ha investito
in una impresa ardua e coraggiosa
non una trave in testa l’ha colpito
vuol far della Cultura la sua sposa.

Finanzia la rivista Satisfiction
voluta fortemente da Serino
ai poveri mortali gli lasciamo fiction
e noi si brinda invece a libri e vino.

Son bravi, acuti, ardenti, nulla da dire
lo sguardo attento, la scelta puntigliosa
e di Letteratur si può fruire
anche su rete, ormai meravigliosa.

Non se la passan bene invece gli editori
almeno alcuni, come da attuali stime
mai cresce il numero dei giovani lettori
ed il sigillo dell’incultur s’imprime.

Sconforto è la parola che più circola
fra gli editori di poesia in Italia
la situazion non cambia d’una virgola
in molti ambiti legger non ammalia.

Sempre lodato in terra e ciel chi allor
s’adopera per la Cultura
sappiamo tutti che fa bene al cor
solo potenti e stolti ne han paura.

Fa specie sia la rockstar, non il governo
a scendere in campo per sì nobile questione
e metter il compito a quaderno
calcolando pro e contro di gestione.

Eppure una ricetta ce l’avrei
per aumentare il livello dello sballo
se te la senti, Vasco, qua la proporrei
invitandoti a presenziare al ballo.

C’è una rivista appena nata in rete
clicchi su LetterMagazine.it
è un dato, non è fatta di comete
gli editor provengon da una hit.

C’è un po’ di tutto, cinema, musica e libri
perfino il processo dell’Inkkiller
non mancan satira, note salubri
da far invidia perfino allo Scheiwiller.

Siam uomini e donne, topi e gatti
incoscienti, ostinati e un po’ fetenti
una vera combriccola di matti
ma una roba da metter sotto i denti.

Siam preparati, più che al Milionario
provate a chiedere, noi risponderemo
non siamo un coro, il mondo è bello perché è vario
ma stanne certo non ti deluderemo.

Ha detto bene, Vasco, il tuo commercialista
“è investimento con capitale a rischio”
50 mila all’anno non è poco, non è svista
se ti fidi non hai che fare un fischio!

Siam poveri orfanelli, adotta pure noi
le strade del Signor son infinite
ne avrai un guadagno o un premio prima o poi
le nostre sono merci garantite.

Finito qua il lungo imbonimento
non mi resta or che gridare ‘lode a Vasco!’
con le rime forse non sarò un portento
ma si spera caldamente non far fiasco.

(DdP)



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