La festa di San Valentino non è trascorsa da troppo tempo e un po’ tutti abbiamo qualcosa da dire in merito. Gli innamorati o presunti tali ne parlano come fosse Natale. I single per scelta se ne fregano e i delusi la detestano. Ciò detto penso che in bene e in male, l’amore muova il mondo anche se forse sarebbe più giusto dire il sesso. E già, perché quando entra in gioco il sesso anche le conoscenze più carine, le amicizie consolidate e i rapporti più stabili hanno uno scossone.
Si precipita nel baratro e tutto ciò che prima dicevi senza pensare ora lo pensi e non lo dici, finché arrivi al punto di dire: e mo’ che cazzo ci raccontiamo?
Ma soprattutto inizi a incazzarti per cose che prima della prova del materasso non ti avrebbero minimamente sfiorato, o peggio per cose per le quali sorridevi con goliardia.
Così, le storie come nascono spesso muoiono. Emettono il primo vagito a letto e nello stesso letto tirano le cuoia. Oggi più che mai.
E dunque ti dai in pasto al mondo fino a toccare i minimi storici del sonno…
Tre ore per notte e quando ti svegli spesso già sai che sarà una giornata di merda!
Ti accorgi, quindi, che non è giornata quando accendendo il cellulare ancora con gli occhi appiccicati dal rimmel che non hai avuto la forza di togliere, arrivano tremila notifiche di Facebook con persone che conosci appena che ti invitano a cliccare “mi piace” su link di cui non ti importa nulla, altre duemila con inviti a giocare a questa o quell’altra diavoleria e, dulcis in fundo, decine di Whatsapp attraverso i quali ti mandano inutili catene di Sant’Antonio.
Ma ancora non si è capito che non mi piace proprio nulla, che non gioco e che non me ne frega un cazzo delle catene?
Eppure è tutta gente che mi conosce!
La prima cosa che ti verrebbe da fare è prendere il cellulare e spiaccicarlo sul pavimento, ma poi qualcosa attira l’attenzione.
Una lucina lampeggia e ti rendi conto che c’è un altro messaggino non letto.
Eccolo là… Lo stronzo…
E già perché tutti abbiamo almeno uno stronzo nella nostra vita passata, presente e certamente futura.
L’ottimismo è il sale della vita!!!
Del resto io ho perso il conto di tutti gli stronzi che ho incontrato.
Lasciate che gli stronzi vengano a me!
Sì perché gli stronzi si rigenerano, risorgono dalle loro ceneri e per loro vale la logica… A volte ritornano.
E quando tornano sono criptici, amletici e anche un po’ inquietanti.
Diamo il via a questa fantastica giornata di merda!!!
Nel frattempo ti cambi lentamente sperando che nessuno ti rivolga la parola nell’arco di tutta la giornata, mentre in realtà pensi che un messaggio mandato dall’oltretomba ti avrebbe turbato di meno di tre puntini sospensivi.
Non ce la posso fare
Non ce la posso fare
Non ce la posso fare
E invece alla fine ce la fai e vai pure a lavoro. Combatti per tutto il giorno ma il tarlo resta a quei tre puntini sospensivi.
Che cosa vorrà mai dire?
Te lo chiedi mille volte finché non esaurisci le tue batterie, fino a quando finalmente hai l’illuminazione… Non vuol dire proprio un cazzo!
Ciò che dice, scrive o fa uno stronzo non significa nulla perché lo stronzo è solo un uomo (o una donna) senza coraggio, senza cervello e senza cuore perfetto incrocio tra il leone, lo spaventapasseri e l’uomo di latta di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Gli stronzi, dunque, esisteranno sempre perché c’è troppa gente in giro senza coraggio, senza cervello e senza cuore. L’importante è sempre saperne prendere le distanze e, come Alice, continuare a sognare le tue scarpette magiche.
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