Liberi di guardarsi negli occhi. Liberi di non guardarsi

di Marco Cacciapuoti

Sentirsi libero di partire
libero di perdersi
libero di far perdere e di correre
libero di tradire
libero di dare
libero di rubare
libero di soffrire
libero di non perdonare ma libero di capire.
Libero è…
sentirsi libero di spaventare, aspirare a strappargli un fiato
libero di rimanere da soli
libero di non ricambiare
libero di non accettare, malinconico
libero di bere
libero di sentirsi il protagonista della serata
libero di scappare senza dire nulla a nessuno
libero di giocare con le linee delle ombre
libero di fingere a se stessi
libero di fare una finta e poi calciare.
Libero è…
libero di dare delle risposte provocatorie, ciniche, tenere, e di far milioni d’altre domande
libero d’umiliare, d’umiliarsi
libero di tagliare
libero di baciarsi, di baciare come più s’aggrada senza schemi
libero di far crescere, per poi tagliare e far ricrescere
e sopra ogni cosa, al di sopra o al di sotto della libertà stessa, e della parola: libero di innamorarsi
e quando finisce, libero di INNAMORARSI ancora, della stessa o di un’altra persona.