Scoop by SCOP (Novella 2010 – Cavalleria rusticana)

 

Paoletta

 

Ecco, come si conveniva, han ritrattato.

L’ha fatto lei, la cara DdP, per tutti.

Mi piace la ragazza, c’ha coraggio, oppure sono troppe le menzogne e dunque affoga…

Chi sta nella cacca, diciamocelo pure, è di sicuro Ramon, ma lui è abituato.

Oppure il bel Philippe. Come gli brucia!

 

Vi chiederete come mai sono al corrente di tante belle cose.

È semplice, dove son loro ci sono sempre anch’io.

In carne ed ossa? Con i miei mezzi, è ovvio.

Chiamatemi come volete, talpa, orecchio che uccide o anche spione, fatto sta che ora vi racconto il resto della storia, e ciò che segue sono fatti loro…

 

DOMENICA 26 settembre (pomeriggio) in Redazione.

 

Su a Via Palestro c’era dapprima solo Gamy.

Ok, non c’è che dire, donna di gran classe, ma a me mi sta non poco sui cogl…., media troppo e li protegge sempre quei ragazzi… e loro ne approfittano.

E poi a me piace troppo lo sconquasso, se c’è lei in giro si rischia calma piatta.

Per mia fortuna tranne in questo caso.

 

Si trattava di mandare in stampa. Solo un paio di pezzi, e dopo controllare i video.

Detto, fatto.

Alle 15 ci arriva inaspettato l’INK.

– Cazzo sei venuto a fare? gli fa Gamy.

Meno male che ho già detto che è una donna di gran classe.

 

– Metto a posto delle cose, mercoledì sarò bloccato.

– Ah già, l’ernia… che palle, quasi mi scordavo.

 

Dopo un po’ arrivano loro, Ramon e DdP.

Erano stati a pranzo insieme.

Si mettono a cianciare fra signore di straccetti con la rucola by Tino er Fagiolaro, che non è distante.

Subito Ramon si mette dietro le spalle della DdP.

Le cinge la vita, la spupazza un po’.

– Lavati le mani che stai tutto inguacchiato, fa la Didy.

 

– Che vor di’? chiede Ramon

– ‘Che stai sporco’ alla maniera e Napule, replica in un baleno Madame Moore.

 

minestra– Perché, che ha fatto? chiede Gamy a DdP

– Ma niente, dai… scherza Ramon

– Ha fatto saltare una forchetta sul tavolo di quelli appresso a noi… poi quando si è alzato per scusarsi gli ha rovesciato pure un piatto di consommé, imbrattandosi come un bambino di due anni… spiega la DdP.

– Che sarà mai… vado.

E Ramon si dirige alla toilette.

 

– Sempre figure di merda mi fa fare,  lamenta DdP

– Ma perché te lo porti sempre appresso?

– Mi sta addosso come una piattola, più lo scanso più si appiccica… però almeno mi fa ridere.

 

 

piattola– Philippe che dice?

– Non lo so come lo vedo quello, sta facendo un dramma. Sai com’è fatto, prima si deprime, poi di botto esplode.

– Eh, non me lo dire… non capisco come fa a essere geloso di Ramon…

– Non lo chiedere a me, io non ho fatto niente…

 

Tornato fresco di lavaggio, Ramon si mette dietro a DdP.

La stringe come prima, poggia il suo mento sulle spalle, e prende a farla dondolare, standole serrato addosso.

Didy, rivolta a Gamy, solleva gli occhi al cielo.

Non contento, Ramon prende a baciarle il collo, come un perfetto innamorato, Gamy non sa dove guardare.

A nulla valgono le rimostranze di DdP, che anzi lo eccitano alquanto.

Alla fine lei si gira e gli molla un buffettino, lui per risposta le molla una pacca sul sedere.

Didy si scaglia contro di lui tirandogli un cazzotto sul torace.

 

– Sì, colpisci… così mi piaci!… una pantera come nel film di Gamy.

Una scarica di colpi investe allora Ramon.

 

Avete presente le schermaglie di due amanti?

 

tangueroRamon l’afferra alla fine, bloccandosi a un passo dalle labbra di lei.

Come un tanguero esperto l’avvicina di scatto mollandole un bacio sulla bocca.

Ci mancava il caschè. Però continua a tenerla stretta.

 

– Chiedi perdono, chérie, fa lui in tono provocatorio

– Ma vedi d’annà…

 

– Ma come, al tuo Signore?
Dillo a tutti che mi ami, dillo!

– Manco morto ucciso!

 

Lui le appioppa un pizzico su un fianco, tenendola serrata.

– Lascia, mi fai male!

– Non fa niente, poi te lo faccio passare a modo mio.

– Mi farà il livido! urla la DdP.

Ramon molla la presa, ma affonda la sua testa nella scollatura.

 

– Hai bevuto? fa INK

– Sta donna mi fa impazzire, si giustifica lui rivolto a Gamy e a INK, che osserva incredulo.

 

E prima che lei si divincoli, le molla un’altra pacca sul sedere.

 

 

Senza sapere che, alle spalle, chi t’arriva?

Il bel Philippe.

– Minchia! fa involontariamente il morettone caliente, occultandosi la mano.

 

Philippe sembra volerlo fulminare, ma si contiene e si dirige a DdP stampandole un bacio sulla bocca.

Lei alterna tutti i colori dell’arcobaleno in volto.

 

arcobaleno– Che ci fai da queste parti?

– Volevo farti una sorpresa.

– Me l’hai fatta, replica lei piuttosto imbarazzata.

– Possiamo andare via o c’hai da fare, ma petit?

– Prendo la borsa.

 

– Ma come? fa Ramon – m’avevi detto che stasera eri da me…

– Abbi pazienza, faremo un’altra volta…

– Faremo cosa? interrompe Phil

 

 

Didy lo guarda dritto negli occhi, l’espressione tirata.

– Doveva darmi una mano a sistemare l’armadio, risponde Ramon

– L’ho chiesto a lei, se mi permetti, rimbecca seccamente Phil.

Lei osserva Phil duramente, come decisa a zittirlo una volta per tutte, ma senza scenate, solo decisa a fare i conti altrove.

 

– Allora, mon amour?

– È così. Chiudiamo qua, che è meglio.

 

I tre ora si osservano con aria di sfida.

Gamy e INK non fiatano, praticamente immobili.

Il silenzio pesa più di un macigno.

Ma Phil sembra non contento.

 

– Non hai sentito che ha detto? ribatte Ramon

 

– La vedremo. A casa…

Così dicendo Phil afferra Didy per un braccio e fa per trascinarla via di forza.

È tale la sorpresa che Didy neanche oppone resistenza.

 

– Tu non la porti da nessuna parte!

Così dicendo Ramon tira a sé la DdP.

 

– Togliti dai coglioni lei è mia! gli urla appresso Philippe

– Non sta scritto da nessuna parte! urla ancor più forte Ramon.

 

Avete presente due belve assetate di sangue?

Senza l’intervento di INK, che si mette in mezzo a loro, e si busca pure uno strattone micidiale, ci scappava di sicuro il morto.

Ramon e Philippe erano ormai giunti fronte a fronte, naso contro naso, maltrattandosi a vicenda il bavero delle giacche.

 

DdP, alterata, alla fine porta via il suo uomo.

Ramon, incazzato come un toro, non appena andati via sbatte il pugno serrato sopra a un tavolo.

 

caffèQuel pomeriggio, niente caffè.

 

 

 

 

 

 

 

 

(Dall’inviato Farina “00”)


 

(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)

 

 

 

 

 

 

 

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