Sabato 21 gennaio
In un negozio di intimo in centro
Pa’ – Quindi stasera grandi manovre…
Pa’ e Ramon si aggirano fra gli scaffali alla ricerca di qualcosa di ‘speciale’ per Clarence. Boxer preferibilmente.
Ramon vorrebbe farsi perdonare per la lite di qualche giorno prima. Ovviamente a modo suo…
– Visto che qualcuna non è disponibile, mi tocca fare tutto ‘da solo’…
(sorniona) – Dai che non ti dispiace… fa lei
Ramon esamina attentamente un’altra decina di pezzi, senza trovare nulla che faccia al caso. Pa’ comincia a spazientirsi.
– Non mi guardare così… È che Cla’ ne ha tantissimi, non so più che scegliere…
(lei pensa) “Meno male che ero io quella fissata…”
A un tratto Ramon ne individua un paio.
Ne saggia la morbidezza.
– Guarda questi. Che dici?
– Eh! Questi ce li vedo… che taglia sono?
A occhio, poi osservando l’etichetta
– La sua.
– Bene. Almeno è valsa l’ora e un quarto… o c’è altro da prendere?
Lui fa per pensarci su.
– Tu che mi vedresti addosso?
Lei sorride maliziosa.
Si avvicina al suo orecchio e gli sussurra – Niente…
…o meglio…bendalo!
(stranito) – Il Gigio?
Lei annuisce.
Lui ride a sua volta divertito.
Si dirigono alla cassa, pagano ed escono dal negozio.
Nel tragitto verso la macchina
Pa’ – Di’ un po’… Ma tu veramente volevi lasciarlo?
– Certo che no!
Non l’avrei mai fatto…
Lei lo guarda interrogativa.
– Lui però deve capire che è in mio potere… che non può fare quello che vuole…
(lei pensa fulmineamente) “Eh sì… tu invece puoi fare i porci comodi tuoi quando ti pare…”
Ramon rincara la dose
– …E ogni tanto è bene che soffra un po’, così impara…
Paolè si ferma a fissarlo allibita.
– Soffra un po’…?
Allora tu si proprje strunz!
Cla’ era ‘davvero’ disperato…
(intanto sono arrivati alla macchina)
Ramon la guarda a sua volta spavaldo
– E allora?
Le apre la portiera, e vi si appoggia.
– Tu bada bene di non fare la spia…
(ghignando) altrimenti…
Lei non sembra per nulla intimorita.
(fissandolo ripete) – Altrimenti?
Ramon inarca le spalle minaccioso nella sua posa preferita, il licantropo.
(coglionandolo) – Mado’ che paura!!!
E prende posto in macchina.
Mentre lui si siede alla guida e mette in moto
lei pensa: “Sarà la prima cosa che faccio, stanne certo…
Ma vedi tu st’imbecille!”
Quello stesso pomeriggio, da Cla’
Davanti a una tazza di tè, mentre sono soli
Cla’ – Sicura di non poter venire?
Pa’ – Sì. Poi preferisco che stiate tra voi…
(pausa)
Ne avete riparlato?
– No. Ho preferito evitare.
Lei beve un sorso del suo tè.
(lui) – Ultimamente sta strano, a volte mi sembra che ce l’abbia con me…
L’espressione di Cla’ è quella di uno che ormai teme tutto, come un animaletto spaventato nonostante la mole da gigante.
Le prende una mano e se la porta alla guancia per farsi accarezzare.
Lei vorrebbe prorompere, ripetergli per filo e per segno quello che Ramon ha avuto il coraggio di dire… ma le parole le muoiono in gola.
Cercando di rassicurarlo
– Ma no, sarà una tua impressione…
– No, Pa’.
Credo sia per causa tua… Tatoo non c’entra…
Lei arriccia le sopracciglia.
– Un modo per farmela pagare, sottilmente… Hai visto come ti ha usato… sì insomma, si è fatto scudo con te… (pausa)
(laconico) Prima o poi temo che mi lascerà, e cercherà anche di dividerci, me e te…
È evidente che Cla’ è rimasto alquanto scottato dall’ultima baruffa.
– Amore no, non dire così…
Non lo farà più, gli spezzo le ossa se no…
Lui la guarda estasiato.
– Dici sul serio Pa’?
(ridendo) – …che gli spezzo le ossa?
– “Amore…”
Lui la guarda tenero
– Era così per dire?…
Lei scuote la testa.
– Hai qualche dubbio?
Sorridendo lui fa segno di no.
(lei pensa) “Come potrei non amarti chéri…”
– E lui? Lo “ami”?
Lei sospira
– Anche se non se lo merita…
(pensa) “Puoi dirlo forte…”
(abbracciandola) – Purtroppo lo amo anch’io, come non credevo possibile…
(pausa)
(tenendola stretta) E lui se ne approfitta…
——-
Intorno a mezzanotte
Squilla il cellulare di Pa’.
Ramon – Che stai facendo?
– Sono a letto…
(allusivo) – Anche noi…
(lei timorosa) – E… dunque?
(suadente) – Non lo immagini?
Lei non risponde.
– Sai quello che devi fare…
Lei prova a ribattere
– Ma ioooo…
– Ma io niente… non sei voluta venire, ora ti stendi…
Lei sbuffa, ma sembra più un sospiro.
(lui) – Aspetta… non c’è fretta…
(lei) – Cla’?
– Qui accanto a me, col suo bel pigiamino di seta, color panna…
(lei) – E ora?
– Dimmi tu…
– Glieli hai fatti mettere?
– Aspetta e lo saprai.
Pa’ resta in silenzio.
Ramon – Ci sei?
– Sì.
(lui) – Guidami.
Lui si mette l’auricolare.
Lei ci pensa su un attimo
– Bendalo.
– Subito!
Si sente un lieve armeggiare.
Dopo pochi secondi
– Fatto.
– Ora bacialo da sopra a sotto, a partire dal collo…
Lui esegue, stando steso sul letto.
Cla’ poggia le sue mani sulla schiena di Ramon, come a seguirne l’andamento.
– Ti starà toccando. Legagli anche i polsi.
Lei resta in attesa qualche secondo.
– Fatto?
– Sì.
– La mano. Vai, dalla pancia in giù, lentamente… poi infilala.
Stavolta si avvertono anche i sospiri di Cla’.
– Reagisce…
(lui) – Direi…
Pa’ – Lascio a te ora.
Dal genere di emissioni risulta chiaro come Ramon stia operando.
A un tratto Ramon torna a farsi risentire.
– Stai sentendo?
– Quanto basta.
Direi che posso lasciarvi a questo punto.
– No! Stai qua con noi!
(rivolgendosi a Cla’) – Vero Cla’, meglio se sta con noi? (Ramon continua a smanettarlo)
Cla’, tutto preso, annuisce a gemiti.
Pa’ a Ramon
– Passamelo!
Ramon passa il telefono a Clarence. Non senza difficoltà Cla’ se lo porta all’orecchio.
– Che ti sta facendo chéri?
La conversazione diventa quasi impossibile, visto che Ramon ha di nuovo cambiato strategia e non sembra voler concedergli tregua.
L’ansimare affannoso di Cla’ dà chiaramente il polso della situazione.
Fino a che un gemito prolungato segnala l’avvenuta conclusione del primo round.
Allontanatosi Ramon, Cla’ recupera il cell.
Respirando ancora in modo affannoso
– Paolè ci sei?
– Ci sono.
– Scusa, non riuscivo proprio a parlare prima, mentre mi…
– Lo immagino… (pausa)
Ora tocca a te torturarlo…
Cla’ intanto cerca di spostarsi la benda sulla fronte.
– Che gli vuoi fare?
Cla’ – Tu che gli faresti?
Lui non lo sa, tornando mi sono procurato panna e cioccolata.
– Beh… visto che hai panna e cioccolata…
(lei pensa) “Cancella il ricordo di Halloween…”
Come se le avesse letto nel pensiero
– Devo distruggere Bobby?
– Esattamente.
– Perché non sei qua Pa’…
– Devi farlo da solo chéri.
Ramon intanto è ricomparso con indosso i boxer comprati per Cla’.
Vedendolo, Cla’ si lascia andare a un apprezzamento
– WOW che figo! Nuovi?
(pausa)
(al tel.) – Dovresti vederlo Pa’… boxer di seta color champagne.
(lei) – Non so perché me l’immagino…
Cla’ (lo sguardo allupato) – Vieni qua, moretto, fatti toccare…
Ramon avanza lentamente, poi arrivato davanti a Cla’
– Belli eh?
Sono per te…
– Nel senso che ‘erano’ per me?
Paoletta intanto se la ride.
– Non ho resistito, troppo morbidi…
Cla’ si siede sul letto.
Benché coi polsi ancora legati, riesce a destreggiarsi.
– Vieni qua Biscottino, vediamo cosa si nasconde dietro la seta…
Anzi no, slegami, che ora ho io una sorpresa…
Ramon lo scioglie dal legaccio, Cla’ fa per bendarlo, poi lo allontana un po’ e lo fa girare su se stesso.
– Dammi un secondo.
Cla’ va al telefono.
Pa’ ha interrotto la comunicazione, lui ammicca, sapendo che lo ha fatto apposta.
Tira fuori dal vano del comodino la guantiera con panna e cioccolato, poi trascina amorevolmente Ramon accanto al letto, gli lega i polsi dietro la schiena e si siede comodo davanti a lui.
Gli basta appena appoggiare le mani sui boxer per notare il cambiamento di espressione. Ramon si lascia palpeggiare avidamente attraverso la seta, mordendosi le labbra quando le mani nude si insinuano all’interno.
Sfilati i boxer, Cla’ intinge un dito nel cioccolato e gli disegna dei piccoli fiori sul corpo, quindi con la panna rifinisce il tutto.
Avvertendo una diversa consistenza Ramon subito indaga per sapere cos’è la seconda sostanza che appare meno calda della prima.
Cla’ gli intinge un dito nella coppetta e gliela fa assaggiare.
– Panna? O è chantilly?
Cla’ annuisce con un mugolio.
– Buona. Che aspetti a…?
Neanche finisce di dirlo che Cla’ gliene sistema un po’ sulla punta del Gigio, scatenandosi…
Il giorno dopo al telefono con Pa’
Ramon – Quell’uomo mi fa impazzire… non ti dico da dove me l’ha tolta…
Ne avevo dappertutto…
Lei ride.
– Paolè, la chantilly è perfetta per queste cose… ma che te lo sto a dire… vedrai…
Farina: Loro mangiano e io ingrasso… Come la mettiamo?
(Dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
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