Dopo Halloween Tommy torna sulla barca, da Nick.
E intanto Cla’ non si capacita. Che avranno fatto Ramon e Tommy per convincere Bobby a ritirarsi?
Berlino-Mare del Nord
Al cell. con Tommy
(Cla’, stranito) – Gli hai messo la mano sul Gigio?
(figurandosi la scena)
E lui?
– E luiiiiii…
(riluttante) Cla’ e lui… l’ha messa sul mio…
Va bene, gliel’ho portata io…
ma mica la toglieva…
(figurandosi anche questa) – Non ci posso credere!
——-
Berlino
Sul divano, di sera, ora di Baileys
Ramon è seduto ai piedi del divano, fra le gambe di Cla’.
Clarence è in lieve imbarazzo, non sa come affrontare un certo discorso.
Ma la curiosità lo rode.
Beve un sorso, e finalmente si decide
Cla’ – Senti ma… com’è che… insomma che cosa è successo per…
convincere Bobby?
Ramon aspetta un po’ prima di rispondere.
Manda giù un po’ di Baileys, restando di spalle.
– Niente Cla’. Cioè…
(pausa)
Tommy mi ha spinto a sé… e mi ha stretto in vita…
(curioso) – A koala?
(voltandosi e accovacciandosi) – Sì.
– E poi?
Ramon poggia una guancia sul ginocchio di Cla’.
– La sua mano è scivolata… proprio là, e…
(timoroso) là è rimasta…
Cla’ scuote la testa, ridacchiando, incredulo.
Guarda poi Ramon, in attesa del resto.
Ramon sembra non avere altro da aggiungere.
Cla’ lo incalza
– Questo è tutto?
Ramon fa una smorfia, laconico.
Con un cenno del volto Cla’ fa capire di continuare.
(timoroso) – Ha preso la mia mano e se l’è portata… là…
L’espressione di Cla’ è tutta un programma.
Ramon si affretta a precisare
– Sopra i pantaloni, ovvio!
– E certo, ovvio…
(pausa)
Scusa, e Bobby?
Ramon torna con la mente a quel preciso istante e procede in automatico
– Bobby… ci guardava con due occhi così.
Prima incredulo, poi con odio. Forse…
Cla’ resta in silenzio a rimuginare sull’accaduto, anche se non appare particolarmente ‘alterato’.
– Insomma, gliel’hai toccato.
– Sì, amore.
Ma solo perché ‘costretto’…
(ridacchiando) – Costretto, certo.
Si guardano intensamente, come se mancasse l’ultimo tassello
Cla’ – E beh, che te ne pare?
(di colpo ammiccante) – Si vede che sta ben messo…
Cla’ ridendo gli mena una pacca sulla testa.
Ramon non si sottrae.
– E ora che altro gli vorrai fare?
Ramon
– Scoparmelo! Col tuo permesso.
Non è questo che volevi?
– Questo è quello che vorrebbe lui, semmai… che anche tu lo amassi…
Ramon – Ma noi ci amiamo follemente, è solo che non lo sappiamo…
(sgranando gli occhi) – Ma come, non ami SOLO me?
– Proprietà transitiva?
Non che andassi bene in matematica…
Divisioni e moltiplicazioni però erano il mio forte.
Anzi, già che stiamo…
(si solleva, accostandosi suadente)
Ti moltiplichi con me?
In barca, 1 novembre
Sottocoperta
Abbracciandolo e dondolandosi insieme
Tommy – Non ho fatto niente te lo giuro…
Nick – Non ci credo.
– Devi, invece bab…
(e la parola gli muore sulle labbra)
Nick sussulta e lo fulmina con lo sguardo, fa per scostarsi da lui.
Ma Tommy è fulmineo come un gatto e lo precede
– Shhhh… scusa okay…
Non lo faccio più… promesso.
E gli molla un bacio.
Nick lo guarda con risentimento, ma gli riesce difficile non riaccostare le sue labbra.
Tommy gli sfiora le guance coi pollici, gli scosta la frangia sulla fronte.
Nick chiude gli occhi.
Thomas sa quali corde smuovere, come eccitarlo.
Nick tenta invano di non farsi coinvolgere, ma non ci riesce.
Un minuto dopo sono già sul letto.
4 novembre
Il portafoglio di Thomas in bella vista.
Nick lo apre, fra le varie carte di credito una piccola foto di Clarence in primo piano.
(pensa: “Ci manca di trovargliele pure nelle mutande”).
Ripone la foto e rimette il portafoglio dov’era.
Sta per accendersi una sigaretta quando lo sguardo finisce sulla sacca che Tommy ha lasciato sulla sedia, dal cui taschino interno si intravede un cellulare.
Quello satellitare, quello con cui comunica con Cla’.
Nick non resiste.
Approfittando dell’assenza di Tommy, sotto la doccia, lo estrae e scorre rapidamente il menu per leggere i messaggi.
L’ultimo risale al 2 novembre.
Quando torni da me?
L’altra sera mi hai lasciato in sospeso…
Legge quindi la risposta di Tommy
Non ripetermelo due volte, sei il mio fuoco nelle vene
(pensa: “Figlio di puttana…”)
——-
Più tardi
– Trecento all’incirca.
Ho appena finito di campionarli, ora si passa alla fase due…
(Nick si blocca e prende a guardare Tommy, seduto davanti al computer)
Ma tu non mi ascolti… come al solito…
Tommy appare tutto preso da altri pensieri.
Nick sbatte l’agenda sulla scrivania.
Al rumore Tommy si scuote
– Cosa?
Nick resta là a osservarlo, lo sguardo truce.
– È inutile chiederti a cosa stavi pensando, ti si legge in faccia.
Tommy fa finta di non capire.
Si alza e cerca il pacchetto di sigarette.
Trovatolo ne estrae una e se la pone fra le labbra, senza accenderla.
– Non ho voglia di litigare, non oggi.
Fa per avvicinarsi a Nick, lo cinge alle spalle.
Nick resta impassibile, non lo respinge, non lo incoraggia, ma un fremito lo porta a mordersi le labbra.
Tommy struscia la sua barba oltre il colletto della camicia, poi accosta le sue labbra al collo di Nick. E ancora Nick sembra non volergli dare corda.
Mani alla cintura, Tommy fa per slacciargliela sganciando anche i bottoni.
In un attimo infila la mano destra all’interno.
Nick si divincola e lo strattona, si volta verso di lui
(sibilando) – Servo solo a toglierti qualche sfizio!
– Non è vero e lo sai…
(con tono si sfida) – Lo so???
(pausa)
Ma se non fai che corrergli dietro!… E se non gli corri dietro sta sempre in quella tua fottuta testa!
– Non essere stronzo ora… e comunque non è colpa mia…
Nick – NON È COLPA MIA… bella questa!
Silenzio.
Tommy va a sistemarsi sul letto, si appoggia con le spalle al muro.
Addolcendo il tono quasi a cercare comprensione
– Non so neanche se mi ama…
(rancoroso) – Forse non ti ama… ma ha ancora voglia di scoparti!
Nick si riabbottona i pantaloni, afferra il pacchetto di sigarette ed esce dalla stanza sbattendo la porta.
Roma, 15 novembre
Un numero sconosciuto appare sul cordless di Piumetta.
Lei esita un po’ prima di rispondere.
– Ciao Principessa. Come stai?
In un secondo lei sente il battito accelerarsi.
– Ti disturbo?
– No.
Io sto bene, tu?
– Anche.
– Ma dove sei? (un po’ preoccupata)
– In mare, al largo della Norvegia.
(meravigliata) – Ah!
(poi, rincuorata) Sembri vicinissimo.
– Questo telefono fa miracoli…
Lo uso per chiamare Cla’.
(pausa in cui si accende una sigaretta)
Che mi racconti dolcezza, come vanno le cose?
– I ragazzi vuoi dire?
Si portano bene…
(suadente) – E tu?
Cioè… che mi dici di te?
– Di me?
Solite cose, lavoro, rivista… ah sì, l’unica novità è che devo fare un servizio fotografico, forse…
– Davvero? Bellissimo.
E dove di preciso?
– Qui a Roma, in una villa antica sull’Aurelia… l’ultima settimana di novembre.
– Sarai emozionata, immagino.
– Abbastanza. Anche se non è la prima volta.
– Se fossi a Roma verrei a darti una mano…
Ma temo ci vorrà un bel po’ prima di vederci…
Piumetta sente attraverso il telefono un rumore di porta che si chiude.
Nick è entrato nella stanza.
Tommy – Devo lasciarti, ora, il dovere mi chiama.
Allora a presto.
Un bacio.
– Ciao Tommy, ciao.
Nick va a sedersi al di qua della scrivania di Tommy.
L’espressione fra l’interrogativo e l’incazzato.
– Non fare quella faccia, non era Cla’…
Non era neanche un uomo, se per questo…
(lapidario) – Non sono affari miei.
– Davvero? Perché allora quell’aria di rimprovero?
Nick lo fissa dritto in quegli occhi azzurri, per nulla intimorito
– Paoletta, vero?
– Se anche fosse?
Nick tira fuori una bionda dal pacchetto e la agita fra le dita davanti a Tommy
– Ho capito finalmente che ti frulla in testa…
Tommy per un secondo perde un po’ della sua sicurezza, cerca però di non darlo a vedere e resta in silenzio.
– È tutto chiaro, scemo io a non capirlo prima…
(pausa)
(pensando ad alta voce) – Li metterai davanti al fatto compiuto…
Volere o volare…
– L’Amore è una maledetta complicazione, mio caro…
(si sporge in avanti per porgergli la fiamma)
Tu però dovresti saperlo.
Nulla è impossibile per Thomas Barclays…
Farina – Marò signori miei!
Che vorrà dire il giovanotto?
Dovrò tenerlo d’occhio…
(Dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
ai lati, quadri di Giovanni Merenda
www.giovannimerenda.it
NB
IL FUMO UCCIDE, MOLTO PIÙ DI PIUMETTA
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