1
“Certo che siete strani voi a Cana! Non vi contentate mai.
Ho tramutato l’acqua in vino perché me l’ha chiesto mia madre ma non si era mai parlato di Barolo.”
2
Scendendo stamattina per le scale della casa di mio figlio a Firenze ho incontrato una Venere del Botticelli, castano scura e straniera. Per il resto era identica.
Il mio primo pensiero è stato cercare di rintracciare Faust per chiedergli il numero di telefono o l’email di Mefistofele.
3
Il padre di Gabriele D’Annunzio era un commerciante e in verità di cognome faceva Rapagnetta. Ma questo cognome non gli piaceva – e possiamo capirlo – così prese il cognome del cognato, D’Annunzio, cambiando il destino dell’Italia.
Le idee di Gabriele D’Annunzio influenzarono molto la storia italiana.
Pensate che sarebbe stato lo stesso se a enunziarle fosse stato Gabriele Rapagnetta?
E col dannunzianesimo come l’avremmo messa?
4
“Cara, ti ho portato un mazzo di fiori. Li ho rubati al cimitero.”
5
“C’è qualcosa di strano in questo assegno che ti hanno dato. A cominciare dalla data… 37 marzo…”
6
A Palazzo Vecchio a Firenze hanno davvero scoperto un dipinto sotto l’affresco del Vasari. Solo che non è quello di Leonardo da Vinci. È un Picasso.
7
Anche da bambino era talmente sfigato che quando faceva una gara di corsa con altri due bambini arrivava quarto.
8
“Caro, credo che mi si siano rotte le acque…”
“Anche a me.”
9
“Deve considerare, commendatore Ulisse, che ci sono stati molti imprevisti…”
“Sì, ma dieci anni dall’Asia Minore a Itaca sono una enormità.
È l’ultima volta che prenoto con la vostra agenzia viaggi.”
10
È uscito il nuovo romanzo di Mattia Pascal: Il fu Luigi Pirandello.
11
Oltre quale soglia di soldi sottratti allo Stato e quindi a noi tutti, gli evasori fiscali, secondo voi, vanno ghigliottinati?
Un milione di euro sarebbe troppo o troppo poco?
12
Risveglio balordo per una giornata balorda.
Ed io mi sento balordo.
Ma forse è normale.
Magari è il mondo a essere balordo.
13
Brevetto per un ascensore che si muove in senso orizzontale.
14
Mentre l’iniezione faceva effetto e finalmente il dolore lo abbandonava, un attimo prima che il sonno senza possibile risveglio si impossessasse completamente di lui, udì distintamente nella sua testa il suono di un interruttore.
15
“Adesso che sono arrivata alla fine della mia vita sento la necessità di dire la verità.
Tu, Roberto, figlio mio, mi hai deluso. Quando eri piccolo sognavo per te un grande avvenire. Ti avrei voluto vedere applaudito sulle scene oppure pittore. Ma tu non ne hai voluto sapere di studiare recitazione o pittura.
E che cosa sei diventato?
Un qualsiasi presidente di una multinazionale!
Sì, Roberto, io ti voglio bene, ma tu hai deluso la tua mamma.”
16
Allo povero e allo disgraziato
ci chiuve ‘nto culo
anche sittato.
17
Mi ricordo tanti episodi della mia vita, ma ancora di più sono quelli che non ricordo.
Sto rincoglionendo oppure gli episodi erano troppi?
18
Aveva 23 anni.
“La vita mi pare un gran casino, amore” le disse.
Ancora non lo sapeva, ma aveva già capito tutto quello che c’era da capire.
19
“Non è colpa sua. Gli hanno fatto l’esame del DNA e hanno trovato che è geneticamente predisposto alle cazzate.”
20
“Miau, miau, mieuuu…”
“Certo, sono d’accordo.”
21
Sì, non ho la coda e allora?
22
Non capisco, ormai sono diversi giorni che non escono mostri dal mio armadio…
23
Se solo riuscissi a sentire quello che dico…
24
Se solo riuscissi a capire quello che penso…
25
Oddio, alcuni dei miei gatti hanno facce più intelligenti di tanta gente che conosco… qualcosa vorrà pur dire…
26
Culo.
27
Con il suo grande seno triste.
28
Esistono delle mutande completamente idiote e molto, molto egoiste.
29
L’incidenza del dato statistico dei muratori che giocano a polo è ininfluente sul dato totale dei giocatori di polo.
30
Essere stato allevato dai nonni mi ha felicemente risparmiato il complesso di Edipo.
31
Replay, ossia Lauren Bacall, che rimasta vedova di Humphrey Bogart sposa ancora una volta un attore, Jason Robards, con la stessa faccia di Bogart e la stessa espressione.
32
Uscì di casa curioso di vedere quale vestito quella mattina la vita avesse indossato per lui.
33
“Ricorda di comprare i piatti di carta, il detersivo per la lavatrice, le mele, le uova e il pane. Ah, compra pure gli elefanti che son finiti…”.
34
La più bella Pillola di follia è del divino Shakespeare che scrisse La vita non è che un’ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di furore e di strepito, che non significa nulla.
E ancora oggi in quella frase sta la spiegazione delle nostre esistenze.
35
&%$£=@§”^, cazzo!
36
Che cavolo di società è quella dove i figli hanno i capelli più corti di quelli dei loro padri?
37
“Sapevo che eri un po’ stronzo, ma ora sei diventato una carogna.”
“Sì, ho fatto un salto di qualità.”
38
Diventiamo vecchi per soffrire di più il freddo.
39
Noi vecchi pensiamo così spesso alla morte anche per compensare il fatto che da giovani non ci pensavamo mai, perché eravamo sicuri di essere immortali.
40
Il tempo passato con i gatti a cui voglio bene e che mi vogliono bene… sì, mi vogliono bene… l’idea che un gatto non si affezioni viene diffusa solo da quelli che non riuscirebbero mai a guadagnarsi l’affetto di un gatto che a differenza del cane è molto selettivo nel concederlo.
E il gatto non vi adorerà mai come un cane, il rapporto per lui deve essere paritario.
Invecchio insieme alle mie gatte più anziane.
41
… mi perdo tutto, stamattina sono andato a fare pipì e non trovavo più il pisello…
42
L’uomo non vive di solo sapone.
(Pillola sgraffignata a Gilbert Keith Chesterton)
43
Anche i frigoriferi possono mentire.
44
È venuto il momento di cominciare a tirare le somme.
Due cose positive che non escludono le altre:
1. Avere letto tanto.
2. Avere vissuto con i gatti.
45
“In questa foto non hai i baffi.”
“Io non ho mai avuto i baffi, caro!”
46
Stava là a spalmare la marmellata di mirtilli su tutte le sue caviglie sinistre.
47
Confessione di una scorrettezza per la mia maledetta propensione alle battute istintive.
Sono a scuola a insegnare, un’alunna mi chiede di uscire, io le rispondo: C’è mezza classe fuori.. lei mi dice: Ma professore c’è solo Longo… Longo pesa più di 120 chili ed io d’istinto rispondo: Appunto…
48
Esempio di regalo prestigioso.
Scatola di legno pregiato finemente intarsiata con dentro un guanto di raso.
Modello MUZIO SCEVOLA.
49
Mi fanno male tuuuuuuuuuttttttttttttteeeeeeeeeee le ossa!
50
“Come suo addetto alle pubbliche relazioni non le consiglierei l’omicidio come forma di promozione sociale. Escluso che in casi estremi.”
Si ringrazia per l’editing Benedetta Volontè.
- Alfabeto minimo n.61 - 2 Gennaio 2017
- Alfabeto minimo n.60 - 21 Novembre 2016
- Alfabeto minimo n.59 - 31 Ottobre 2016